4 ricette vegan dal Trentino

La cucina trentina

Esploriamo il bellissimo territorio del Trentino-Alto Adige. Fatta eccezione per poche valli, si tratta di una regione prettamente montana.

 

Pertanto, la sua cucina tradizionale non può che essere influenzata dalle temperature, rigide per gran parte dell’anno, e dal limitato numero di ingedienti in grado di crescere in questi territori, tra Alpi e Dolomiti.

 

Va da sé che trovare ricette puramente vegan in Trentino Alto Adige non è impresa facile, ma neanche impossibile. Tra formaggi, insaccati e dolci a base di latte, burro e uova, andiamo assieme a scoprire di cosa possono godere i nostri amici che seguono una dieta vegana.

 

Insalata di tarassaco

Cominciamo con un’insalatona, ottima per la salute, facile da preparare e buona non solo come contorno. Ci aiuterà inoltre a scoprire alcune erbe selvatiche spontanee.

 

Ingredienti

> Foglie di tarassaco;
> foglie di lattuga;
> pinoli;
> uvetta;
> 1 carota;
> ½ cipolla;
> olio d'oliva;
> aceto di mele;
> sale.

 

Procedimento

Preparare un’insalata è una delle cose più semplici in cucina. Prima però dobbiamo andare per prati a raccogliere le foglie tenere di tarassaco, facendo attenzione a non compromettere l’intera pianta, soprattutto l’apparato radicale.

 

A casa le puliamo per bene sotto acqua corrente, assieme ad alcune foglie di lattuga, e le tagliamo in piccoli pezzi prima di riporle in un’insalatiera.

 

Aggiungiamo una carota pelata e tagliata alla julienne, qualche anello di cipolla rossa, una manciata di pinoli e una di uvetta.

 

Concludiamo aggiungendo il condimento: un pizzico di sale, un filo di olio di oliva e una spruzzata di aceto di mele locale.

 

Canederli vegani

Non molto famosi nel resto d’Italia, i canederli sono invece consumati nella Mitteleuropa, retaggio dell’Impero Austroungarico. Ottimi per saziare la fame e combattere il freddo, raramente li troviamo in versione vegan. Ecco qui una ricetta moderna che fa al caso nostro.

 

Ingredienti

> 200 g di pane raffermo;
> 50 g di spinaci;
> 50 g di radicchio;
> 2 spicchi d’aglio;
> ½ cipolla;
> 2 cucchiaini di farina di ceci;
> 2 cucchiaini di farina 0;
> lievito;
> sale;
> pepe nero;
> pangrattato;
> salvia;
> sedano;
> brodo vegetale.

 

Procedimento

La preparazione dei canederli richiede più fornelli accesi contemporaneamente. Da una parte prepariamo il brodo vegetale; su un altro fuoco, scaldiamo in padella un filo d'olio e soffriggiamo a fiamma bassa l'aglio agliato finemente, per poi aggiungere gli spinaci e il radicchio.

 

Aggiungiamo il sale, il pepe, il sedano, la cipolla e la salvia, di modo che il tutto prenda sapore, e mettiamo da parte ad asciugare.

 

Tagliamo in piccoli pezzi il pane raffermo e lo uniamo al brodo. Ne verrà fuori una pappa lavorabile a cui, quando diventa della consistenza giusta, uniamo le verdure ben cotte e le farine.

 

Infine le diamo la forma sferica tipica dei canederli. Il composto finale deve essere sodo e asciutto, pronto per essere nuovamente cotto per pochi minuti nel brodo rimanente.

 

Tortel di patate

Attenzione: tortel non significa tortelli ma qualcosa di più simile a una crocchetta o a un pancake salato. Questa specialità è molto facile da trovare in Trentino.

 

Ingredienti

> 1 kg di patate a pasta bianca;
> olio di semi;
> 2 cucchiai di farina 0;
> sale.

 

Procedimento

Questa ricetta è estremamente semplice, ma quello che conta per una buona riuscita sono i dettagli.

 

Anzitutto la grattugia per le patate, che dev'essere a fori larghi. Dopo averle grattugiate, le pressiamo fino a quando il composto non diventa compatto e mettiamo il tutto in olio caldo.

 

Dopo averlo tolto dall'olio, lo poggiamo su carta assorbente e aggiustiamo di sale. Lo possiamo servire accompagnato da fagioli, insalata o marmellata di frutti di bosco.

 

Polenta con funghi al papavero

La polenta, molto popolare in Trentino, è un piatto che non può essere confinato nella tradizione di una sola regione. Eccone una versione vegana.

 

Ingredienti

> Farina di granturco per polenta;
> funghi champignon;
> olio di semi:
> salvia;
> aglio;
> sale;
> semi di papavero.

 

Procedimento

Per concludere, una ricetta molto semplice. Da un lato prepariamo la polenta bianca, dall’altro mettiamo i capi d’aglio “in camicia” nell’olio d’oliva. Quando prendono colore, aggiungiamo i funghi interi, senza tagliarli, solo ben lavati e asciugati. 

 

Quando i funghi cominciano a dorare, aggiungiamo sale, salvia essiccata e un’abbondante pioggia di semi di papavero. Serviamo allora la polenta ricoperta dei funghi.