Il cumino, la spezia per combattere le coliche
La colica addominale è un dolore crampiforme localizzato nella parte bassa dell’addome. Il cumino è una spezia che può essere di aiuto per attenuare queste coliche ma anche come coadiuvante in caso di gonfiori addominali e aerofagia.
Le proprietà del cumino nelle coliche
Contrazione spasmodica e dolorosa del colon, di solito caratterizzata da crampi addominali o spasmi, la colica addominale è piuttosto comune, soprattutto nei soggetti ansiosi.
Un aiuto in questo caso ci viene dato dall’utilizzo del cumino (Cuminum cyminum), la seconda spezia più utilizzata nel mondo dopo il peperoncino che trova indicazione nelle forme dolorose gastriche e intestinali accompagnate da flatulenza ed eruttazioni.
Usato fin dall'antichità per i suoi effetti benefici sulla salute e per gli usi medicinali ben noti (non a torto figurava nelle ricette culinarie dei romani per favorire la digestione di pasti pesanti), sta vivendo un rinnovato riconoscimento e apprezzamento per le sue proprietà terapeutiche e culinarie.
I suoi semi, simili a quelli del finocchio e dell'anice, dal sapore forte, olioso, caldo e dolce e con un odore intenso e forte, sono ricchi di un olio essenziale la cui frazione più importante è costituita da terpeni, come carvone e limonene che rappresentano il vero segreto dell’attività digestiva e antinfiammatoria intestinale del cumino.
Il cumino svolge, infatti, una significativa azione regolatrice della funzionalità gastrointestinale, stimolando da un lato la secrezione gastrica (facilitandone la digestione) e dall’altro ha una azione antispasmodica e carminativa (elimina i gas di putrefazione) utile nelle coliche e crampi addominali, anche di origine nervosa.
I semi sono, inoltre, ricchi di ferro utili per stimolare la secrezione di enzimi pancreatici che possono aiutare ad assorbire i nutrienti nell’intestino, tant’è vero che in India questa spezia è conosciuta come jiraka (che significa “quello che aiuta la digestione”).
Il cumino, le cui parti della pianta utilizzate sono i semi, è venduto in commercio sotto forma di semi essiccati, polvere, olio essenziale, ecc. Vediamoli nello specifico.
I semi e la polvere in cucina
I semi, con la loro attività digestiva e antispasmodica, sono utilizzati interi o macinati per insaporire stufati di carne, grigliate, minestre, verdure, creme a base di legumi, ecc. Possono essere impiegati per aromatizzare panini, focaccine e torte salate.
Rispetto alla polvere (altra forma in cui si trova il commercio) è consigliabile triturare i semi nel momento dell’utilizzo in modo da ottenere nell’immediato la liberazione di tutte le sostanze positive contenute. Il cumino macinato, se non è vecchio, ha un aroma più forte dei semi interi.
Sempre per aiutare la digestione si può preparare un’insalata di crauti con cumino in questo modo: lavare 1kg di cavoli, tagliarli a fettine sottili e mescolarli con 1 cucchiaino di cumino, 2 di semi di ginepro e 2 cucchiaini di sale. Mettere il tutto in un vaso, premendo con un peso e far riposare per 3 settimane.
Tisana al cumino
Causa frequentissima di coliche addominali è il meteorismo, a sua volta determinato dalla difficoltà di digerire alcuni cibi che tendono a fermentare producendo bolle gassose che premono sulle mucose intestinali e provocano dolori.
Per promuovere l'eliminazione dei gas intestinali, contrastando il meteorismo e aiutando anche ad alleviare i dolori addominali, alternare alla tisana di malva una tisana di “semi caldi” nel seguente modo: in erboristeria è possibile farsi fare un mix, in parti uguali, di semi di anice, finocchio e cumino. Bollire un cucchiaio della miscela in 600 ml di acqua per 15 minuti, filtrare e bere due tazze al giorno (specialmente dopo i pasti).
Quando si vuole utilizzare una tisana a scopo terapeutico, generalmente si deve assumere per un periodo di 3 settimane (con una pausa di una) e poi di nuovo per altre 3 settimane.
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Decotto di cumino
Per attenuare la sintomatologia del gonfiore, il decotto di cumino si prepara ponendo 2 g di semi di cumino in 100 ml di acqua fredda e portando a bollore per circa 10 minuti. Si serve tiepido, da assumere una tazzina prima o dopo i pasti.
Olio essenziale
L’olio essenziale di cumino è un liquido di colorazione variabile da giallo chiaro a verdognolo che manifesta un aroma caldo, speziato comunque delicato.
In grado di migliorare la digestione attraverso un incremento delle secrezioni pancreatiche e biliari (proprietà antidispeptiche), basterà usare due gocce di olio essenziale di cumino su una zolletta di zucchero, una volta al giorno.
Le ulteriori azioni carminative, antispastiche e debolmente antinfiammatorie di questo estratto vegetale permettono di contrastare anche altri disturbi connessi alle disfunzioni dell’apparato digerente quali dolori di stomaco e di ventre. In questo caso, in due cucchiai di olio di mandorle dolci mettere 8 gocce di olio essenziale di cumino.
Usare questa miscela per massaggiare la zona dolente, fino a completo assorbimento. Coprire con un panno di lana caldo e stendersi finché il disturbo non si sarà attenuato.
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