Apis, tutto sul rimedio omeopatico
Apis è un rimedio omeopatico ricavato dal veleno delle api utile per curare la febbre, il mal di testa e le infiammazioni. Scopriamolo meglio.
Apis è l’ape, un insetto della famiglia delle Apidi, dell’ordine degli Imenotteri. Con il termine ape si indica comunemente l’ape domestica (Apis mellifica), di cui si allevano varie razze, tra le quali quella italiana.
Il veleno dell’ape provoca un’intensa reazione infiammatoria sui tessuti, formato com’è da una complessa miscela di sostanze che provocano effetti tossici e allergizzanti. La reazione infiammatoria può essere localizzata, oppure generalizzata o sistemica.
Mentre la prima è limitata alla regione cutanea colpita, la seconda coinvolge tutto l’organismo e se interessa soggetti allergici può determinare una reazione violenta, in medicina nota con il termine di “shock anafilattico”, che può essere letale.
Il rimedio omeopatico ad azione locale Apis si ottiene dalla tintura dell’ape intera e dalla diluizione del veleno in alcool.
Quando si usa l’Apis
I sintomi che richiedono Apis sono quelli della puntura dell’ape, con inizio immediato, brusco e violento: il primo segno è un dolore bruciante e pungente come aghi roventi, segue il prurito e poi un aumento della sensazione dolorosa che porta il soggetto a gridare per la sua intensità. I sintomi di Apis sono sempre aggravati dal caldo e sono, viceversa, migliorati dal freddo e da applicazioni fredde.
Sono altresì aggravati dalla pressione e dal contatto dei vestiti. In Apis vi è assenza di sete, anche in caso di febbre e diminuzione delle urine, che diventano scarse. Infatti il segnale che indica che il rimedio sta agendo è proprio un aumento graduale delle urine.
È un rimedio prezioso nei casi di infiammazioni acute, come l’orticaria, l’eritema solare, il reumatismo, le infiammazioni dell’apparato genitale, accompagnato da dolori pungenti.
Apis si usa generalmente nei seguenti casi:
- stati infiammatori della gola, accompagnati da febbre alta, faringe arrossata, palato gonfio, gola gonfia, ugola allungata e rossa e con difficoltà a deglutire
- infiammazione agli occhi accompagnata da edema; è indicato anche per prevenire le recidive degli orzaioli, nei casi di palpebre inferiori gonfie (borse agli occhi) ed in tutti i casi in cui c’è infiammazione, congestione
- dolore e bruciore allo stomaco, vomito e diarrea
- infiammazione acuta all’ovaio e alla tuba o ai testicoli
- infiammazione dell’apparato urinario, cistite
- infiammazioni con edema delle membrane sierose e sinoviali, accompagnate da reumatismi e gonfiore
- febbre acuta e soggetto agitato, ansioso
Dosi e somministrazione
Apis, in quanto rimedio acuto, viene utilizzato alle basse diluizioni. Per i problemi alla pelle, diluizione D10, 5 granuli o 10 gocce, 3 – 4 volte al dì. Nel caso di problemi alla gola, diluizione D8, 5 granuli o 10 gocce, 6 volte al dì.
Per gli occhi, l’apparto digerente, l’ovaio o i testicoli, per l’apparato urinario, le membrane sierose e per il mal di testa, diluizione 5 CH, 3 granuli o 5 gocce, ogni 3 ore. Nel caso di disturbi alle membrane sinoviali diluizione D6, 5 granuli o 10 gocce, 4 volte al dì. Nel caso di febbre, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce, secondo necessità anche ogni ora.
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A chi è consigliato Apis
Apis è un soggetto molto stanco ed ha la sensazione di contusione in tutto il corpo, come se avesse lavorato duramente. È irritabile, irrequieto, ansioso, soffre di nervosismo, è maldestro e ha tremori e scarsa coordinazione motoria, è ipersensibile.
Inoltre è diffidente e geloso, ha una certa predisposizione al pianto. Per questo il rimedio è particolarmente adatto ai bambini piagnucoloni. Il tipo Apis ha temperamento nervoso.