La frutta dell’inverno
Chi ha detto che in inverno la frutta è meno golosa rispetto a quella delle stagioni più calde? Anche l’inverno ha la sua frutta, colorata e varia, vediamone le proprietà
Quando si parla di frutta dell’inverno, il primo pensiero va agli agrumi: mandarini, arance, pompelmi e mandaranci sono i veri protagonisti della stagione fredda.
La frutta dell’inverno: gli agrumi
Arancia. Ricchissime di vitamina C, le arance aumentano le difese immunitarie contro virus e batteri. Hanno buona azione antiossidante e sono valide alleate di cuore e colon. È meglio mangiarle a spicchi che spremerle, perché la metà della pectina contenuta nell'arancia si trova nella parte bianca che riveste gli spicchi; è preferibile, quindi, non essere troppo precisi nello sbucciarle in modo da assicurarsi una buona dose di pectina. Tra la frutta dell’inverno è forse la più versatile, si usa per mille preparazioni dolci e salate ed è ottima anche in insalata, condita solo con sale e un cucchiaio di olio d'oliva.
Mandarino. Ricco di vitamina C, acido folico e diversi minerali, il mandarino è un ottimo alleato di sistema immunitario, ossa, cuore e intestino. È facilmente digeribile, ricco di fibre e aiuta nelle prevenzione delle malattie da raffreddamento. Attenzione, però, tra gli agrumi il mandarino è il più ricco di zuccheri e dunque il più calorico.
Pompelmo. Tra la frutta dell’inverno è sicuramente la meno dolce, e dunque non piace a tutti, ma presenta numero proprietà. Il pompelmo stimola la digestione, accelera la trasformazione dei grassi in energia e aiuta a ridurre il livello di insulina nel sangue. È ricco di fibre, flavonoidi e vitamine ed è un valido alleato di fegato, apparato cardiovascolare e apparato digerente. Secondo alcuni studi scientifici, il pompelmo sarebbe in grado di aumentare o, al contrario, inibire l'azione di alcuni farmaci. Alcuni flavoinidi contenuti in questi agrumi svolgono, infatti, una duplice attività: da una parte riducono nell'intestino i coenzimi adibiti alla metabolizzazione dei farmaci, dall'altra, invece, inibiscono l'azione dell'enzima OATP1A2 che invece è fondamentale per la metabolizzazione dei medicinali.
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Altra frutta dell’inverno: kiwi, mele, pere
Kiwi. Tra la frutta dell’inverno, il kiwi è la più ricca di vitamina C. Ne contiene più di un’arancia. Ha, inoltre, una buona quota di vitamina E e ferro. Questo frutto è un ottimo alleato di ossa, cuore, gambe e intestino.
Mele. Di mela non ce n’è una sola, le varietà sono infatti tante e ci aiutano a variare i colori e i sapori della tavola dell’inverno. Le mele sono ricchissime di pectina, una fibra alimentare che regola il passaggio del glucosio dall’intestino al sangue e contribuisce, quindi, a mantenere sotto contro il livello di glicemia. Le mele sono inoltre una buona fonte di vitamina C, quercitina (un flavonoide), fibre, azoto e fluoro.
Pere. Anche di pere ce ne sono di tanti tipi diversi, alcune varietà si trovano soprattutto all’inizio dell’autunno, altre maturano in inverno. In generale, le pere sono ricche di calcio, di boro e di fibra. La maggior parte della fibra si trova però nella buccia delle pere, andrebbero quindi mangiate senza essere sbucciate, ovviamente dopo averle lavate molto bene. Le pere, come le mele, contengono una buona quota di pectina.
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Immagine | Petr Kratochvil