Consigli per l'orto di settembre
In settembre dopo il rientro dalle vacanze gli orti richiedono impegno e voglia di ripartire per le produzioni autunnali: abbiamo diverse raccolte, alcune semine e numerosi trapianti. Vediamo passo passo cosa fare nell'orto di settembre.
di Mira Tonioni
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Chi è partito per le vacanze estive lasciando in consegna la gestione dell'orto ad amici, parenti o vicini non esperti, deve adesso dare un'occhiata ai risultati e riprendere in mano la situazione: è possibile trovare piante disidratate o attaccate da qualche parassita o malattia o infestante, e bisogna essere pronti a rispondere prontamente ed adeguatamente con gli strumenti giusti: irrigazione, diserbo manuale, prodotti naturali come decotti e infusi per combattere le malattie, ecc.
Se invece le piante hanno proceduto del loro ciclo di sviluppo senza problemi, si può saltare questa fase e iniziare direttamente con la raccolta dei frutti di settembre: troveremo ancora le solanacee (melanzane, pomodori, peperoni, patate), cetrioli, zucchini, zucche, ravanelli, carote, insalate, cicorie, radicchi, patate.
Per chi ha i frutteti è possibile raccogliere le ultime pesche, mele e pere estivo-autunnali, fichi e fichi d'India, e soprattutto l'uva, poiché settembre è il mese dell'uva.
Gli ultimi frutti di bosco che si possono ancora raccogliere in questo mese sono i mirtilli.
Ovviamente nei campi degli orti di grandi dimensioni dei contadini più esperti troviamo zucche di ogni tipo, colore e forma pronte per la raccolta e la conservazione autunnale.
Il fertilizzante naturale fai-da-te
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Nel mese di settembre si procede a seminare in semenzaio tutti i tipi di cavoli appartenenti alle varietà precoci, la lattuga e le altre insalate, le cipolle precoci e gli ultimi finocchi.
Per quanto riguarda la semina diretta (in campo) che produrrà i suoi frutti in autunno si possono seminare le bietole da costa, i ravanelli, le cicorie, le rape tardive, gli spinaci, la valeriana e le cipolle.
Passando invece ai trapianti, in settembre possiamo mettere a dimora tutti i tipi di insalata, il radicchio, i finocchi, cipolle e scalogni, i porri, prezzemolo e sedani e, nella prima quindicina di settembre è ancora possibile trapiantare tutte le varietà precoci di cavoli.
In questo periodo si può inoltre organizzare l'impianto nel quale verranno trapiantate le fragole per la raccolta dell'anno successivo.
Ovviamente l'Italia vanta una marcata varietà climatica e addirittura nelle località più calde o altrove grazie all'utilizzo delle serre è ancora possibile trapiantare solanacee come pomodori e melanzane!
Il calendario delle semine nell'orto
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Scientificamente chiatate Brassicacee o Crucifere, proprio per la forma a croce del loro fiore, la famiglia dei cavoli comprende il cavolfiore, il broccolo, la verza, il cappuccio, il cavolo nero, il cavolo cinese, il cavoletto di Bruxelles, il cavolo romanesco, il cavolo rapa, il cavolo marino ed altri cavoli minori.
La maggior parte di queste piante si sviluppa formando un corpo sferico centrale e il tempo di formazione va oltre i due mesi e mezzo (talvolta i quattro mesi). Si tratta di piante autunno-invernali, a loro agio nelle temperature fredde tanto che in alcuni casi sopportano freddi fino ai -10 gradi senza ripercussioni. Va comunque specificato che il fiore è meno resistente alle basse temperature e quando le raggiunge cessa di netto la propria crescita.
Sono piante che richiedono un discreto spazio, generalmente a una distanza di 60 o 80 centimetri tra le file, e 50 o 60 centimetri tra pianta e pianta. La produzione media è di circa 4 o 5 chili a metro quadro.
I cavoli tra la verdura di febbraio
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Vengo definite verdure ipogee le piante che sviluppano la principale parte edibile sotto terra; parliamo quindi di carote, rape, ravanelli, barberosse, cipolle, agli, pastinaca, rafano, sedano rapa, patate, batate, ecc.
Possiamo includere in questo gruppo anche il finocchio e il sedano, dei quali si consumano i fusti ingrossati alla base della pianta, vicino alle radici; tante che, tornando al finocchio, per la sua corretta coltivazione, ha bisogno di essere “rincalzato” (tecnica agricola che consiste nel coprire la base della pianta accumulandovi intorno la terra) in modo da proteggere dal freddo il grumolo, favorendone inoltre l'imbiancamento.
Il mese di settembre e con esso tutta la stagione autunnale è il periodo più indicato per trapiantare le verdure ipogee (ad eccezione delle patate che si mettono a dimora prima dell'estate e degli agli che si trapiantano a partire da novembre) poiché, sviluppandosi sotto terra, patiscono meno l'abbassamento delle temperature che avviene in questa stagione dell'anno.
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Esistono innumerevoli varietà di verdure che rientrano nella definizione di insalate, che per comodità vengono generalmente divise in lattuga, indivia e scarola, e insalate da taglio.
Il tempo di sviluppo di queste piante è assai breve: da 30 ai 60 giorni, e si può interrompere solo in caso di temperature inferiori ai 5 gradi, per cui settembre si presta ancora a favorire questa pianta.
I semi delle insalate sono tra i primi a germogliare (quattro o cinque giorni) e per gli orti dei meno esperti questo genere di piante si presta bene dando discrete soddisfazioni.
Tra i filari di lattuga, indivia e scarola di norma si mantengono le distanze standard dai 30 ai 50 centimetri e, tra pianta e pianta 20-30 centimetri, con produzioni metri di 2 o 3 chili per metro quadro.
Per quanto riguarda le insalate da taglio le misure sono: 15-25 centimetri tra fila e fila.
Un dettaglio riguardo al taglio per la raccolta: recidendo qualche centimetro sopra il livello del suolo permette l'eventuale sviluppo di un secondo raccolto.
Le insalate dell'autunno