Stasi circolatoria? Aiutiamoci con gli oli essenziali
Spesso ci accorgiamo che le nostre gambe in particolare, ma anche le nostre braccia sono gonfie, appesantite, in certi casi fanno male. In alcuni punti se esercitiamo una pressione con le dita resta per qualche istante l’impronta. Siamo di fronte ad una stasi, un ristagno della circolazione linfatica e non solo. Può accompagnarsi anche a difficoltà di risalita venosa. Semplici pratiche e l’uso di particolari olii essenziali possono darci grande sollievo.
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Sia il sistema circolatorio sanguigno che quello linfatico hanno bisogno a volte di un aiuto "esterno" per funzionare al meglio, per ripulire il sangue e favorire la motilità dei liquidi.
Non sempre siamo nella condizione fisica di poter fare movimento per aiutarlo, e non sempre il nostro sistema circolatorio venoso è tonico; anche le condizioni climatiche interferiscono, in particolar modo il clima caldo umido, o il riscaldamento di casa eccessivamente alzato rallentano un po’ la nostra circolazione venosa e linfatica.
Gonfiore alle gambe, alle braccia, alle mani possono essere il segnale che non tutto scorre nel dovuto modo: siamo in presenza di una stasi di liquidi, di un ristagno di energia, di un eccesso di yin che raffredda il nostro complicato sistema.
Che fare? Quali strumenti utilizzare? Ci sono dei potenti, anzi potentissimi mezzi quali gli olii essenziali (per uso esterno), essenziali perché essenze purissime estratte dalle piante, in grado da soli di riequilibrare i disturbi con poche gocce.
E’ importante che siano di ottima qualità, non prodotti qualsiasi a basso costo, una discriminante da tenere in considerazione quando si vanno ad acquistare. Vediamo quali oli essenziali favoriscono la circolazione.
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L’olio essenziale viene estratto dai rametti e dai coni del Cipresso. Contiene terpeni quali pinene, canfene, alcoli come cedrolo e terpinolo, chetoni come il silvestrene. Il suo profumo è caldo, balsamico, con componenti di resine legnose. Il colore è ambrato chiaro. Possiede un’energia yin/yang.
L’olio essenziale di Cipresso infatti esercita diverse azioni: è astringente, tonificante della circolazione venosa, decongestionante, antispasmodico.
Queste sue caratteristiche yin lo rendono indicato per tutte quelle problematiche che riguardano la dilatazione venosa, capillare, vene varicose, emorroidi, mestruazioni abbondanti (problematiche yang).
Ciò che viene disperso, espanso, il Cipresso riunisce, trattiene, contiene. Esercita un’azione profonda anche a livello mentale: è calmante, seda ansie e confusioni. Rafforza le energie interiori bloccate da stasi.
La sua energia yin/yang si muove anche a questi livelli, arriva nel profondo dell’io, libera da pensieri superflui e ci riporta all’essenza. D’altro canto il cipresso è la pianta del silenzio, del raccoglimento e della meditazione, non a caso lo troviamo presso i cimiteri o nei luoghi di culto come i chiostri delle abbazie.
E’ una pianta che svetta verso il cielo con la sua punta ben direzionata, senza dispersioni. Questo albero si avvicina alle energie di Saturno, per la sua forza che condensa, coagula, cristallizza.
Uso: in 4 cucchiai di un olio vettore, (suggerisco l’olio di sesamo per le sue proprietà circolatorie a livello cutaneo che ben si sposano con le esigenze di sblocco dei ristagni) 5 gocce di o.e. di cipresso, miscelare bene e iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede, risalendo verso la caviglia, polpacci e ginocchio.
L'olio essenziale di cipresso è perfetto anche per curare i sintomi del mal di testa
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L’olio essenziale del Geranio viene estratto dalle foglie della pianta. Contiene sostanze organiche come il geraniolo e il citronellolo, il citronellale, il pinene e il fellandrene che ne caratterizzano il profumo dolce, con diverse note in base alla provenienza della pianta: alcune hanno una maggiore componente di geraniolo altre di citronellolo. Ha un colore tendente al verde. La sua è un’energia prevalentemente Yin.
