Rambutan: proprietà, benefici, come si mangia
Il rambutan, il frutto del Nephelium iappaceum, è ricco di vitamina C e B ed è utile per la salute e la cura del sistema nervoso, della pelle e dei muscoli. Scopriamolo meglio.
> Calorie, valori nutrizionali e proprietà del rambutan
Descrizione della pianta
Esiste un frutto i cui nomi coi quali ci si riferisce ad esso nei vari paesi dell'area d'origine hanno a che fare coi peli ed i capelli: è il rambutan, che significa “capelli”, “massa di capelli”, “frutto dai capelli” o “capelli ingarbugliati”.
Il nome della pianta e dei frutti ha a che fare col suo aspetto: la buccia è ricoperta di protuberanze, in realtà spine modificate, dall'aspetto di peluria ricurva e rossiccia.
È originario dell'Indonesia e del Sud Est asiatico, dove è maggiormente consumato, ed è imparentato col litchi, col mamoncillo e col longan. La curiosa buccia racchiude una polpa cerulea e traslucida raccolta attorno ad un seme. Si può consumare sia fresco che cucinato e caramellato, ed ha un sapore dolciastro, che ricorda la rosa.
Rambutan, alleato di
Muscoli, pelle, sistema nervoso
Calorie, valori nutrizionali e proprietà del rambutan
Il Rambutan contiene 82 kcal ogni 100 g.
Inoltre, 100 g di prodotto contengono:
- Grassi 0.2 g
- Colesterolo 0 g
- Sodio 11 mg
- Potassio 42 mg
- Carboidrati 21 g
- Fibre 0.9 g
- Zuccheri 15 g
- Proteine 0.7 g
Pochi sanno che i semi del rambutan sono edibili e che contengono soprattutto acido oleico, acido arachidico, e varie sostanze per le quali vengono usati nelle medicine popolari come analgesici.
Contiene buone quantità di tutte le vitamine del gruppo B, specie la niancina (importante per la salute del sistema nervoso), e di acido ascorbico e citrico.
Riguardo ai minerali contenuti nel frutto, spicca il manganese (13%) seguito dal fosforo e dal ferro. È un buon antiossidante per via dell'acido citrico e della presenza di vitamina C, inoltre ha proprietà toniche ed energizzanti per via del contenuto di glucosio e del basso contenuto di calorie.
Il rambutan, come lo zaffernao, tra gli alimenti ricchi di manganese
Controindicazioni
Nessuna particolare controindicazione. L'unico appunto dettato dal buon senso riguarda il consumo dei semi: pur non essendo ritenuti tossici è sempre bene moderarsi tenere presente l'alto contenuto di terpeni, di tannini, saponine ed altre sostanze potenzialmente tossiche in caso di largo consumo, e che i loro impiego è contemplato solo in alcune forme di medicina tradizionale.
Curiosità sul rambutan
Oltre che ai più famosi litchi (dalla buccia rossastra e sottile simile ad un guscio) e longan (simile al litchi ma più morbido, giallastro, più aromatico ma meno dolce), il rambutan ha anche altri “cugini” più sconosciuti e meno disponibili sul mercato dei frutti esotici: il mamoncillo (Melicoccus bijugatus), buccia verde e polpa arancione, talvolta piacevolmente aspro; il pulasan (Nephelium mutabile), scuro, discretamente più grande e con una “peluria” più ridotta; il korlan (Nephelium hypoleucum), apparentemente un incrocio tra litchi e longan; e il più raro rambutan pelato (Nephelium xerospermoides), più piccolo e oblungo.
Come si mangia
Si consuma esattamente come un litchi: si apre la buccia e si consuma la polpa biancastra (l'arillo) stando attenti al seme nascosto al suo interno. Al momento dell'acquisto è importante vagliarne la freschezza e scegliere sempre e solo frutti dai colori brillanti e senza macchie o aloni marroni o nerastri. Le ricette a base di rambutan sono perlopiù confetture o dolci a base di riso e frutta tipici dell'Asia.
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