Granite esotiche
Un articolo per scoprire quattro granite esotiche tra le numerose, quasi infinite possibilità di giocare con ghiaccio tritato, frutta, spezie ed altri ingredienti.
Partendo dalla Sicilia, la granita ha fatto il giro del mondo e adesso ritorna in Italia portando con se’ alcune versioni davvero esotiche.
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La granita è un dessert orginario e tipico della Sicilia, da dove, grazie alla piacevole freschezza e ai gusti deliziosi, ha conquistato tutto il mondo.
Essendo tipicamente siciliana, per la granita si è da sempre utilizzato ingredienti tipici dell’isola mediterranea: mandorla, limone, pesca, gelso nero, mandarino, menta, e in seguito anche caffè e cioccolato.
Visto il successo della granita, la freschezza, la consistenza piacevole simile alla neve, e la sua adattabilità ai vari gusti regionali, possiamo trovarla in ogni angolo del globo anche se con sapori meno consueti. Esotici, verrebbe da dire.
Diamo un’occhiata a 4 granite provate viaggiando a diverse latitudini: l’intrigante combinazione di mango e zenzero, il gusto tropicale di cocco e ananas, l’orientaleggiante chai e cannella, e infine una cineseria assai gustosa come granite a rambutan e melograno.
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Statistiche alla mano, il mango è uno dei sapori di frutta più universalmente apprezzati e consumati assieme alla fragola.
Succhi di frutta, sciroppi, gelati e via discorrendo. Oltre alla sua perfetta dolcezza il mango si presta a svariate combinazioni; una di queste è quella con lo zenzero.
Assieme al ghiaccio metteremo la polpa matura di un bel mango di grandi dimensioni, tagliata a cubetti piccoli. Come trattare lo zenzero? L’ideare è mettere una radice pelata in acqua bollente per 3 o 4 minuti, togliere dal fuoco e aspettare che raffreddi.
Questo liquido può essere usato per la composizione del ghiaccio stesso, oppure frullato assieme alla polpa del mango se vogliamo un incrocio tra granite e smoothie (uno slushie).
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Cocco e ananas, un seme ed un frutto considerati tra i più classici frutti esotici e tra i più semplici da trovare in tutti i mercati e i supermercati dello stivale.
Del cocco si utilizza l’acqua o il latte (in genere si trova in prodotti confezionati), mentre l’ananas è facile da sbucciare, e tagliare in piccolo pezzi fogliendo le escrescenze scure superficiali e il cilindrico cuore troppo ricco di fibra.
De gustibus non est disputandum, i gusti non si discutono, quindi starà a voi trovare la giusta miscela tra quanto cocco e quanto ananas mettere nel ghiaccio tritato.
Il sapore del latte di cocco è molto più intenso di quello della sua acqua, sembra esserne una versione concentrate, quindi ne andrà usato meno. Una volta pronta e ben mescolata a lungo, chiudete gli occhi e gustate questa granite: vi sembrerà di essere ai Caraibi.
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La granita al caffè è una di quelle che va per la maggiore, in quanto riesce ad unire due delle passioni degli italiani: quella per i dessert freddi o semifreddi, e quella per il caffè. Semplicemente deliziosa.
Qualcuno ha anche azzardato la granita al cappuccino o cose del genere, e al di là dei risultati, le sperimentazioni in cucina sono sempre da vedere di buon occhio.
Nell’Asia meridionale c’è’ una bevanda chiamata chai, consumata quotidianamente da più di un miliardo e mezzo di persone, che hanno deciso di usarla per sostituire il nostro caffè.
Si tratta di una sorta di the speziato che ha per base il latte invece dell’acqua. Ne esistono diverse varianti, a seconda della regione e della stagione.
A noi basterà preparare un the nero nel latte e aggiungere una lieve spolverata di cannella. Una volta pronto il chai, usatelo al posto del caffè nel ghiaccio tritato della granita. Namaste.
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Sui banchi degli interminabili mercati cinesi non poteva mancare una qualche versione cinese della granita siciliana.
Le combinazioni sono così numerose e stupefacenti che si possono spendere giorni a provare nuove granite. Una ci ha colpito particolarmente per il gusto, un misto di due diversi tipi di frutta.
Il primo frutto è il rambutan, un cugino del litchi, ricoperto da lunghe fibre simili a riccioli rossi, che non di rado riusciamo a trovare anche in Italia, specie di inverno ma non solo.
Si sbucciano, si snocciolano e se ne taglia la polpa in piccoli pezzi. L’altro frutto cresce anche da noi pur essendo tipico anche in Cina: si tratta del melograno, dal quale si estrae il succo filtrando via i semi.
Dopo una bella mescolata ai due Ingredienti, si tratta solo di miscelare col ghiaccio tritato. Il dolce rambutan ricorda la rosa mentre il melograno ha forte intensità.