Alghe, un valido aiuto per dimagrire
Le alghe: un alimento "nuovo", che se usato correttamente riequilibra il metabolismo basale e la forma fisica
Le alghe non fanno propriamente parte della nostra alimentazione tradizionale e spesso non ne conosciamo i preziosi benefici.
Ci sono vari generi di queste mucillaggini e solitamente si contraddistinguono per la quota di sali minerali predominanti che contengono e che apportano una fondamentale integrazione al nostro organismo, come lo iodio, il selenio, il ferro, il rame.
In generale le alghe sono in grado di placare il senso di fame compulsiva, favorire la digestione e il transito intestinale, regolare il tasso di grassi e zuccheri nel sangue e quindi migliorare il sistema cardiocircolatorio.
Queste proprietà influiscono anche sul metabolismo dell’organismo e il consumo dei grassi, favorendo la ripresa della forma fisica.
Vediamo nello specifico però alcune macrofamiglie di mucillaggini per capire come scegliere ciò che può fare al caso nostro, rispettando il corretto dosaggio e verificando le controindicazioni.
Alghe d’acqua dolce o salmastra
Le alghe che si sviluppano in acque dolci sono mucillaggini prevalentemente ricche di selenio, un elemento importante per il buon funzionamento tiroideo oltre che un antiossidante di grande efficacia.
Il selenio infatti è in grado di convertire il T4 (l’ormone tiroideo tiroxina) in T3 (ormone tiroideo triiodotironina), agendo così da regolatore.
Le fonti naturali da cui possiamo attingere selenio sono pesce, frattaglie, molluschi, carne, latticini, noci, frutta e appunto alcune alghe verdi/azzurre: la spirulina, la klamath.
Spirulina
La spirulina è un’alga azzurra unicellulare, anche se si presenta di colore verde scuro a causa della presenza di clorofilla; è a forma di spirale, a cui deve il nome.
È ricca di aminoacidi essenziali e di grassi mono e polinsaturi, in particolare di Omega 6, in quote molto superiori a quelle di Omega3. È ricca di vitamine A, C, E, alcune del gruppo B, l’inositolo, selenio.
La sinergia di questi elementi la configura come un efficace antiossidante contro l’invecchiamento cellulare. La spirulina possiede un elevato contenuto proteico e questo la connota come un ottimo integratore per coloro che seguono un’alimentazione vegetariana, ma anche per coloro che desiderano riacquistare il peso forma, poiché esercita un controllo sull’appetito e se assunta prima dei pasti accelera il senso di sazietà.
Questa sua azione pare possa essere utile anche in casi di alterazioni dietetico-comportamentali, coadiuvando le terapie in soggetti bulimici. Non esistono ancora però studi scientifici che ne confermino tale proprietà, quindi è sempre importante consultare il medico a tal proposito.
Uso: In estratto secco: 740 mg al giorno suddiviso in due volte al giorno.
Alghe in cucina, come usarle?
Alghe del lago Klamath
Le microalghe verdi/azzurre crescono nel lago Klamath, tra le montagne dell’Oregon, in un ambiente puro, privo di inquinanti chimici. Sono ricche di Selenio, Calcio, Fosforo, di Omega 3 e Omega 6, e di tutto il gruppo di Vitamine B.
Possiede molteplici proprietà tra cui quella di favorire il metabolismo dei grassi: è in grado al contempo di ridurre colesterolo LDL e trigliceridi.
Agisce anche su un enzima pancreatico, l’alpha-amilasi, sollecitandone la produzione con la diretta conseguenza di una evidente riduzione dei livelli glicemici.
Le alghe Klamath sono in grado di controllare l’appetito e di inibire la fame compulsiva, modulando la dopamina, un neurotrasmettitore anoressizzante, senza ricadute nocive sull’umore.
Uso: 300 mg al giorno per non più di 3 mesi.
Alghe d’acqua salata
Le alghe marine sono ricche di iodio, elemento essenziale per il funzionamento della nostra tiroide. Ne sollecita infatti il funzionamento e la produzione di ormoni tiroidei, che stimolano il metabolismo a bruciare grassi.
Spesso in popolazioni che vivono in zone deprivate di iodio insorgono patologie a carico della tiroide, per cui è importante la corretta integrazione per periodi alternati durante l’anno, rispettando le indicazioni e le posologie consigliate, poiché un erroneo sovradosaggio può causare disequilibri al funzionamento tiroideo.
Le alghe che contengono buone quote di iodio sono la laminaria, il fucus, il nori, il wakame. Vediamo le prime due nello specifico.
Scopri di più sull'uso alimentare delle alghe
Laminaria
La laminaria è un’alga bruna, tipica dei mari freddi del Nord e dell’Atlantico settentrionale. Questa alga è ricca di sodio e quindi di Iodio, è adatta a stimolare efficacemente il metabolismo, qualora risultasse un poco addormentato.
Sollecita il funzionamento della tiroide alla produzione ormonale e a favorire così lo smaltimento dei grassi. È bene verificare con un controllo medico lo stato di salute della nostra tiroide prima di assumere qualsiasi tipo di alga ricca di iodio, per scongiurare eventuali patologie a suo carico, per le quali è indicato l’intervento di uno specialista.
Uso: In estratto secco 900 mg al giorno per non più di 3 mesi.
Fucus
Il fucus, altrimenti detto Quercia Marina, è tipica dei mari freddi, vive sulle rocce e può resistere per alcuni giorni fuori dall’acqua. È ricca di sodio, bromo, calcio, ferro, fosforo, iodio, selenio, vitamina C ed è tra le alghe più rinomate ed utilizzate in erboristeria.
Possiede innumerevoli proprietà tra le quali quella di stimolare il metabolismo basale, favorendo il consumo di grassi e l’eliminazione di scorie metaboliche, grazie alla fucoxantina, un carotenoide che attiva la termogenesi.
Favorisce il transito intestinale, drena i liquidi, ed è in grado di diminuire il colesterolo cattivo, e riequilibrare il livello di zuccheri nel sangue. Per la sua alta quota di iodio agisce sulla tiroide e sotto controllo medico può coadiuvare nella cura dell’ipotiroidismo, spesso causa di sbalzi d’umore, aumento del peso corporeo, stanchezza.
Uso: In estratto secco 700 mg al giorno per non più di 3 mesi
Il Potere saziante delle Alghe
Le Alghe se assunte in foglietti (si possono acquistare nei negozi specializzati in alimenti naturali e bio e in alcune erboristerie) attivano un’azione sinergica già a livello dello stomaco, instaurando un senso di sazietà: ricche di fibre si trasformano in una massa gelatinosa che “riempie il vuoto della fame”!
È sufficiente mangiarne mezz’ora prima dei pasti, in modo da poter affrontare un semplice pasto frugale, ricco però dei nutrienti necessari al nostro benessere.
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