Dieta a zona: come funziona, benefici, controindicazioni

La dieta a zona è un regime alimentare che mira al raggiungimento di uno stato fisico e mentale ottimale equilibrando l'apporto di proteine, carboidrati e grassi. Scopriamola meglio. 

>  1. Che cos'è la dieta a zona

>  2. Gli alimenti principali

>  3. Benefici e controindicazioni della dieta a zona

>  4. Dieta a zona: ideale se

>  5. Dieta a zona: controindicata se

>  6. Famosi e fedeli della dieta a zona

Dieta zona

 

Che cos'è la dieta a zona

A inventare la dieta a zona è stato il biochimico americano Barry Sears. Il principio base è questo: equilibrando i carboidrati, le proteine e i grassi si può raggiungere uno stato fisico e mentale ottimale identificato come “zona”, condizione in cui l‘organismo lavora al suo massimo livello di efficienza.

Barry Sears ha strutturato la dieta a partire dalla volontà di controllare attraverso la dieta i cosiddetti eicosanoidi, gruppo di ormoni prodotti in piccole quantità da ogni cellula del nostro corpo.

Gli eicosanoidi possono sia favorire la vasodilatazione e stimolare la risposta immunitaria, sia scatenare le reazioni diametralmente opposte, producendo quindi effetti molto nocivi. La dieta a zona si propone di raggiungere il perfetto equilibrio tra eicosanoidi antagonisti.

Per raggiungere lo scopo, si riduce il rischio di sbalzi glicemici, specie quelli dati dai carboidrati. Si arricchisce invece la quantità di proteine, che stimolano il glucagone, antagonista dell’insulina che serve a mobilitare le riserve di energia immagazzinate. Il controllo dei due ormoni, insulina e glucagone, avviene attraverso un controllo costante del dosaggio:

  • 40% delle calorie devono derivare dai carboidrati,
  • 30% dai grassi,
  • 30% dalle proteine.

 

Gli alimenti principali

Gli alimenti a basso indice glicemico hanno via libera nella dieta a zona: pesce, carne, uova, latticini, ortaggi, mele, albicocche, agrumi, puro cioccolato amaro. Vanno limitati al massimo gli alimenti con indice glicemico alto: farine bianche, pasta, pane, biscotti, torte, riso, mais, patate.

Le fonti proteiche sono carni e latticini magri, pesce, uova e legumi (compresi soia e tofu). Tra i grassi sono da privilegiare quelli monoinsaturi e polinsaturi (pesce, olio d'oliva, noci), evitando i saturi (carni rosse, burro).

 

Scopri di più sulla dieta a zona italiana

 

Benefici e controindicazioni della dieta a zona

Positiva è l’idea cardine della dieta a zona, cioè quella di tenere sotto controllo il peso. Si corre il rischio di tagliare drasticamente i carboidrati, quando invece il taglio netto va fatto su zuccheri semplici, quelli contenuti nei dolci e nelle bibite gasate.

Si tratta poi di un regime iperproteico che a lungo andare potrebbe interessare negativamente fegato e reni.

 

Dieta a zona: ideale se

 

Dieta a zona: controindicata se

  • V’innervosite appena sentite parlare di porzioni, percentuali, bilance, dosi. Sears ha strutturato un regime alimentare rigidamente basato sulla possibilità di calcolare una ripartizione esatta dei macronutrienti come blocchetti cui viene associato un preciso valore.
  • Soffrite di disturbi renali.

 

Fedeli e famosi della dieta a zone

Renée Zellweger l’aveva intrapresa per perdere i chili messi su dopo le riprese del film Il diario di Bridget Jones. Una volta vinta la vittoria con il sovrappeso, si è affezionata al regime alimentare e non l’ha più abbandonato. Fino al momento in cui qualcuno non ha tirato fuori l’ipotesi di un sequel…

 

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