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Come depurarsi dai metalli pesanti

Cosa sono i metalli pesanti, cosa succede se veniamo esposti a queste sostanze e quali sono i rimedi naturali per ridurre i livelli di metalli tossici nel corpo.

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Come l'organismo accumula metalli pesanti

I metalli pesanti si trovano nell’ambiente poiché si formano in seguito a fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche o a causa di svariate attività umane, come l'estrazione mineraria, le emissioni di automobili, i rifiuti industriali.

Proprio a causa delle attività umane, l’esposizione della popolazione ai metalli pesanti è in costante aumento.

 

Ognuno di noi può venire a contatto con queste sostanze attraverso:

  • il cibo e l’acqua contaminati;
  • l’inalazione di aria e vapori;
  • l’assorbimento cutaneo e attraverso i follicoli piliferi.

 

Dopo essere stati ingeriti, inalati o assorbiti dalla pelle, i metalli pesanti raggiungono il flusso sanguigno e, di conseguenza, gli organi.

 

L’accumulo e l’effetto tossico dei metalli pesanti dipendono da diversi fattori: concentrazione, tempo di esposizione, tipo di metallo, sesso ed età dell’individuo.

 

Inoltre, i metalli pesanti presentano una maggiore affinità per alcuni organi bersaglio tra cui fegato, cervello, reni e ossa.

 

La tossicità dei metalli pesanti può però riguardare qualsiasi organo, sistema o apparato, dal sistema nervoso centrale a quello respiratorio, dal sistema cardiovascolare a quello riproduttivo.

 

L'azione dannosa dei metalli pesanti dipende da un aumento di radicali liberi e specie reattive dell'ossigeno o ROS. Queste sostanze provocano perossidazione lipidica e stress ossidativo nel corpo.

 

L’esposizione ai metalli pesanti potrebbe dunque portare a danneggiare le membrane cellulari e il DNA, oltre a interferire con l’attività di enzimi e proteine con rischi significativi per la salute.

 

Gli effetti dei metalli pesanti sul corpo, in caso di intossicazione, sono vari e possono riguardare diversi organi o sistemi.

 

I sintomi dell'avvelenamento da metalli pesanti variano a seconda del tipo di metallo coinvolto e possono includere:
 

  • problemi gastrointestinali come nausea, vomito, stipsi, dolori addominali;
  • sintomi a carico del sistema respiratorio come fiato corto, tosse, dispnea, polmonite;
  • sintomi cardiovascolari, tra cui ipertensione e aritmie; sintomi del sistema scheletrico, con perdita di calcio e magnesio;
  • disturbi del sistema epatorenale, con perdita della funzionalità degli organi e gusto metallico in bocca;
  • lesioni cutanee, macchie della pelle, dermatiti e alopecia;
  • sintomi neurologici con mal di testa, comportamenti aggressivi o antisociali, perdita di appetito, formicolio a mani e piedi e, nei bambini, diminuzione dell’attenzione e ritardi nello sviluppo.

 

Altri sintomi da avvelenamento di metalli pesanti possono includere insonnia, debolezza muscolare, disturbi della vista o dell’udito, difficoltà nel parlare, camminare o coordinare i movimenti, febbre e molti altri.

 

Di quali metalli parliamo

I contaminanti ambientali che possono presentare un pericolo per la salute umana sono i metalli non essenziali e, in particolare, quelli che vengono definiti metalli pesanti.

 

I criteri per stabilire se un metallo è pesante sono il peso atomico, il numero atomico, la posizione nella tavola periodica e il peso specifico.

 

Quando parliamo di metalli pesanti ci riferiamo quindi a diversi metalli e metalloidi tra cui:

  • Bario;
  • Litio;
  • Alluminio;
  • Stagno;
  • Piombo;
  • Arsenico;
  • Cadmio;
  • Mercurio;
  • Nichel;
  • Tallio;
  • Cromo;
  • Vanadio.

 

La tossicità non è uguale per tutti gli elementi: per bario, litio, allumino e stagno il rischio è infatti inferiore rispetto a piombo, arsenico, cadmio e mercurio che hanno un grado di tossicità maggiore.

 

Il mineralogramma

Abbiamo visto che i metalli pesanti si trovano normalmente nell’ambiente e tutti noi ne siamo esposti, ma come capire se si è intossicati da metalli pesanti?

Esistono alcuni test che possono essere effettuati per valutare la presenza e i livelli di metalli pesanti nel sangue, come ad esempio il mineralogramma, che sfruttano la spettrometria di massa per effettuare l’analisi dei minerali nei tessuti.

 

Si tratta di un test di screening semplice, indolore e non invasivo che consente di valutare la presenza di metalli pesanti attraverso un analisi del capello. Oltre ai capelli possono essere analizzati anche unghie e fluidi biologici e, grazie a questa tecnica è possibile determinare i 36 minerali più importanti presenti nel corpo, di cui 30 essenziali e 6 tossici.

 

Altri test per determinare i livelli di metalli pesanti sono le analisi delle urine e del sangue grazie alle quali è possibile ricercare la presenza del metallo o di altri bioindicatori per determinare la quantità nei fluidi corporei. In caso di sospetto avvelenamento da metalli pesanti, analisi aggiuntive possono riguardare la funzionalità epatica, renale o cardiaca.

 

La chelazione

Le sostanze chelanti sono in grado di legarsi ai metalli presenti nel flusso sanguigno, consentendo che questi vengano eliminati dal corpo attraverso le urine.

