Afasia: sintomi, cause, tutti i rimedi
L'afasia è un disturbo del linguaggio che si deve a una patologia a livello cerebrale. Può scatenarsi a seguito di trombosi, emorragie, traumi cranici. Il ventaglio di possibilità di manifestazione dei disturbi afasici è vasto.
- Sintomi dell'afasia
- Cause
- Diagnosi
- Cure per l'afasia
- Alimentazione
- Rimedi fitoterapici
- Fiori di Bach
- Medicina cinese
- Omeopatia
- Movimento
Dei problemi del linguaggio, come l'afasia, si parla poco e la maggior parte dei cittadini italiani ignorano il fatto che in questo momento in Italia vi sono circa 150.000 afasici, e che si verificano circa 20.000 nuovi casi di afasia all'anno. In queste persone il disturbo del linguaggio è il principale impedimento ad una vita normale.
L'A.IT.A si è costituita nel marzo 1994 come Associazione Italiana Afasici e dal novembre del 2005 si è disciolta e ricostituita come A.IT.A. Federazione Associazioni Italiane Afasici.
Sintomi dell’afasia
La persona continua a percepire le parole ma non sa attribuire nessun significato, lo stesso accade per le parole scritte (alessia) che ne consegue anche l'incapacità di scrivere (agrafia). Nell'afasia ricettiva (di Wernick) è compromessa sopratutto la comprensione del linguaggio, a un livello che può essere più o meno grave.
Cause
Le lesioni cerebrali localizzate in determinate aree del cervello possono essere dovute a problemi vascolari, come emorragie, ictus, ischemie, a tumori, traumi cranici e atrofie corticali.
Diagnosi
L'evidenza del sintomo è sufficiente per rilevare il disturbo e avviare le indagini con una visita neurologica. A seguito della diagnosi si avvia il lavoro unito di professionisti di differenti ambiti.
Cure per l'afasia
Ricordiamo che la cura è graduale e talvolta non totalmente risolutiva. Si lavora a forza incrociate di professionisti quali medici, neuropsicologi, logopedisti, assistenti sociali. Queste figure danno supporto e aiuto sia al soggetto colpito da afasia che ai familiari e ai parenti.
Ancora non si hanno molti dati su questo disturbo e la letteratura scientifica si sta creando in questi anni. In Italia stata stabilita al 20 ottobre, la giornata nazionale dell'afasia, con l'adesione del Presidente della Repubblica, "per "dare la corretta visibilità, tuttora quasi inesistente, a un problema che invece andrebbe riconosciuto come uno dei principali invasori del diritto di una persona a vivere una vita autonoma e dignitosa".
Alimentazione in caso di afasia
La cura non passa tanto per la tavola quanto per una vera e propria terapia pedagogica per imparare di nuovo a scrivere e leggere. Ovvio, alcuni alimenti aiutano in particolar modo la funzione cerebrale, ma si tratta di accorgimenti collaterali.
Tra gli elementi nutritivi utili al cervello ricordiamo: il beta-carotene che si trova in carote, zucca e numerosi frutti; neutralizza i radicali liberi e potenzia le difese. Il licopene si trova nei pomodori e gioca un ruolo importante nella tutela della salute della prostata. Il betaglucano è nell'avena e riduce il rischio di malattie cardiovascolari. Lo stesso beneficio hanno i cereali integrali, che mantengono anche in efficienza la vista oltre al cervello.
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Rimedi fitoterapici
Ovviamente stiamo parlando di lesioni cerebrali in alcuni casi molto gravi, ma ci sono piante che aiutano il cervello e integratori utili al benessere degli emisferi.
Gli integratori naturali migliorano l'attività dei neuroni nella trasmissione degli impulsi nervosi, per la loro azione stimolante, favorendo così il processo della concentrazione e della memorizzazione. Tra questi integratori ricordiamo:
- Ginkgo Biloba: fluidifica il sangue egarantisce una corretta distribuzione di ossigeno e glucosio al cervello. Le sue foglie contengono terpeni, (ginkgolide B) che migliorano l’irrorazione dei tessuti; mentre ipolifenoli e i flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide) agiscono sulle membrane cellulari, stabilizzandole e contrastano la formazione di radicali liberi.
- Gli adattogeni vegetali: agiscono sul sistema immunitario, endocrino e nervoso e migliorano la capacità dell'organismo di adattamento allo stress e ai cambiamenti climatici o stagionali. Tonficano e stimolano il sistema nervoso.
Fiori di Bach per l’afasia
Tra i fiori di Bach può tornare utile nei momenti in cui si concentra maggiore ansia e c'è difficoltà a gestirla il Rescue Remedy.
Medicina tradizionale cinese
Si amplia la letteratura scientifica in tema di afasia soprattutto infantile e di risultati conseguiti con l'agopuntura. Ottimo risultato anche con il massaggio Tui na e i trattamenti Shiatsu. Queste terapie potenziano tutti i sensi.
La vista, l’udito, l’olfatto, il gusto e il tatto sono sempre coinvolti in una diagnosi, e la mente stessa viene considerata un altro senso, uno strumento di interpretazione e sintesi delle informazioni ricavate.
In medicina cinese la mente non si confina solo al pensiero razionale, ma riguarda anche tutta la sfera delle emozioni e dei sentimenti.
Omeopatia
La terapia omeopatica va seguita in modo preciso e zelante insieme all'omeopata, che valuterà come procedere a seconda di concause e natura delle lesioni.
In molti casi l'omeopatia dà risultati impressionanti cui disturbi collegati all'ansia generata da alcune condizioni di afasia, oltre ad agire sulla qualità del sonno di chi vive questo particolare stato.
Esercizi e movimento in caso di afasia
Non si tratta tanto di esercizi quanto di vere e proprie terapie logopediche, mirate a correggere o risanare il quadro sintomatologico afasico. La riabilitazione della comunicazione in alcuni paesi può passare anche per vie meno "accademiche", con l'aiuto di terapeuti olistici avvezzi alla visualizzaione quali insegnanti di yoga e di tai chi chuan o qi gong. Anche la danzaterapia è una valida disciplina in questo senso.
A tal proposito, è necessaria una distinzione in base alla gravità della malattia: la strategia terapeutica intrapresa dai soggetti affetti da afasia lieve è indirizzata alla “cura dei pensieri”, piuttosto che delle parole. Per gli afasici più gravi, invece, la terapia risulta più complessa e problematica, perché il paziente evidenzia disturbi sia nel tradurre le parole in pensiero, sia nel trasformare i propri pensieri in parole.
A tal proposito, sono consigliati frequenti approcci di tipo linguistico. La stimolazione avviene su più livelli: visivi, tattili e linguistici.
La riabilitazione comunicativa è un vero e proprio esercizio per mezzo di immagini e figure.
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