Olio essenziale di rosmarino: proprietà, uso e controindicazioni
L'olio essenziale di rosmarino è un rimedio stimolante utile per disturbi digestivi, affezioni respiratorie, dolori muscolari e articolari e utilizzato anche per migliorare memoria e concentrazione

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- Proprietà dell'olio essenziale di rosmarino
- Descrizione della pianta
- Uso e consigli pratici
- Rosmarino per i capelli
- Controindicazioni dell'olio essenziale di rosmarino
- Cenni storici
Proprietà e benefici dell'olio essenziale di rosmarino
L'olio essenziale di rosmarino si ottiene per distillazione in corrente di vapore delle foglie e delle sommità fiorite della pianta. L'essenza che si ricava ha un profumo intenso e balsamico e viene utilizzato in aromaterapia per le sue proprietà a benefici.
In particolare, l'olio essenziale di rosmarino ha azione:
- spasmolitica;
- espettorante;
- antiossidante;
- antinfiammatoria;
- colagoga e coleretica.
Grazie alle sue proprietà, l'olio essenziale di rosmarino trova impiego nei disturbi digestivi per migliorare la digestione, ridurre il gonfiore addominale e aumentare la motilità intestinale.
Se utilizzato negli oli da massaggio, è invece utile in caso di dolori reumatici, muscolari e articolari, mentre negli unguenti e per inalazione viene adoperato per alleviare raffreddore, tosse e altri sintomi inflenzali.
Per inalazione viene usato anche come stimolante sul sistema nervoso e utilizzata per aumentare l'energia, favorire la concentrazione e migliorare la memoria nello studio e nel lavoro intellettuale.
L'uso cosmetico dell'olio essenziale di rosmarino riguarda il trattamento di pelli grasse, miste o acneiche e i capelli grassi o deboli, grazie alle proprietà astringenti, antibatteriche e alla presunta azione rinforzante sui capelli.
Descrizione della pianta
L'olio essenziale di rosmarino è ricavato da Salvia rosmarinus o Rosmarinus officinalis , una pianta della famiglia delle Labiate.
Il rosmarino è un arbusto cespuglioso sempreverde, molto ramificato, che raggiunge l’altezza di due metri. Si tratta di una pianta aromatica spontanea nella zona mediterranea e coltivata in orti e giardini.
Le foglie del rosmarino sono piccole e coriacee, di colore verde scuro sulla pagina superiore e biancastre dal lato inferiore per via della presenza di numerosi peli di rivestimento e ghiandolari.
I suoi fiori sono azzurri e riuniti all’estremità dei rami, all'ascella delle foglie.
Del rosmarino si utilizzano le foglie e le sommità fiorite che contengono olio essenziale, acidi fenolici, flavonoidi e saponosidi, sostanze che costituiscono il fitocomplesso della pianta e a cui sono ascrivibili le sue proprietà.
Dalle foglie e dalle sommità fiorite del rosmarino si ottiene l'olio essenziale, un olio volatile e profumato estratto in corrente di vapore.
Uso e consigli pratici sull'olio essenziale di rosmarino
L'olio essenziale di rosmarino può essere diffuso nell'ambiente aggiungendo cinque gocce di essenza nel diffusore o nel bruciatore per migliorare la concentrazione, rinfrescare gli ambienti o per un'azione balsamica sulle vie aeree.
Per avere sollievo in caso di tosse e raffreddore è possibile anche versare una goccia di olio essenziale di rosmarino sul cuscino prima di coricarsi o sul fazzoletto, oppure usare l'essenza per suffumigi aggiungendone due gocce in acqua molto calda per poi respirare i vapori.
Negli unguenti e negli oli da massaggio viene invece usato da solo o in sinergia con altri oli per realizzare prodotti dall'azione espettorante oppure oli da utilizzare contro dolori muscolari e articolari o per riattivare la circolazione in caso di cellulite e ritenzione idrica. In questo caso, il dosaggio è di una goccia di olio essenziale ogni 10 grammi di olio o burro vegetale.
Per trattare la pelle grassa, mista o a tendenza acneica, si può invece disperdere una goccia di olio essenziale in un cucchiaio di gel d'aloe e utilizzare poi il gel come idratante viso e corpo applicandolo sulle aree da trattare. In caso di pelle delicata e reattiva, al posto dell'olio essenziale si utilizza l'idrolato di rosmarino, prodotto secondario della distillazione delle essenze.
Rosmarino per i capelli
Grazie alle proprietà stimolanti e purificanti del rosmarino, l'essenza della pianta è adoperata anche per trattamenti del cuoio capelluto in caso di cute grassa, forfora e caduta dei capelli.
In questo caso è possibile versare 5-10 gocce di olio essenziale in 100 milliltri di shampoo neutro da utilizzare per la normale detersione dei capelli.
Un altro uso dell'olio essenziale di rosmarino per i capelli riguarda le maschere: aggiungendo tre gocce di essenza a due-tre cucchiai di gel di aloe si può infatti preparare un impacco da applicare sul cuoio capelluto con un leggero massaggio stimolante. Dopo un periodo di posa di dieci-quindici minuti, si procede con il risciacquo dei capelli. Il trattamento può essere ripetuto una o due volte a settimana e serve a stimolare la circolazione e regolarizzare la produzione di sebo, dunque per rinforzare i capelli e migliorare l'aspetto di capelli grassi o con forfora.
Controindicazioni dell'olio essenziale di rosmarino
L’olio essenziale di rosmarino deve essere utilizzato diluito in piccole quantità e per brevi periodi per evitare fenomeni di tossicità acuta o cronica. Questo vale per l'uso interno ma anche per l'utilizzo topico e per l'inalazione attraverso diffusione ambientale o suffumigi. L'uso di olio essenziale è inoltre controindicato in gravidanza, nei soggetti epilettici e nei bambini sotti i 12 anni.
Cenni storici
Il nome del rosmarino deriva dalle parole latine rosa maris che significano rosa del mare, forse per via del fatto che cresce spontaneamente sulle coste.
L'uso della pianta è molto antico e già gli egizi ne conoscevano gli effetti battericidi e antisettici e la impiegavano nelle tombe.
Anche in Grecia, i rametti di rosmarino erano utilizzati bruciandoli nei templi al posto del prezioso incenso arabo.
Gli Antichi Romani erano soliti coltivare il rosmarino sulle tombe, come simbolo di immortalità. Ovidio nelle Metamorfosi racconta che la pianta fu il risulatato della trasformazione della principessa Leucotoe, ad opera del dio del sole, Apollo, che si innamorò di questa splendida fanciulla, figlia del re di Persia, e la sedusse. Il padre punì la debolezza della figlia con la morte e i raggi del sole sulla sua tomba trasformarono il corpo nella pianta aromatica.
In molti scritti, fra i quali alcuni di Dioscoride, si ritrova il rosmarino come rimedio per il fegato, il cervello ed il cuore. Nel Medioevo, un editto di Carlo Magno dell’812 obbligava i contadini a coltivare negli orti una pianta di rosmarino, il cui profumo si riteneva contenesse l’anima della terra; mentre nella tradizione popolare si utilizzava contro le peste e le malattie infettive.
In passato, infatti, era usanza comune quella di bruciare rami efoglie essiccate delle piante aromatiche come il rosmarino nelle stanze dei malati per ripulire l’aria e aiutare a curare le infezioni
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