Diarrea curata con la fitoterapia
La diarrea è definita come emissione di feci semiformate, acquose, più volte al giorno (oltre 3 evacuazioni). I sintomi che accompagnano questo disturbo possono essere evacuazioni frequentidolori espasmi al basso ventre, gonfiorenausea e febbre. Nei casi più comuni, questo disturbo può essere la conseguenza di infezioni gastrointestinali, intossicazioni alimentari; altre volte invece è uno dei sintomi di patologie più gravi, come ilmorbo di Crohn, il diabete, l’epatite. Vediamo i vari rimedi fitoterapici per curarla.
> 1. Erbe e piante officinali contro la diarrea
> 3. Fermenti lattici per curare la diarrea
Tra le cause più comuni della diarrea ci sono le infezioni provocate dabatteri nocivi, ingeriti attraverso alimenti o acqua contaminati; infezioni virali(herpes simplex e l’epatite)parassitidel sistema gastroenterico.
La diarrea può essere anche la reazione del nostro organismo a farmaci, antibiotici, ipotensivi, chemioterapici, antiacidi contenenti magnesio che esercita un'azione lassativa.
Oltre la dieta, i rimedi naturali usati in fitoterapia per il trattamento della diarrea consistono in erbe e piante officinali ad azione astringente per le feci e antinfiammatoria per la mucosa intestinale e integratori alimentari a base di fermenti lattici vivi per ripristinare l’equilibrio della flora batterica e regolarizzare la funzionalità dell'intestino.
Erbe e piante officinali in caso di diarrea
- Mirtillo: (Vaccinium Myrtillus) la prima prescrizione terapeutica documenta si deve a Dioscoride, il quale la segnalava nel trattamento delle forme dissenteriche. Le foglie e i frutti secchi del mirtillo esercitano infatti un'azione antidiarroica per l'alto contenuto di tannini, principi attivi con proprietà astringenti. Le antocianine del mirtillo hanno anche un effetto antisettico, utile nel trattamento delle coliche dolorose addominali. Recentemente si è scoperto che questi principi attivi inibiscono l'adesione dei colibacilli alla parete dell'intestino e della vescica, fornendo così una spiegazione al loro uso nelle infezioni urinarie e intestinali, provocate dall'alterazione della flora batterica.
- Potentilla: (Potentilla Tormentilla) è da sempre conosciuta per la sua attività astringente, antinfiammatoria, cicatrizzante, batteriostatiche e antivirali, per questo è utilizzata contro tutte le forme di diarrea e per le infiammazioni alle mucose, soprattutto intestinale. Il nome tormentilla deriva infatti dal latino tormina che significa "dolori viscerali" in riferimentio alle proprietà terapeutiche della pianta Queste proprietà sono dovute all'alta concentrazione di tannini nel fitocomplesso del rizoma, che la rendono un rimedio efficacissimo in caso di enteriti croniche, gastroenteriti fermentative.
- Cannella: (Cinnamomum zeylanicum) la corteccia contiene olii essenziali ad azione antibatterica, conferita dalla presenza di eugenolo, safrolo e acetato di eugenile, efficaci in caso di enterocolite fermentativa e diarrea provocata da infezioni intestinali e parassiti. Per questa proprietà anticamente era utilizzata per conservare le carni, perché ne bloccava il processo di putrefazione; mentre gli Egizi la adoperavano durante il processo di mummificazione.
- Psillio: è generalmente indicato per le stipsi croniche, perché le mucillagini contenute nei semi lo rendono un efficacissimo ma innocuo lassativo naturale, di tipo meccanico. Al contatto con l'acqua queste sostanze si rigonfiano e aumentano di volume, favorendo così l'espulsione delle feci. Per questa ragione lo psillio è utile anche in presenza di diarrea: in questo caso le mucillagini assorbono l'eccesso di liquidi, e aumentano la consistenza del bolo fecale (detto anche chimo). Inoltre le mucillagini sono polisaccaridi di composizione chimica complessa, appartenenti alla categorie delle fibre idrosolubili e perciò sono dotate di effetto antinfiammatorio, emolliente e protettivo per le mucose che rivestono le pareti intestinali.
Quali sono le piante officinali per la salute dell'intestino?
Gemmoderivati
Dai giovani getti della varietà Vaccinum vitis idaea (mirtillo rosso) si ricava il gemmoderivato antinfiammatorio per eccellenza dell’intestino. La sua azione regolatrice, corregge gli squilibri della mobilità enterocolica perciò viene impiegato sia in caso di stitichezza, sia in presenza di diarrea; e per ripristinare l’attività enzimatica intestinale.
Per questa ragione si utilizza anche nel trattamento della sindrome dell'intestino irritabile, perché elimina la flatulenza, dovuta alla fermentazione delle feci, sfiamma le pareti e normalizza il funzionamento dell'intestino, soprattutto del colon.
Fermenti lattici in caso di diarrea
Si utilizzano i fermenti lattici per la diarrea qualunque sia la sua causa, per equilibrare ed arricchire i batteri (i probiotici), che compongono la nostra flora.
Possiamo definire la flora batterica un “ecosistema”, formato da circa 400-500 specie diverse di microrganismi, capaci di agire come una barriera difensiva, e di favorire l'assorbimento delle sostanze nutritive derivate dagli alimenti, ripristinando la funzionalità intestinale.
Infezioni, stress, intossicazioni e allergie alimentari, terapie farmacologiche o antibiotiche possono provocare la diarrea, proprio perché infiammano l'intestino e alterano l'equilibrio della flora, che può essere reintegrata con l'assunzione di fermenti lattici vivi.
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