Disturbi intestinali? Rimedi naturali in aiuto
Intestino pigro? Intestino irritato da farmaci? Usciamo da un periodo di freddo, influenza, alimentazione ipercalorica? L’intestino ci segnala subito se qualcosa non funziona a dovere e la natura ci aiuta a ristabilire i giusti equilibri
I disequilibri intestinali possono essere di origine diversa. Per alcune persone nascono da problematiche legate allo stress, a ritmi frenetici e non regolari, oppure per mancanza di movimento e attività sportiva, alimentazione povera di fibre o troppo ricca di zuccheri.
In altri casi la regolarità può essere rivoluzionata da uno stato influenzale, magari dall’assunzione di antibiotici. Cambi stagionali, variazioni nell’alimentazione, viaggi, sono tutte variabili che possono influenzare la normale peristalsi intestinale o l’equilibrio della flora batterica.
Esistono per fortuna moltissimi rimedi di varia natura che possono venire in nostro aiuto in caso di addormentamento dell’intestino, di stipsi, di irritazione dei villi intestinali, di gonfiori e di coliche.
La flora batterica, di cosa si tratta?
Il nostro intestino in condizioni normali è colonizzato da miliardi di microorganismi che costituiscono la cosiddetta flora batterica, ricca di probiotici, altrimenti conosciuti come fermenti lattici.
La funzione della flora batterica è
- di contrastare l’insorgere o l’attecchimento di batteri patogeni che comunemente introiettiamo con il cibo
- di intervenire nei processi digestivi favorendo l’assorbimento dei nutrienti
- di sostenere il sistema immunitario, infatti il 70% dei macrofagi risiede nell’intestino.
È quindi fondamentale tutelare il corretto habitat con alcuni rimedi che possono aiutare la normalizzazione funzionale dell’intestino, senza alterare la flora batterica con rimedi drastici.
Ecco perché anche in caso di utilizzo di lassativi si raccomanda sempre di non abusarne e di non protrarre la cura per lunghi periodi. Vediamo quindi come aiutare dapprima “il terreno”.
I probiotici
Ne sentiamo parlare ovunque, in televisione la pubblicità di yogurt con lattobacilli ci ha conquistato e l’utilizzo di fermenti lattici vivi è ormai chiaro a tutti.
Si tratta di probiotici, di bacilli che favoriscono letteralmente la vita della flora intestinale. Li troviamo sotto varie forme e se vivi devono essere conservati con un attento rispetto della catena del freddo, altrimenti non arrivano integri ed efficaci nel nostro organismo, e spesso questa accortezza non ci è garantita!
Per ovviare a questo inconveniente sono stati messi a punto dei probiotici in spore. Il Bacillus coagulans si adatta facilmente a questa formulazione: sono in pratica bacilli “dormienti” che attendono le giuste condizioni esterne per poter crescere e riprodursi.
In questo modo questi probiotici possono essere conservati integri e potenziali a temperatura ambiente. Grazie ad una loro capsula naturale che li protegge dal calore, dal ph acido dello stomaco e dall’attacco di succhi gastrici, arrivano sani e salvi nell’intestino, dove possono germinare, riprodursi e colonizzare già dopo circa un’ora dalla loro assunzione, arricchendo la flora batterica di nuove energie.
Sono utili in casi di diarrea, dopo una cura farmacologica a base di antibiotici, in caso di colite, diverticolite e per rigenerare le difese immunitarie.
Facciamo un po' di chiarezza sui probiotici
I Carminativi
Le piante carminative o carminativi sono rimedi che vengono utilizzati per favorire i processi digestivi e contrastare flatulenza e meteorismo.
Sono carminative piante come il carvi, il cumino, il finocchio, il coriandolo, la menta piperita, l’anice, la camomilla, la melissa, l’angelica, la cui efficacia è da attribuire ai loro oli essenziali.
Questi rimedi antifermentativi sono in grado di agire direttamente sulla parete intestinale stimolandone la tonicità muscolare e favorendo il riassorbimento dei gas e la riduzione di eventuali spasmi dolorosi.
In commercio possiamo trovare infusi di erbe singole o tisane miscelate di più erbe carminative che agiscono in maniera sinergica.
Modo d'uso
- 2 grammi per infusione in una tazza d’acqua, da bere due volte al giorno dopo i pasti principali, può essere la giusta posologia per garantire una corretta digestione e l’eliminazione di gonfiori addominali anche dolorosi.
- In estratto secco, compresse da 800 mg due volte al giorno, lontano dai pasti.
Il carbone vegetale
Il carbone vegetale è un ottimo rimedio quando l’intestino è irritato, a causa di intossicazioni alimentari o da farmaci, in caso diarrea e da un eccesso di gas intestinali.
Il carbone vegetale si ricava da legni dolci non resinosi, come per esempio il pioppo, la betulla o il tiglio. Attraverso un processo di carbonizzazione in forni appositi ad alte temperature, si ottiene un carbone a forma di spugna, in cui piccoli canali, detti micropori, svolgono la funzione di assorbimento.
Modo d'uso
- Possiamo assumere compresse di carbone vegetale, anche in combinazione con rimedi carminativi da 500 mg 2 o 3 volte al giorno lontano dai pasti.
Funghi “Medicinali”
Esistono particolari funghi cosiddetti “medicinali” che svolgono un’interessante attività prebiotica sull’intestino, stimolano cioè la crescita di microorganismi utili alla flora batterica.
In particolare lo Shitake, il cui nome latino è Lentinula Edodes, stimola la proliferazione del Lactobacillus brevis e del Bifidobacterium breve, favorendo così la rigenerazione della flora batterica e contrastando gli effetti nocivi di alcuni patogeni intestinali.
Alcuni studi condotti sullo Shitake hanno evidenziato come una sua sostanza attiva, la lantionina, insieme all’acido ossalico, possieda proprietà antibatteriche e batteriostatiche in grado di inibire lo Streptococco Pyogenes e lo Strafilococco Aureo.
Modo d'uso
- Possiamo assumere lo Shitake in estratto secco da 500 mg due volte al giorno.
Antibiotici e fermenti lattici, le differenze