Yunmen Wenyan
Quando parliamo di buddhismo zen nato dall’influenza che la filosofia taoista ha avuto sugli insegnamenti del Buddha, non possiamo non citare il maestro Yunmen Wenyan. Autore de La raccolta della roccia blu, i suoi koan esprimono l'illuminazione di questo meestro.
Credit foto
©Wikipedia
Come tutte le religioni più importanti al mondo, anche il buddhismo si compone di numerose scuole differenti. Il buddhismo tibetano, influenzato dallo sciamanesimo e dal tantrismo, è assai diverso da quello praticato in Cina, da quello mongolo, o quello dell’India e del Sudest asiatico, o dallo zen giapponese.
Differenti intrepretazioni dei testi, differenti tradizioni, o una maggiore o miniore importanza dato a questo o quell’aspetto del buddhismo, dimostrano una grande vitalità all’origine di questa religioni. Non stupirà scoprire infatti che ancora oggi nascono nuove scuole di buddhismo.
Da studente ad abbate
Quando parliamo di buddhismo zen nato dall’influenza che la filosofia taoista ha avuto sugli insegnamenti del Buddha, non possiamo non citare il maestro Yunmen Wenyan.
Il termine giapponese zen deriva dal cinese Chan, scuole di buddhismo fortemente incentrata sulla pratica della meditazione. Yunmen Wenyan fu il fondatore della scuola Yunmen, una delle cinque scuole Chan più importanti, chiamate le “cinque case di Chan”.
Yunmen Wenyan cominciò a studiare e a praticare la meditazione buddhista fin da giovanissimo, visse tra l'800 e il 900 dC, divenendo prima monaco e poi abbate di un monastero. Fu considerato fin da subito una vera e propria autorità, in grado di colpire tutti con le sue frasi lapidarie, sempre piene di profondi significati al di là dei significati di superficie.
Viaggiò per monasteri, consolidando sempre di più l’alta reputazione che si era guadagnato, ma allo stesso tempo, declinando ruoli onorevoli offertigli da varie autorità religiose e politiche. Esiste tutt’oggi un lignaggio di monaci discendenti dalla scuola di Yunmen Wenyan, ma la più grande influenza che ha lasciato a chi non ha deciso di ritirarsi a vita monastica in Cina sono i suoi koan, ritenuti tra i più aggraziati, paradossali e potenti.
La raccolta della roccia blu
L’influenza dei suoi koan ha prodotto il Biyan Lu, (100 versi dai casi antichi), pubblicato in italiano col nome di La raccolta della roccia blu, ritenuto ancora oggi uno dei capolavori inarrivati del buddhismo zen e raccomandato per chi si prepara al ritiro meditativo.
I koan del maestro Yunmen
Se vogliamo saperne di più sul Maestro Yunmen, dobbiamo attingere ai suoi koen che trasmettono la coscienza illuminata con cui era venuto in contatto e che aveva realizzato in se stesso. Spesso citava ai suoi allievi
di un “inafferrabile ulteriore” capace di contenere tutto quello che cercavano, modo al contempo intuitivo e poetico per fare riferimento ad un senso nuovo, diverso dai cinque di cui siamo dotati, per percepire tutte
le risposte che esistono attorno a noi.
Cercava sempre di evitare eccessivo ricorso alla mente e al dialogo. Faceva infatti riferimento al fatto che Buddha avesse insegnato per quasi cinquanta anni, senza che la lingua si muovesse nella sua bocca. Fondava la sua coscienza sull’esperienza diretta, difatti quando gli veniva chiesto quale fosse la Via, amava rispondere con un secco “Vai!”, come a dire
“Percorrila e lo saprai”.