Zaffiro: proprietà e benefici
Lo zaffiro in cristalloterapia: pietra dalle proprietà calmanti per chi soffre di depressione e ansia, allevia dolori e febbre.
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Una delle gemme più ambite, usate in gioielleria per la realizzazione di oggetti prestigiosi, ma anche in cristalloterapia per le sue proprietà è lo zaffiro.
- Zaffiro: colore e composizione della pietra
- Zaffiro, origine e significato
- Proprietà dello zaffiro
- A cosa serve lo zaffiro
- Come usare lo zaffiro
- Zaffiro: effetti sul corpo
- Zaffiro: effetti sulla psiche
Zaffiro: colore e composizione della pietra
Lo zaffiro, come il rubino, è un corindone, ovvero un ossido di alluminio dalla struttura cristallina trigonale. I due cristalli differiscono tra loro solo per colore: il rubino è rosso, lo zaffiro può essere di vari colori: blu è il più diffuso ma in natura si trovano gemme di zaffiro nere, gialle, verde, rosa, bianche, queste ultime molto simili ai diamanti, pur non condividendone la stessa lucentezza.
La gemma di zaffiro contiene inclusioni che riflettono la luce dando un effetto chiamato “seta”, una particolare lucentezza delicata. La luce che penetra nello zaffiro blu può dar vita anche alla doppia rifrazione o birifrangenza: infatti si può scindere in due raggi di luminosità che vanno a influire sul colore della pietra, con sfumature diverse.
Appartiene alla classe minerale degli ossidi, famiglia del corindone.
Formula chimica: Al2O3 + Fe, Ti
Lo zaffiro si forma per metamorfismo regionale o di contatto su rocce basaltiche alcaline.
Lo zaffiro asteria (o stellato) chiamato anche la pietra del destino, a causa della presenza di aghi di rutilo al suo interno presenta il tipico fenomeno dell’asterismo, messo in evidenza da un taglio a cabochon: la stella appare mobile con il mutare dell’incidenza della luce sulla superficie curva.
Lo zaffiro può essere trattato e prodotto sinteticamente e in campo gemmologico occupa un posto di primissimo piano per bellezza, rarità e durezza.
Gli zaffiri colorati possiedono un grado di durezza elevato, 9 Mohs (se pensiamo che 10 è la durezza del diamante) e anche il prezzo dello zaffiro blu al carato è ragguardevole.
Il colore è l’elemento più caratterizzante per quantificarne prezzo e valore. In generale le gemme più preziose sono quelle blu intenso e i prezzi a carato possono oscillare dal un minino di € 400 a € 1200 fino a raggiungere cifre molto più alte per zaffiri naturali, puri, considerati “velluto blu” provenienti dalle zone del Kashmir, nella porzione indiana dell’Himalaya.
Le varie inclusioni di elementi chimici possono determinare i diversi colori dello zaffiro naturale:
- blu: il più popolare e ricercato. Vira da un blu pallido a un blu reale intenso e profondo per la presenza di ferro e titanio;
- rosa: una vibrante tonalità di rosa, determinata dalla presenza di cromo durante il processo di creazione;
- giallo: molto simili ai diamanti gialli, di gran lunga meno costosi;
- verde: meno diffusi virano da un verde pallido ad una tonalità più intensa;
- bianco: simile ai diamanti e può essere un’alternativa più economica;
- padparadscha: si tratta di un tipo di zaffiro molto raro il cui colore è di difficile definizione, una sorta di miscellanea di rosa e arancione.
Zaffiro, origine e significato
Il nome deriva molto probabilmente dal greco sappherios, ossia “azzurro”, in latino sapphirus, e fino al XIII secolo identificava il lapislazzuli. Secondo la tradizione è il simbolo della verità e della costanza.
Nella Bibbia viene citato lo zaffiro, per descrivere la gloria di Dio e il concetto dell’universo infinito. Lo stesso anello di Re Salomone era caratterizzato da uno zaffiro incastonato. Abramo, lo portava in una collana e pare che alla sua morte la pietra sia salita al sole.
I Greci lo associavano al dio Apollo e lo indossavano quando andavano a consultare l’oracolo per ampliare la percezione ed espandere la consapevolezza psichica.
