Alexander Lowen, il padre della terapia bioenergetica
Lo psicanalista americano Alexander Lowen, allievo di Wilhelm Reich, è il padre della terapia bioenergetica (conosciuta anche come analisi bioenergetica), metodo psicoterapeutico incentrato sull'integrazione di mente e corpo.
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Chi era Alexander Lowen
Aiutare i pazienti a sentire veramente, acquisendo piena consapevolezza di sé e del proprio corpo fu sempre l'obiettivo primario dell'opera di Alexander Lowen.
Psicoanalista e psichiatra statunitense, allievo di Wilhelm Reich, Alexander Lowen nacque nel 1920 a New York, dove fondò l’Istituto di Analisi Bioenergetica (International Institute for Bioenergetic Analysis, IIBA) nel 1956.
Due anni più tardi uscì il suo primo libro, The Language of the Body (pubblicato in Italia nel 1978 con il titolo Il linguaggio del corpo, dove individua nella comunicazione non verbale un prezioso strumento di lettura e interpretazione del disagio psicologico del paziente. Seguiranno altri tredici saggi, tutti disponibili anche in italiano.
Continuò a esercitare come psicoterapeuta a New York e a New Canaan nel Connecticut, fino a poco prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2008 alla soglia dei 98 anni.
La nascita della bioenergetica
Chi ha inventato la terapia bioenergetica dunque è proprio Alexander Lowen, che sintetizza così il suo approccio in un’intervista rilasciata nel 2002:
"È errata l’idea che la mente controlli tutto, anche i sentimenti e le emozioni. Con la mente, gli uomini pensano ‘posso fare questo e quello’, ma non ne hanno un vero feeling, non lo sentono. La gente non è sana. E anche quando fa qualcosa per sé, per esempio attività fisica, non lo fa per stare bene, ma solo o prevalentemente per essere più forti e belli. Per l’immagine. Insomma, non sente. Il sentire non ha a che fare con l’intelligenza, né con la forza".
In sintesi, la terapia bioenergetica di Alexander Lowen è una forma di terapia psicologica che si concentra sull'interazione tra corpo e mente e sul modo in cui le emozioni e i traumi passati possono influenzare la salute fisica e mentale di una persona. Tale approccio coniuga nozioni di psicologia, fisiologia, filosofia e spiritualità.
Il concetto di integrazione tra corpo e mente fa sì che i blocchi energetici nel corpo possano causare problemi di tipo psicologico. Attraverso esercizi fisici e di respirazione, dunque, si possono sciogliere questi blocchi, liberando le emozioni che erano intrappolate nel corpo e favorendo una maggiore consapevolezza di sé e una maggiore capacità di affrontare i problemi della vita.
Lowen riconosce l'importanza del contatto fisico e dell'espressione emotiva in terapia, incoraggiando i pazienti a esprimere liberamente le proprie emozioni attraverso il movimento e la voce.
Una psicoterapia verbale e corporea
Dopo aver spiegato chi ha inventato la terapia bioenergetica, vediamo meglio come nasce la terapia bioenergetica e come si svolge.
Fu lo stesso Lowen a inventare il movimento energetico di base della terapia bioenergetica, il cosiddetto grounding. La parola significa letteralmente “radicamento” e prevede di assumere questa posizione: in piedi, ginocchia piegate, gambe divaricate secondo la larghezza delle spalle, piedi leggermente convergenti e bacino in asse con la colonna, in modo da facilitarne l'allungamento. Il respiro è lungo e il contatto con la terra permette una continua carica e scarica di energia che attraversa il corpo.
Questa è la posizione di base, dopodiché si procede con diversi esercizi che riguardano la voce, il respiro, gli occhi. Descrivere cosa sono gli esercizi di bioenergetica in realtà ha un’importanza relativa, perché di base sono semplici movimenti che però acquisiscono un significato laddove vengono inseriti in un preciso setting e accompagnati da un lavoro sulla propria consapevolezza.
“Non si può cambiare con la mente, si cambia con il corpo. Va cambiata l’energia del corpo. Da dove il corpo ricava energia? Dal respiro e dal cibo. Ecco l’importanza di respirare correttamente e nutrirsi correttamente. Senza respiro non c’è energia, senza energia il corpo si contrae, non è pienamente vivo, ed ecco perché poi si ha bisogno di compensare con diversi meccanismi, o si cerca di essere più forti, più veloci, più belli… Ma l’unico modo in cui gli uomini possono imparare è attraverso il sentire, attraverso l’esperienza personale, fisica, concreta. Leggere un libro non basta, non serve a cambiare”, spiega Lowen.
Nel momento in cui la persona inizia a percepire vibrazioni lungo il proprio corpo, significa che il flusso dell’energia si sta ristabilendo.
Fu sempre Lowen a mettere a punto il cavalletto bioenergetico, usato nelle sedute per facilitare la distensione dei muscoli dorsali contratti e favorire la respirazione.
Questo tipo di terapia può essere utilizzato per trattare una vasta gamma di problemi psicologici, come l'ansia, la depressione, il disturbo post-traumatico da stress e molti altri.
I libri
Il linguaggio del corpo di Alexander Lowen rimane forse il suo libro più famoso, ma la bibliografia è molto ricca.
- Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano 1978-1997
- Amore e orgasmo, Feltrinelli, Milano 1968-97
- Il tradimento del corpo, Edizioni Mediterranee, Roma 1982
- Il piacere. Un approccio creativo alla vita, Astrolabio, Roma 1978
- La depressione e il corpo. La base biologica della fede e della realtà, Astrolabio, Roma 1980
- Bioenergetica, Feltrinelli, Milano 1983-1994
- Paura di vivere, Astrolabio, Roma 1982
- Il narcisismo. L’identità rinnegata, Feltrinelli, Milano 1985-97
- Amore sesso e cuore, Astrolabio, Roma 1989
- La spiritualità del corpo. L’armonia del corpo e della mente con la bioenergetica, Astrolabio, Roma 1991
- Arrendersi al corpo. Il processo dell’analisi bioenergetica, Astrolabio, Roma 1994
- Bioenergetica, Manuale di esercizi pratici, Astrolabio, Roma 1979
- Stress e malattia, Istituto di Psicologia Somatica, Milano-Roma 2001
- Volontà di vivere e voglia di morire, Milano 2004