Unghia incarnita, cause e rimedi

L'unghia incarnita (o onicocriptosi) provoca dolore ed è facile all'infiammazione, per questo va trattata con cura andando a lavorare sulle cause di questo fastidio.

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L’unghia incarnita è una condizione molto diffusa che può degenerare da un disturbo doloroso a una fonte di infezione preoccupante.

 

 

 

Cos'è l'onicocriptosi

L’unghia incarnita, o onicocriptosi, è una condizione che si viene a creare quando per motivi morfologici una estremità dell’unghia si insinua nella pelle. Generalmente provoca dolore e infiammazione e se non trattata per tempo può subentrare infezione con ascesso.

 

E’ sicuramente anche antiestetica, poiché oltre al dolore provocato, si presenta con gonfiore, arrossamento e, a volte, con presenza di liquido giallastro e ispessimento cutaneo.

 

E’ importante intervenire subito alle prime avvisaglie e approfondire la causa scatenante l’onicocriptosi, per limitare i danni. Possono infatti manifestarsi complicazioni in caso di infezione profonda che andrebbero a coinvolgere tessuti e apparato scheletrico.

 

 

Causa e sintomi dell'unghia incarnita

Da un punto di vista anatomico, l’unghia alloggia nel cosiddetto letto ungueale, la base sulla quale appoggia la lamina cornea. A volte le unghie crescono in maniera anomala e possono insinuarsi in profondità provocando lesioni che originano infiammazioni ed infezioni.

 

L’onicocriptosi può dipendere anche da come vengono tagliate le unghie: se troppo corte, non trattate in maniera attenta e lasciate con bordi e lati irregolari. Anche la scarsa igiene del piede può essere causa veicolante di manifestazioni come l’unghia incarnita, scarpe scomode, poco traspiranti, che attivano un’ipersudorazione per tempo prolungato.

 

In certi casi le unghie incarnite possono rappresentare campanelli d’allarme, manifestazioni di patologie di varia natura, alcune molto serie:

 

  • Una postura scorretta: che spinge il peso dell’incedere su alcune dita, e su una certa porzione del dito coinvolto.
  • Artrite: la deformazione progressiva delle dita può portare alla formazione di ispessimenti degli annessi cutanei, a deviazioni della crescita dell’unghia e al conseguente processo di onicocriptosi.
  • Diabete: purtroppo i piedi in caso di diabete sono tra i primi distretti corporei che risentono di cattiva circolazione, con conseguenze molto serie che coinvolgono spesso tutta la parte e si manifesta con dita dal colore molto vivido, aumento della temperatura locale, gonfiore e dolore acuto.

 

 

Come si cura l'onicocriptosi

Generalmente l’onicocriptosi tende a risolversi da sé. E’ comunque opportuno consultare il medico anche per prevenire la formazione di spiacevoli ascessi. Si può porre rimedio ed accelerare i processi di remissione con costanti pediluvi in acqua calda, per ammorbidire i tessuti. 

 

Qualora invece l’unghia incarnita avesse già causato formazione di pus e gonfiori dolorosi si richiede un intervento di estrazione chirurgica parziale della lamina ungueale, che generalmente effettua un podologo. Per correggere la ricrescita dell’unghia trattata è stato ideato recentemente un tutore che viene inserito all’interno dell’unghia e può essere utile per quei soggetti che presentano una deformazione artrosica delle dita.

 

Cosa succede se non si cura l'unghia incarnita?

Se l’unghia incarnita degenera e si infetta è necessario intervenire tempestivamente. Infatti se trascurata o non curata bene l’infezione potrebbe progredire e diffondersi anche in profondità fino a coinvolgere l’osso sottostante, con causando osteomielite.

 

Come già accennato, chi soffre di diabete, deve prestare particolare attenzione in caso di onicocriptosi, poiché la circolazione del sangue è rallentata con ristagni che possono esacerbare ed accelerare condizioni infettive preoccupanti.

 

 

Infezione da unghia incarnita, come curarla


Se l'unghia incarnita è cresciuta in profondità nella pelle ed ha dato origine ad un’infezione, si deve ricorrere ad un intervento di estrazione, tecnicamente avulsione chirurgica parziale della lamina ungueale.

 

L’intervento viene eseguito in anestesia locale a seguito del quale viene prescritta una profilassi antibiotica locale per i successivi 10/15 giorni.

 

 

Onicocriptosi nel neonato

Nei neonati le unghie si presentano più morbide. La cura delle unghie è di fondamentale importanza fin dai primi mesi di vita poiché i bambini piccoli si muovono molto con il rischio di graffiarsi. E’ necessario curare loro le unghie sin dal compimento del primo mese di vita.

 

Con delle forbicine dalle punte arrotondate si possono tagliare le unghie dei piedi con un taglio lineare, ponendo particolare cura a mantenere gli angoli ai lati delle unghie. E’ bene che non siano mai troppo corte.

 

Questo per prevenire il rischio di onicocriptosi, quindi che l'unghia, crescendo, possa penetrare nella pelle intorno al dito. Per prevenire questa possibilità o in caso si notasse un possibile inizio di unghia incarnita, immergere le dita in acqua calda e fare degli impacchi con unguento alla propoli: ammorbidisce la pelle e la protegge da eventuali infezioni.

 

 

Onicocriptosi, quando rivolgersi al podologo

Il podologo è la figura professionale specializzata in problematiche del piede. Nel caso di unghia incarnita è bene rivolgersi al podologo anche se non si è in presenza di infezione, perché ne valuta l’aspetto e il grado di inclusione. Nel caso interviene per correggere la crescita dell’unghia o per prevenire l’infezione. 

 

 

Rimedi naturali per l'unghia incarnita

E’ importante consultare un medico o un podologo per diagnosticare la causa e approntare la cura più corretta, a volte anche a base di farmaci antibiotici. 


E’ possibile coadiuvare ed integrare la cura prescritta con rimedi naturali, che stimolino il sistema immunitario, svolgano azione antibatterica e antifungina e ammorbidiscano la parte.

  • Tea-tree oil: l’olio essenziale di melaleuca può essere utilizzato per trattare l’infezione data da unghia incarnita localmente. Una o due gocce direttamente sopra e sotto l’unghia per contrastare l’insorgenza batterica e la micosi delle  unghie possono essere utili. Con il tea-tree oil l’unghia ingiallisce, ma in questo caso la priorità è contrastare dolore, infiammazione e formazione di pus.
  • Aceto di mele: utile per i pediluvi quotidiani, aiuta a disinfettare la parte e detossinare il dito coinvolto, disinfiammarlo e sgonfiarlo.
  • Olio essenziale di origano: può essere utilizzato come rimedio da tenere a contatto con l’unghia coinvolta per sedare il dolore, in quanto possiede proprietà analgesiche, e antisettiche, svolge azione germicida e cicatrizzante. Mischiato a un olio vettore o a un unguento, si applica l'olio essenziale di origano sulla parte e poi si avvolge il dito con una garza, per garantirne la tenuta per qualche ora.
  • Sali di Epsom: il solfato di magnesio possiede la proprietà di ammorbidire la pelle, decongestionare la parte interessata, decontratturare e ridurre il dolore. Basta scioglierne un cucchiaio in una bacinella di acqua tiepida e ripetere più volte nell’arco della settimana.