Secondo gli Egizi era la pietra delle stelle, che muoveva gli astri a favore degli uomini. Era la pietra sacra a Maat, divinità della verità.
I Persiani lo chiamavano lazvard, ossia “che ha il colore del cielo sereno”, e credevano che la terra fosse appoggiata su un enorme zaffiro il cui riflesso blu dava il colore al cielo, perciò, è anche chiamato l’occhio del cielo. Una fiaba persiana narrava di come i figli del re di Serendip (vecchio nome dello Sri Lanka), in viaggio per scoprire la vera natura del mondo avessero scoperto una miniera di zaffiri. Oggi dallo Sri Lanka arrivano gli zaffiri più belli.
Nel medioevo invece, lo zaffiro era conosciuto come “pietra del vescovo” perché si dice che questa pietra blu fosse capace di elevare i valori spirituali di un uomo, donando allo stesso tempo saggezza ed equilibrio.
Proprietà dello zaffiro
Lo zaffiro, in base allo studio su pietre ecristalli, possiede numerose proprietà differenti:
- promuove la creatività,
- nutre il corpo di energia
- equilibra il sistema nervoso
Opera su chakra diversi:
- il quarto chakra Anahata, il chakra del cuore, qui aiuta a far comprendere meglio le connessioni con gli altri;
- il quinto chakra Vishudda, il chakra della gola e qui aiuta a comunicare le proprie visioni e idee;
- il sesto chakra Ajna, il chakra della fronte o Terzo Occhio, qui aiuta a far circolare maggior luce nel corpo, promuovendo una sensazione di appagamento generale.
L’elemento connesso allo zaffiro è l’Acqua: la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).
Lo zaffiro è una delle pietre portafortuna del segno zodiacale della vergine e dell’acquario.
A cosa serve lo zaffiro
Lo zaffiro blu è una pietra riequilibratrice, indicata a tutti coloro che dedicano energie alla crescita personale e all’elevazione del proprio spirito ma che al contempo ambiscono a vivere in modo equilibrato nel mondo materiale, i piedi a terra e la testa in cielo in sintesi.
Lo zaffiro promuove la concentrazione e il rilassamento da tensioni; aiuta ad individuare il proprio percorso spirituale e a perseguirlo. Chiarisce gli obiettivi da raggiungere.
Come usare lo zaffiro
Lo zaffiro può essere purificato in acqua, o posizionato sopra una drusa di ametista o sopra un blocco di argilla. Lo zaffiro può essere caricato su una drusa di quarzo, oppure esposto alla luce lunare.
Si consiglia di portare la pietra con sé a stretto contatto con la pelle anche per lunghi periodi e di usarla durante la meditazione.
Zaffiro: effetti sul corpo
Lo zaffiro ha un’azione disintossicante, in particolare il sangue e i polmoni, e raffreddante, utile in caso di febbre, infiammazione, colpo di calore e scottatura; allevia i dolori come mal di testa, lombaggine e problemi alla schiena, rafforza il cuore e i reni e attiva la ghiandola pituitaria. Inoltre si rivela utile per i problemi che riguardano l’intestino, il cervello e il sistema nervoso. E’ indicato anche per i problemi della pelle, aiuta a rigenerare le cellule dell’epidermide sostenendo in caso di prurito, herpes, orticaria, psoriasi, sfoghi cutanei ed eccessiva sudorazione.
Zaffiro: effetto sulla psiche
Lo zaffiro contrasta la tendenza alla dispersività, spingendo il soggetto a concentrarsi senza lasciarsi distrarre. Consente di analizzare con obiettività e razionalità la propria vita, di fare chiarezza e di focalizzare i cambiamenti necessari.
Lo zaffiro simboleggia la comprensione reciproca, la lealtà e la fedeltà. Facilita la comunicazione, migliora la memoria e intensifica il desiderio di conoscenza.
Infonde un effetto calmante e dona serenità e fiducia. Aiuta in caso di depressione, mitiga l’ansia e rafforza la determinazione e la forza di volontà, permettendo all’individuo di dedicarsi alla realizzazione dei suoi desideri.