La chelazione consiste nell'incorporazione di uno ione positivo (catione) nella struttura dell'agente chelante.

 

Generalmente, gli atomi donatori di elettroni sulla molecola chelante includono zolfo, azoto e/o ossigeno.

 

Nel nostro corpo alcune proteine leganti i metalli come le metallotioneine e il glutatione, rappresentano dei chelanti endogeni in grado di legare i metalli pesanti, rappresentando così una risposta naturale dell’organismo ai metalli tossici.

 

La terapia chelante, prescritta in caso di avvelenamento da metalli pesanti, consiste nell’iniettare un farmaco o agente chelante, come ad esempio l’EDTA o altri farmaci per eliminare i metalli pesanti dal corpo.

 

Si tratta di una terapia efficace verso diversi metalli pesanti tra cui piombo, arsenico e mercurio, nichel, ma anche rame e ferro e non mancano gli effetti collaterali, anche gravi. Per questo motivo, per la disintossicazione dei metalli pesanti nei bambini la terapia chelante viene raccomandate solo se i livelli di Piombo sono molto elevati.

 

L’avvelenamento da metalli pesanti non è comunque così frequente e in genere si verifica in individui esposti per lunghi periodi ad alte concentrazioni di una o più metalli tossici, ad esempio per lavoro.

 

Nonostante questo, sempre più persone sono preoccupate per la possibile esposizione ai metalli pesanti e cercano rimedi naturali e protocolli per disintossicarsi dai metalli pesanti.

 

In realtà l’eventuale intossicazione andrebbe diagnosticata dal medico, poiché alcuni rimedi potrebbero dare luogo a carenze di metalli essenziali.

 

In ogni caso, vediamo cosa prendere per disintossicarsi dai metalli pesanti o meglio per ridurre i livelli di metalli pesanti eventualmente presenti nel corpo.

 

Le sostanze naturali utili a depurarsi dai metalli pesanti

Per ridurre i livelli di metalli pesanti nel corpo è possibile ricorrere ad alcuni alimenti, superfood e integratori.

 

In passato sono stati molti i rimedi suggeriti per eliminare i metalli dal corpo ma per alcuni di essi, tra cui ad esempio il coriandolo e la Moringa oleifera, le evidenze sono molto limitate.

 

Di seguito, vediamo cosa prendere per disintossicarsi dai metalli pesanti.

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Fibra alimentare

Le fibre alimentari insolubili presenti negli alimenti vegetali come frutta, verdura, cerali e legumi sono in grado di interrompere il ricircolo dei metalli pesanti tra intestino e fegato e di modulare la flora intestinale riducendo l’assorbimento di metalli pesanti, in particolare mercurio.

 

La fibra solubile che si trova in grandi quantità nei semi di linodi psillyum potrebbero invece aumentare i livelli di metalli pesanti, in particolare Cadmio.

 

Altri polimeri naturali sono stati studiati come potenziali adsorbenti di metalli pesanti; tra questi troviamo i polisaccaridi estratti dalle alghe e dalla clorella, antiossidante che sostiene le funzioni di depurazione dell'organismo.

 

Semi di psillio, fonte di fibre

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Alimenti contenenti zolfo

Dato che i metalli tossici hanno una grande affinità per i peptidi contenenti zolfo, sono state suggerite diete ricche di alimenti contenenti composti solforati come:

 

Allo stesso modo si può ricorrere a cibi ricchi di amminoacidi solforati come taurina e metionina.
 

Aglio, ricco di zolfo

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Acido alfa-lipoico

L'acido alfa-lipoico è una molecola simile alle vitamine presenti negli alimenti di origine animale e vegetale ma che può essere assunta anche sotto forma di integratore alimentare.

 

L’acido alfa-lipoico è una sostanza antiossidante in grado di rigenerare altri antiossidanti come:


e ha anche azione chelante.
 

Selenio

Il selenio è minerale essenziale che si trova in numerosi alimenti tra cui:
 

 

Il selenio ha, tra le sue attività, azione antiossidante e può aiutare ad aumentare l’escrezione di selenio e a ridurre lo stress ossidativo indotto da metalli pesanti.
 

Noci del Brasile, ricche di selenio

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Bentonite e zeolite

La bentonite è un tipo di argilla usata per varie applicazioni, tra cui come integratore alimentare per il benessere gastrointestinale e per eliminare tossine e metalli pesanti nell’organismo.

Questo perché la bentonite ha un'elevata capacità di scambio cationico: avendo una carica negativa, può legare ioni con carica positiva.

 

Tuttavia, alcuni minerali fondamentali per la nostra salute hanno carica positiva, come il magnesio, il sodio e potassio, dunque l’assunzione di bentonite potrebbe determinare una aumentata escrezione di tali elementi.

 

Lo stesso discorso è valido anche per la zeolite, un minerale naturale con elevata capacità di scambio ionico, motivo per cui viene adoperata per trattare e purificare le acque.

 

La zeolite riduce la concentrazione di ammoniaca, migliora l'integrità della barriera intestinale potenziando il sistema immunitario e attiva enzimi antiossidanti endogeni.

Sebbene spesso si consigli l’integrazione con zeolite per eliminare tossine e metalli pesanti, le prove a sostegno della sua capacità disintossicante sull’uomo sono ancora limitate.

 

Zeolite

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Bibliografia e fonti

Toxics
Scientific World Journal
Molecules
The Journal of Toxicological Sciences