L’olio essenziale non viene estratto dal geranio decorativo che conosciamo tutti, ma da una specie che proviene dall’Africa. In commercio si trovano alcune “falsificazioni” ricavate dall’essenza di Palmarosa, una graminacea che contiene geraniolo.
Il Geranio ha proprietà cicatrizzanti, tonificanti, astringenti e antiinfiammatorie. E’ quindi indicato per problematiche legate alla stasi venosa e linfatica, alla ritenzione idrica, per pelle ipotonica con tendenza alla formazione di smagliature.
E’ un o.e. dalle proprietà rigeneranti e armonizzanti. La sua energia yin, prettamente femminile, viene manifestata nella sua forza astringente, accentrante, centripeta, che nulla disperde. Il profumo stesso del geranio attira a sé. Infatti agisce anche a livello del sistema nervoso centrale: è rilassante, sedativo, scioglie i nodi (sia fisici sia emotivi), è rasserenante contro forme depressive o da esaurimento psico-fisico.
L’uso di 2 o 3 gocce nell’acqua calda per un bagno aromatico è un toccasana riequilibrante. Questa pianta ha la forza di Venere, la sua energia femminile si estrinseca nelle capacità riequilibranti, armonizzanti, creative, depurative del geranio.
Uso: in 4 cucchiai di un olio vettore, (suggerisco l’olio di mandorle dolci per le sue proprietà ammorbidenti e lenitive) 5 gocce di o.e. di geranio, miscelare bene e iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede e risalendo verso il ginocchio.
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L’olio essenziale di Ginepro viene estratto principalmente dalle bacche, e in piccole quantità anche dal legno e dalle foglie. Contiene terpeni come il pinene, mircene, canfene e cadinene, alcoli quali il terpineolo, e il borneolo. Il profumo è forte, balsamico. Il suo colore è giallo tendente al verde. La sua energia è prettamente Yang. Il ginepro è una pianta solare, rigogliosa, resistente, inattaccabile.
Le proprietà del Ginepro sono simili a quelle del Cipresso, ma qui prevale una maggiore forza diuretica e depurativa. È sudorifero, cicatrizzante, stimolante, antispasmodico. È un potente coadiuvante nei trattamenti drenanti. Elimina le tossine e purifica. È infatti indicato in casi di cellulite, ritenzione idrica, insufficienza circolatoria degli arti inferiori.
È uno stimolante della circolazione linfatica e sanguigna, aiuta nell’eliminazione degli edemi e può essere utilizzato per dei bagni rienergizzanti e riscaldanti, in special modo per chi soffre di raffreddamento delle zone periferiche (mani e piedi) dovuto a blocchi energetici (4-5 gocce nell’acqua calda della vasca da bagno).
Il potere riscaldante e stimolante del Ginepro agisce anche a livello sottile, infondendo sicurezza in se stessi e volontà. Sblocca i ristagni che zavorrano la mente e lo spirito, libera dai sensi di colpa. Spinge ad aprirsi al mondo, alla luce (forza yang). La croce di Cristo è di legno di Ginepro, simbolo di espiazione delle colpe, di umiltà, ma anche di grande forza e dignità.
Uso: in 4 cucchiai di un olio vettore, (suggerisco l’olio di sesamo per la sua leggerezza che non interferisce con l’o.e. di Ginepro) 5 gocce di o.e. di ginepro, miscelare bene e iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede, risalendo verso il ginocchio.
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L’olio essenziale di Limone si estrae dalla parte esterna della buccia. Dalle foglie viene invece ricavato l’o.e. di petit-grain. Contiene terpeni quali limonene, canfene, alcoli come il linalolo e il terpinolo. Il suo profumo agrumato è fresco. Il colore dell’olio essenziale è giallo-verdognolo. La sua energia è dichiaratamente yang ed è una pianta solare.
