Axolotl, caratteristiche
L’Axolotl è un anfibio messicano noto per la neotenia: mantiene caratteristiche giovanili per tutta la vita. Vive nei canali di Xochimilco, ma è a rischio di estinzione. È famoso per la capacità di rigenerare arti e organi, ed è oggetto di studi scientifici e progetti di conservazione.

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- Cos'è l'Axolotl
- Rigenerazione negli Axolotl
- Dove vive l'Axolotl
- Perché l'Axolotl è conosciuto come la 'salamandra che non cresce'
- Colori e varietà dell'Axolotl
- Come allevare un Axolotl in acquario
- Dieta dell'Axolotl
- Axolotl in pericolo
Cos'è l'Axolotl
L'Axolotl (Ambystoma mexicanum) è un anfibio appartenente alla famiglia dei Caudati (forniti di coda), scoperto all’inizio del XIX secolo dal naturalista ed esploratore tedesco Alexander von Humboldt. Da adulto è lungo circa 23-28 cm, anche se ci sono esemplari che raggiungono i 30-40 cm; ha piccoli occhi scuri, senza palpebre, ed una coda a remo che gli permette di muoversi agilmente nell’acqua. Inoltre presenta una caratteristica testa piatta dalla bocca larga che gli conferisce un eterno sorriso ed un’aria amichevole e simpatica, grazie anche ai rami branchiali che sporgono ai lati. Il sesso è riconoscibile dalla curvatura della cloaca, leggermente sporgente nei maschi e piatta nelle femmine. Può vivere dai 10 ai 15 anni, anche se alcuni esemplari hanno raggiunto la veneranda età di 25 anni.
L’Axolotl è famoso per la sua capacità di mantenere caratteristiche larvali per tutta la vita - un fenomeno noto come neotenia. Ciò significa che, a differenza della maggior parte degli anfibi, non subisce una completa metamorfosi e conserva caratteristiche, come le delicate branchie esterne, che lo rendono in grado di vivere tutta la vita sott’acqua. È un animale prevalentemente notturno e solitario e predilige ambienti d'acqua dolce e poco movimentata.
Rigenerazione negli Axolotl
Oltre alla sua morfologia unica, l'Axolotl possiede una straordinaria capacità rigenerativa, che gli permette di ricostruire interi arti, parte del midollo spinale e persino segmenti del cuore e del cervello, senza formazione di cicatrici. Questo lo rende un soggetto di grande interesse per la ricerca scientifica, soprattutto nell'ambito della medicina rigenerativa e delle neuroscienze. Grazie alle sue caratteristiche peculiari, è diventato un'icona della biodiversità messicana e un simbolo degli sforzi di conservazione per le specie in via di estinzione.
Dove vive l'Axolotl
L'Axolotl è originario del Messico e si trova esclusivamente nei laghi Xochimilco e Chalco, vicino a Città del Messico. Questi laghi facevano parte di un vasto sistema lacustre che ricopriva la Valle del Messico, ma con l'espansione urbana e la bonifica del territorio, la maggior parte delle acque sono scomparse. Attualmente, solo il lago Xochimilco esiste ancora sotto forma di canali artificiali, sebbene sia gravemente inquinato e minacciato dall'introduzione di specie invasive come la carpa e la tilapia.
L'Axolotl predilige acque calme e fresche con abbondante vegetazione acquatica, che fornisce sia riparo che cibo. La temperatura dell'acqua varia tra i 14 e i 20°C, poiché temperature più alte possono stressare l'animale e ridurne la capacità di sopravvivenza. La torbidità dell'acqua è un fattore chiave per la sua protezione dai predatori, mentre il fondo fangoso favorisce la disponibilità di prede naturali come piccoli crostacei e larve di insetti.
Negli ultimi anni, numerosi progetti di conservazione stanno cercando di proteggere l'habitat dell'Axolotl attraverso il ripristino delle acque e la creazione di riserve ecologiche all'interno della rete di canali dello Xochimilco.
Perché l'Axolotl è conosciuto come la 'salamandra che non cresce'
Questo anfibio deve la sua fama al fenomeno della neotenia, che gli permette di rimanere per tutta la vita in uno stadio simile a quello larvale. Anche se possiede i geni per trasformarsi in una salamandra terrestre, il processo è estremamente raro in natura e si verifica solo in condizioni particolari, come cambiamenti ormonali artificialmente indotti.
Colori e varietà dell'Axolotl
Gli axolotl presentano un'ampia gamma di colorazioni, sia in natura che in cattività.
In natura questi anfibi hanno una livrea che oscilla tra il grigio e il nero, ma l'allevamento selettivo per il commercio degli Axolotl come animali da compagnia ha dato origine a numerose varianti, tra cui esemplari bianchi, con branchie rosa e occhi neri (Leucistico) o bianco con occhi rossi (Albino), oppure giallo-arancio con riflessi luminosi (Dorato). I Selvatici (wild-type), con la loro colorazione grigio chiaro con punti scuri, sono tra i più rari, così come pure quelli color rame ed i cosiddetti Assantici, che sono in gran parte trasparenti e spesso non presentano colorazioni particolari.
Esistono inoltre esemplari albini con riflessi metallici e pigmentazione a mosaico, mentre gli Arlecchini invece sono dotati di cellule in grado di pigmentarsi di diversi colori, ricordando la famosa maschera bergamasca.
Come allevare un Axolotl in acquario
Gli Axolotl richiedono un acquario di almeno 100 litri per esemplare (160-200 litri se si hanno 2 o 3 esemplari) con acqua fresca, dura, con pH superiore a 7 e ben filtrata: fondamentale infatti, è dotare l’acquario di un filtro esterno con una pompa, in modo da garantire un costante apporto di ossigeno. La temperatura ideale si aggira tra i 12 e i 20°C: può arrivare tranquillamente al di sotto di 10 gradi, ma il calore eccessivo (dai 24 gradi) può stressarli e indebolire il loro sistema immunitario. Il substrato deve essere fine o assente per evitare il rischio di ingestione accidentale di pietre troppo grandi: la granulometria ideale per gli anfibi è compresa tra 1 e 3 mm. Trattandosi di animali notturni, l'illuminazione non deve essere troppo intensa e si consiglia la presenza di nascondigli e piante acquatiche.
Dieta dell'Axolotl: cosa mangia in natura e in cattività
In natura, l'Axolotl è un predatore molto attento e sempre in agguato, che si nutre di piccoli pesci, crostacei, larve, insetti acquatici e uova di altri anfibi. In cattività, la sua dieta deve essere bilanciata con alimenti come lombrichi, mosche, zanzare, o mangimi specifici per anfibi carnivori, piccoli gamberetti e occasionalmente pezzetti di pesce. Gli esemplari più giovani devono mangiare quotidianamente, mentre per gli adulti sono sufficienti due pasti a settimana.
Axolotl in pericolo: cause del rischio di estinzione e conservazione
L'axolotl è una specie in pericolo di estinzione a causa della distruzione del suo habitat, dell'inquinamento e dell'introduzione di specie invasive come pesci predatori. Oltre alla protezione del lago Xochimilco, diversi programmi di conservazione puntano alla riproduzione in cattività per reintrodurre questi animali nel loro ambiente naturale. Parallelamente, la loro popolarità come animali da compagnia ha aumentato la consapevolezza sulla loro fragilità, contribuendo alla loro salvaguardia.