Diarrea, i rimedi naturali omeopatici
A cura del Dott. Francesco Candeloro
La diarrea è un disturbo che interessa le funzioni intestinali, caratterizzato dall’evacuazione di un maggior volume di feci. Può dipendere da infiammazioni, infezioni e intossicazioni o essere correlata ad intolleranze alimentari. Scopriamo i rimedi omeopatici per curarla.
Cause e sintomi della diarrea
La diarrea è un disturbo delle funzioni intestinali caratterizzato dall’ evacuazione di un maggior volume di feci, a consistenza ridotta, più volte al giorno. La diarrea può essere:
- di tipo secretorio, per aumento patologico della secrezione di succhi digestivi, o secondaria a ridotto assorbimento di sostanze nell’ intestino;
- di tipo essudativo, per infiammazione delle pareti intestinali e successiva comparsa nelle feci di muco, pus e a volte sangue; osmotica, per la presenza di sostanze non riassorbibili dalle pareti intestinali, che richiamano acqua nelle feci;
- da alterazioni anatomiche successive a interventi chirurgici, con conseguente asportazione di ampi tratti di tubo digerente;
- secondaria a malattie croniche, che determinano una riduzione della superficie assorbente intestinale, come avviene nel morbo celiaco e nel morbo di Crohn;
- conseguente a disturbi della peristalsi come nell’ ipertiroidismo, nella sindrome da carcinoide e nella sindrome dell’intestino irritabile, tutti quadri in cui il tempo impiegato dal cibo per essere eliminato con le feci risulta assai ridotto.
Le diarree si distinguono anche in acute, per lo più secondarie a tossinfezioni alimentari, o a infezioni virali (rotavirus); tra queste forme di diarrea acuta, molto temuta, e caratteristica, è quella del viaggiatore.
Le forme croniche, invece, sono causate da infezioni batteriche o protozoarie persistenti, da malattie infiammatorie intestinali, come morbo di Crohn e colite ulcerosa, oppure sono secondarie ad alcune forme tumorali o ancora, e più semplicemente, a intolleranze alimentari o sindrome da malassorbimento (morbo celiaco).
La terapia tradizionale, se possibile, è diretta contro il microorganismo responsabile dei sintomi, oppure si limita a contrastare i disturbi conseguenti alle perdite di acqua e di sali minerali che ogni diarrea comporta; a questo proposito molta attenzione va prestata alla comparsa della diarrea nei neonati e nei lattanti, a causa della grave disidratazione che si può sviluppare in questi casi e che, altrettanto spesso, rende necessario il loro ricovero ospedaliero.
In alcune forme di diarrea, infine, si rendono necessarie diete particolari, come nel caso del morbo celiaco o di forme causate da allergie o intolleranze alimentari. Va ricordato che spesso la diarrea, soprattutto nelle forme acute, può comparire in un quadro di gastroenterite, in cui vi si associano disturbi gastrici e vomito, che rendono ancora più rapido lo stato di disidratazione.
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Rimedi omeopatici contro la diarrea
Abbiamo affrontato il problema dei disturbi intestinali in altre parti di questo spazio, in cui ci siamo soffermati a parlare di sindrome del colon o meglio, intestino irritabile e, più in generale di colite. Le affezioni trattate in quella parte sono quasi sempre ad andamento cronico, per cui rimandiamo in quella sede per il trattamento omeopatico di queste forme di diarrea.
Qui ci soffermeremo invece sul trattamento delle forme acute in cui, come ormai dovremmo aver appreso da quanto fin qui più volte detto, per una buona terapia omeopatica, ancor prima dell’agente microbico responsabile dei disturbi, sarà importante soffermarsi sulle cause scatenanti, intese come situazioni ambientali o personali che, ancor prima del contatto con l’agente infettivo, possono predisporre alla comparsa di disturbi da questo provocato.
Discorso a parte ovviamente merita la diarrea conseguente a tossinfezione alimentare dove semmai sarà importante, per la scelta del rimedio, osservare tutte le possibili manifestazioni dell’organismo che, lo ricordiamo, è spesso impegnato, proprio in queste forme, a eliminare, quanto più prontamente possibile, l’agente scatenante, per cui arrestare i sintomi, come spesso si fa con l’uso dei farmaci antidiarroici, può finire per ritardare la guarigione.
Pertanto nelle forme acute sarà importante osservare se i sintomi sono iniziati a seguito di uno stato emotivo che precede una gara, un esame o un impegno importante (Argentum nitricum), a seguito di un accesso di collera (Colocynthis) oppure invece a di una rabbia trattenuta o di uno stato di mortificazione (Staphysagrya) o ancora per spaventi importanti (Aconitum, Gelsemium o Ignatia).
Nei bambini molto piccoli, come abbiamo già detto, episodi di diarrea - spesso associati a stati di irrequietezza ed elevazione della temperatura corporea - possono essere successivi all’inizio della dentizione: un rimedio particolarmente efficace in questi casi sarà Chamomilla.
Infine nelle forme acute secondarie a tossinfezione, importante è ovviamente il tipo di cibo che ha provocato la diarrea (cibi grassi: Pulsatilla o Antimonium crudum; cibi contaminati: Arsenicum) così come la particolare reazione del paziente (agitato e prostrato al contempo: Arsenicum; diarrea senza dolore che insorge dopo ogni pasto: China regia; diarrea che migliora il quadro generale: Phosphoric acidum).
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