Prebiotici: benefici, controindicazioni, dove si trovano
A cura di Veronica Pacella, Nutrizionista
Il termine prebiotico indica sostanze organiche in grado di favorire la crescita della flora batterica intestinale. Contenuti in frutta e verdura, si dividono in OS (frutto-oligosaccaridi) e GOS (galatto-oligosaccaridi). Scopriamoli meglio.
Cosa sono i prebiotici
I prebiotici resistono alla degradazione enzimatica del tratto gastroenterico e rappresento il substrato nutritivo dei microrganismi. Generalmente vengono indicati come FOS (frutto-oligosaccaridi) e GOS (galatto-oligosaccaridi), contenuti in frutta e verdura.
I FOS sono brevi catene di molecole di fruttosio, fra questi l’inulina, una fibra, è quella più conosciuta e studiata. Si estrae dalle graminacee, dalle liliacee e dalle composite. Gli alimenti ricchi di prebiotici sono:
L’inulina è fermentata dai batteri intestinali, che producono così acido lattico e acidi carbossilici a corta catena, i quali, a loro volta, entrano come acidi carbossilici, acido succinico e acido piruvico nel ciclo di Krebs per produrre energia a livello della cellula.
Questa fermentazione è estremamente utile poiché ha una duplice funzione: porta ad una stimolazione selettiva della crescita di ceppi importanti come lattobacilli e bifido batteri, ed ha come prodotto di scarto sostanze che producono energia cellulare di cui l’organismo ha bisogno, considerando che l’inulina è una fibra che rimarrebbe in digerita dall’uomo.
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Lo stesso vale per i GOS, formati da corte catene di molecole di galattosio.
Inoltre, le sostanze inulino-simili, contrariamente a quanto si pensa circa le fibre ed il loro effetto sulla diminuzione di assorbimento dei sali minerali, sono in grado di aumentare l’assorbimento dei minerali attraverso un meccanismo osmotico che richiama acqua nell’intestino con conseguente aumento dei fluidi in cui i sali minerali si disciolgono.
Con la fermentazione infine l’ambiente intestinale si acidifica e aumenta la concentrazione di minerali in forma ionizzata come Ca⁺⁺ e Mg⁺⁺.
Numerosi studi scientifici confermano la capacità dei FOS di abbassare nel sangue il colesterolo e i livelli di trigliceridi.
Carenza di prebiotici
La carenza di prebiotici porta ad un impoverimento della flora batterica “buona” portando a disbiosi intestinale. Una sua introduzione con l’alimentazione naturale attraverso frutta e verdura di stagione o con specifici integratori è essenziale quindi per il corretto funzionamento dell’intestino e del sistema immunitario ad esso correlato.
Controindicazioni
Per l'assunzione di prebiotici non ci sono controindicazioni.
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