La verdura di ottobre
In ottobre l'autunno è nel suo mese di splendore con colori arancioni, gialli e marroni che si riflettono anche nelle verdure di questo mese. Andiamo a conoscere quali verdure di stagioni si possono acquistare nel mese di ottobre.
di Mira Tonioni
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Anche se mancano ancora due mesi all'inizio ufficiale dell'inverno, ovvero al 21 dicembre, il solstizio d'inverno, molti processi climatici tipici invernali cominciano già in ottobre, considerato una vera e propria anticamera della stagione fredda (specie nei paesi anglosassoni).
Per essere più precisi i primi processi invernali cominciano con la luna piena di ottobre. Inizia quindi la parte fredda dell'autunno e una delle caratteristiche di questo mese per quanto riguarda l'orto è la maturazione di molte verdure ipogee, ovvero quegli ortaggi la cui parte edibile principale si sviluppa sotto terra: radici, bulbi, rizomi e tuberi trovano infatti sotto la superficie il calore residuo per resistere ai primi freddi e al calare delle ore di luce. Alcuni esempi sono il ravanello, il topinambur e il rabarbaro.
Nel cesto di ottobre a seconda del clima e della regione possiamo ancora trovare gli ultimissimi peperoni, melanzane, zucchine, pomodori, patate, fagiolini, piselli e inoltre nelle zone più temperate i nuovi cicli di raccolta del sedadellano, carote, barbabietole, finocchi, lattughe e cicorie.
Ottobre è inoltre noto per una festività importata dalla cultura statunitense che negli ultimi anni ha attecchito non poco anche nella cultura mediterranea: il 31 ottobre si festeggia infatti la festa di Halloween, che ha per simbolo uno dei frutti principali di questo mese, ovvero la zucca, che per i festeggiamenti viene intagliata con fattezze macabre.
Ottobre infatti non è poi così freddo e le giornate tiepidi permettono a non pochi ortaggi di continuare a maturare.
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Associare la zucca al mese di ottobre fa senz'altro balzare alla mente Jack-o'-lantern, emblema di Halloween. La tradizione di intagliare le verdure con aspetti raccapriccianti per esorcizzare gli spiriti maligni e la cattiva sorte è assai antica e presente in moltissimi folklori.
Gli immigrati Irlandesi la importarono in America, dove fu scelta la zucca al posto della tradizionale rapa per via del suo basso costo.
Esistono varie specie di zucca: le principali sono la cosiddetta zucca dolce (Cucurbita maxima), e la zucca trombetta (Cucurbita moschata).
La polpa di questo ortaggio è molto versatile in cucina, piuttosto dolce nonostante sia notoriamente ipocalorica. Ha un buon apporto di vitamine, soprattutto il beta-carotene, e minerali: ferro, fosforo e potassio in primis.
I semi di zucca sono un'ottima fonte di oligoelementi quali il rame, il selenio, lo zinco e altri metalli, oltre che di oli essenziali, tocofenoli e cucurbitina, che funge ottimamente sia da vermifugo sia da sostegno per i problemi alla prostata.
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Il topinambur (Helianthus tuberosus) è un'Asteracea d'origine nordamericana, riconoscibile dal bel fiore giallo simile in tutto e per tutto ad un piccolo girasole; come quest'ultimo infatti, ha la caratteristica di ruotare costantemente per mantenere orientato il capolino verso il sole.
La parte ipogea è un rizoma tuberoso, assai aromatico ma riposto ad un ruolo secondario in molte cucine dopo l'arrivo nel vecchio continente della comune patata.
È ricco di una vasta gamma di sali minerali, tra i quali si elencano il selenio, lo zinco, il ferro, il magnesio, il fosforo e il potassio. Grazie alle ottime percentuali di inulina e tiamina, si presta molto bene per aiutare chi vuol dimagrire, chi vuol supportare il benessere dell'intestino e ai diabetici.
Per le sue proprietà tipiche viene descritto come:
- buon cicatrizzante
- energizzante e tonico
- diuretico
- stomachico e colagog
Il nome popolare di “carciofo di Gerusalemme” ha una strana origine: “Jerusalem” deriva da una corruzione del termine italiano “Girasole”, infatti le pronunce inglesi di questi due termini si assomigliano. Così il nome italiano “carciofo girasole” è stato mal tradotto in America come “Jerusalem artichoke” per poi venir nuovamente tradotto di riporto come “carciofo di Gerusalemme”.
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Il ravanello è una Brassicacea di cui esistono numerosi cultivar e ibridi. Ne esistono alcune varietà assai precoci mentre altre estendono il loro periodo di raccolta fino a novembre inoltrato.
Il nome scientifico Raphanus sativus ha un'origine filologica indoiranica, che apparenta etimologicamente i termini “rapa” e “rapido”, infatti il nome indica qualcosa di seminato che cresce rapidamente.
È una pianta ipogea, che sviluppa radici a fittone dal colore variabile, generalmente con buccia purpurea o violacea e polpa bianca. A consistenza croccante e ne esistono varietà sia dolci sia amare sia addirittura con un effetto piccante (ad esempio le “candele di fuoco”).
Anche le dimensioni e le forme sono variabili: mentre alcune varietà sono sferiche o cuoriformi, altre sono molto allungate o hanno apparati radicali complessi. Può variare da pochi centimetri al metro come nel caso della varietà longipinnatus, conosciuta come daikon.
Ha ottime funzioni depurative, sia per il fegato che per l'apparato respiratorio, aiuta a eliminare il muco ed essendo ricco di vitamine specie la C, A e B6 è ottimo per i malanni stagionali ed in aggiunta è un buon rimineralizzante.
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Tra le varie piante ipogee tipiche di ottobre, un occhio di riguardo va dato al rabarbaro, il cui impiego in cucina e in erboristeria sembra che vada col tempo scomparendo.
Si tratta di piante rizomatacee del genere Rheum, la cui parte epigea può raggiungere anche i due metri di altezza, mentre il rizoma carnoso è la vera e propria miniera di principi medici e nutrizionali utilizzata nell'estremo Oriente sin da tempi antichissimi, trasformata in confettura, o essiccata, o traendone liquori.
È ricca di antrachinoni, e per questo lassativo; rheina, emodina e aloe-emodina, che gli conferiscono poteri catartici e purgativi; catechine dalle qualità antiossidanti; acido fenolico, tannini, cristofanolo, osaslato di calcio, che lo rendono antinfiammatorio, astringente, antibatterico e cicatrizzante; inoltre aiuta la digestione e protegge i tratti intestinali.
Avendo così tanti principi farmacologici è importante contenersi nei consumi, specie in periodi di gravidanza e allattamento. In fine è ricco di potassio, di carboidrati e tra le vitamina spicca l'acido ascorbico sempre utile in questo momento dell'anno.
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