Ha proprietà astringenti, stimolanti, tonico venoso, antiinfiammatorio, fluidificante, carminativo. Per queste sue caratteristiche è indicato come decongestionante e tonificante a livello della circolazione venosa e linfatica.
Lavora sui gonfiori delle gambe e sulla ritenzione idrica. Si dice infatti che il limone “asciuga l’eccesso di umidità e di umori”. La sua energia fuoco yang si esplica nel sedare l’eccesso di yin-acqua. E’ ottimo in bagni aromatici e massaggi drenanti. Il succo di limone è ricco di flavonoidi che agiscono sui vasi sanguigni e sulla circolazione con azioni tonificanti.
E’ indicato per chi soffre di vene varicose e in generale per forme di prolasso: aumenta l’energia di Milza per ripristinare il tono e la forma. A livello mentale l’o.e. di limone aiuta a rinfrescare i pensieri, a rinnovarli, ma al contempo aumenta la concentrazione e la memoria. Ha una forza espansiva e centripeta allo stesso tempo. Lo si evince anche osservandone il frutto: all’interno di una scorza spessa e dura protettiva si trova una polpa dalla forma a raggiera, come un sole, con un succo e un profumo inebriante ma leggero.
Uso: in 4 cucchiai di un olio vettore, (suggerisco l’olio di jojoba per la sua capacità di penetrazione in grado di veicolare nel profondo un o.e. così yang come quello del limone) 5 gocce di o.e. di limone, miscelare bene e iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede, risalendo verso il ginocchio.
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L’olio essenziale di Rosmarino di migliore qualità si ricava dalle foglie e dai fiori. Contiene pinene, canfene, borneolo, terpineolo, verbenone, canfora, cineolo, la cui differente predominanza ne varia i principi attivi e le indicazioni. Il profumo è intenso, vigoroso e fresco. L’olio essenziale può presentarsi incolore o giallo/verde chiaro. E’ una pianta di potente energia yang, lo si evince anche dalla forma secca, asciutta tendente verso l’alto.
Le proprietà del rosmarino sono innumerevoli: è tonico, mucolitico, diuretico, stimolante gastrico, stimolante della circolazione, cicatrizzante. E’ indicato per chi è soggetto ad ipotensione, astenia, stasi circolatoria, mestruazioni scarse. E’ uno stimolante del cuore (Yang, fuoco, cuore, intestino tenue), mobilizza la circolazione sanguigna, e con essa mette in circolazione tutte le energie. Rafforza la volontà, lo sostiene e riscalda.
E’ utilizzato come coadiuvante nei massaggi decontratturanti degli arti inferiori, allevia i crampi da freddo, riscalda mani e piedi. Ottimo per pediluvi e maniluvi. La sua potenza solare lo rende un olio essenziale indicato anche per quelle situazioni di esaurimento psico-fisico dovute a forte stress, combatte la debolezza mattutina dei soggetti ipotesi vicini allo svenimento. Possono essere versate una o due gocce sul fazzoletto da inalare nei momenti di crisi. Ottimo in bagni aromatici attraverso i quali si possono sfruttare le sue proprietà sia inalandone i vapori sia attraverso la cute.
Uso: in 4 cucchiai di un olio vettore, (suggerisco l’olio di jojoba per la sua capacità di penetrazione in grado di veicolare nel profondo un o.e. così yang come quello del rosmarino) 5 gocce di o.e. di rosmarino, miscelare bene e iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede per risalire verso il ginocchio.
Avvertenze: non utilizzare in gravidanza o durante il ciclo mestruale (mobilita il sangue).
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L’olio essenziale di Salvia viene estratto dalle foglie e dalle sommità fiorite. Contiene linalolo, sclareolo, acetato di linalile, pinene, mircene, germacrene, cariofillene. L’olio essenziale è incolore o giallo/verde. La sua energia è yin-yang.
Le proprietà della salvia sono molto note sin dall’antichità, la Scuola Salernitana l’aveva definita come salvia sanatrice. È antispasmodica, antinfiammatoria, decongestionante, tonica della circolazione venosa, tonica del sistema nervoso, antidepressiva, similestrogena, diuretica, antisudorifera.
