Quando usare il tarassaco
Il tarassaco ha azione diuretica, digestiva e aperitiva: scopriamo quando usare il tarassaco per il benessere.
Il tarassaco è una pianta spontanea comune nei prati e nei campi e acquistabile in erboristeria. Il tarassaco si usa soprattutto come diuretico e per i disturbi digestivi: vediamo nel dettaglio quando usare il tarassaco.
Il tarassaco, descrizione e costituenti attivi della pianta
Il tarassaco (Taraxacum officinale) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Compositae. La pianta di tarassaco può raggiungere i 40 centimetri e presenta una rosetta di foglie basali allungate e incise, da cui si erge il fusto liscio e cavo che porta i capolini gialli, composti da fiori ligulati.
Il tarassaco fiorisce intorno al mese di aprile e, dopo la fioritura, produce i caratteristici soffioni formati da numerosi semi provvisti di un pappo che serve alla diffusione del seme stesso.
La droga del tarassaco è costituita dalla radice e dalle parti aeree che contengono principi amari, lattoni sesquiterpenici, triterpeni, fitosteroli, acidi fenolici e minerali. La radice di tarassaco contiene inoltre inulina, che può raggiungere il 40% durante l'autunno.
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Quando usare il tarassaco
I composti presenti nel tarassaco sono in grado di favorire la funzione epatica e biliare, migliorare l'appetito, aiutare in caso di dispepsie e stimolare la diuresi. Il tarassaco ha anche azione antinfiammatoria, per inibizione della sintesi dei leucotrieni.
La radice del tarassaco è tradizionalmente usata come diuretico, depurativo, per aumentare il flusso biliare e trattare la dispepsia.
Le foglie di tarassaco invece, oltre a essere impiegate a scopo alimentare, si usano per la preparazione di infusi utili a favorire l'appetito e per trattare il senso di pienezza e la flatulenza. per aumentare la diuresi, in caso di reumatismi e per prevenire i calcoli renali.
Tradizionalmente le foglie di tarassaco si utilizzano anche in caso di gotta, inappetenza e obesità. Il tasassaco si usa quindi in caso di inappetenza, stati dispeptici, alterazioni del flusso biliare e per stimolare la diuresi.
Controindicazioni d'uso del tarassaco
Sebbene la tossicità di questa pianta sia bassa, l'uso del tarassaco può provocare iperacidità e disturbi gastrici a causa della presenza di sostanze amare.
L'uso del tarassaco è inotre controindicato in caso di ostruzione dei dotti biliari, ileo paralitico e infiammazioni della colecisti.
Data la presenza di lattoni sesquiterpenici, è possibile che si verifichi una reazione allergica da contatto nelle persone allergiche alle Asteraceae.
L'assunzione di tarassaco non è consigliata durante la gravidanza e l'allattamento.
Foto: madorf / 123RF Archivio Fotografico
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