Per le sue proprietà yang, (la salvia è governata anche da Giove) è indicata per sedare le tensioni muscolari e gli spasmi ma anche per tonificare la stasi venosa e donare leggerezza agli arti inferiori. Mobilita il sangue, attiva i processi cicatrizzanti.
Per le sue proprietà yin (la salvia è governata anche dalla Luna) lavora sulle funzionalità femminili, sui liquidi. Stasi linfatiche, dismenorrea, o addirittura amenorrea sono i campi in cui l’olio essenziale di salvia rilascia i suoi benefici. Poiché è considerato un fitormone, se ne consiglia un uso attento e limitato nella quantità e nel tempo.
La sua azione sottile a livello mentale si bilancia tra le sue proprietà toniche e rilassanti: calma le tensioni mentali e sostiene in casi di affaticamento. Seda l’ansia tonifica dalla depressione, insomma un buon riequilibrante bipolare, d’altra parte la sua energia è yin-yang!
Uso: in 4 cucchiai di un olio vettore, (suggerisco l’olio di sesamo per la sua neutralità) 5 gocce di o.e. di salvia, miscelare bene e iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede, risalendo verso il ginocchio.
Avvertenze: non utilizzare in gravidanza, o con patologie ormonali.
Coltivazione, potatura e uso della pianta di salvia
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Dopo aver misceltato bene l'olio vettore con l'olio essenziale, iniziare a massaggiarsi le gambe partendo dal collo del piede, risalendo verso la caviglia, polpacci e ginocchio.
Insistere bene nella zona dei malleoli, dove generalmente troviamo punti maggiormente dolenti perché zona di stasi linfatica. La pressione nell’interno ed esterno gamba (polpacci e cosce) deve essere calibrata con la propria sensibilità, per veicolare e drenare.
E’ meglio esercitare un massaggio circolare, che mobilizza i tessuti e i liquidi negli spazi interstiziali, nelle gambe dal basso verso l’alto, coadiuvando così anche la risalita venosa, nelle braccia dalla periferia (mani, polsi) verso avambraccio e braccio terminando negli scavi ascellari.
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Il nostro sistema circolatorio, in particolare quello sanguigno, è un complesso circuito “autostradale” strutturato in transiti centrali e periferici ad un solo senso di marcia.
Le arterie grandi e piccole accompagnano il sangue ossigenato pompato dal cuore nei più reconditi distretti del nostro organismo, l’ossigeno viene ceduto e il sangue si carica di anidride carbonica.
Deve risalire per essere ripulito: le vene rappresentano le vie di ascesa per giungere al piccolo sistema circolatorio dove il sangue passa dal ventricolo destro agli alveoli polmonari per essere depurato, ossigenato e riemesso in circolo.
Accanto al sistema circolatorio sanguigno viaggia anche un altro sistema circolatorio, quello linfatico. Si tratta di una struttura di drenaggio dei liquidi interstiziali dei tessuti, ricchi anche di proteine e lipidi, verso il sistema venoso. E’ un sistema complesso costituito da vasi e dotti e fondamentale per la protezione del nostro organismo. Per mantenere l’analogia con la rete stradale, è una sorta di reticolo che conduce a caselli di controllo, i linfonodi, che si allertano qualora si sia in presenza di elementi ostili alla sicurezza e salute del sistema.
A differenza del sistema arterioso che è spinto dalla pompa cardiaca, il sistema venoso e quello linfatico devono essere supportati nella loro risalita. Il sistema venoso oltre all’input iniziale è aiutato da particolari valvole dette "a coda di rondine" che si aprono verso l’alto per far risalire il sangue ma poi si chiudono per impedirne il reflusso verso il basso. Questo sistema di “chiuse” soprattutto negli arti inferiori porta il sangue impuro a destinazione.
Anche il sistema linfatico necessita di una forza meccanica per risalire e questa è data dalla contrazione muscolare: tensione e rilassamento consentono la motilità dei liquidi.
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