Organoterapia, descrizione e utilizzo
L'organoterapia è una disciplina olistica che cura un organo, una ghiandola o un tessuto somministrando un suo derivato. Scopriamola meglio.
> Quali disturbi cura l'organoterapia
> Per chi è pensata l'organoterapia
> La legge in Italia e all'estero
> Associazioni e organi di riferimento
Cos'è l'organoterapia?
L’organoterapia o isopatia organica è una pratica terapeutica appartenente alla medicina non tradizionale. Si tratta di un metodo terapeutico omeo-organo-dinamico che cura un organo, una ghiandola o un tessuto somministrando un suo derivato, ovvero estratti tissutali o ghiandolari omologhi, opportunamente diluiti e dinamizzati, al fine di correggerne il funzionamento alterato. Hahnemann è stato il primo a utilizzare l'estratto di fegato di volpe e estratti di topo, successivamente i suoi risultati sono stati portati avanti dal medico tedesco Gross. Anche la Francia ha dato il suo contributo, grazie a medici quali Flasschoen e, più recentemente, i dottori Bergéret e Tétau, Bernoville e Martiny.
Esistono vari tipi di organoterapia: una organoterapia convenzionale, che fa uso di estratti di organo o tessuto di derivazione animale o umana da parte della medicina convenzionale (trasfusione di sangue, gammaglobuline, estratti epatici, estratti surrenalici, fosfolipidi ipotalamici, ghiandole endocrine essiccate, etc.); una organoterapia omeopatica, che fa uso di organi di animali diluiti omeopaticamente e dinamizzati; una organoterapia omotossicologica: ideata da Reckeweg, medico che aveva considerato la somiglianza strutturale e biochimica tra organi umani e suini.
Come funziona?
L’organoterapia è una bioterapia per cui i preparati organoterapici vengono oggi estratti generalmente da animali come suini e montoni con la tecnica della microliofilizzazione; la condizione principale nella scelta dell'animale donatore è costituita dalla compatibilità antigenica tra animale donatore e l'uomo che utilizza i derivati. Spesso l'organoterapia è confusa con l'opoterapia: ma la prima è una terapia di stimolazione di un organo, mentre la seconda di sostituzione.
L'organoterapia poggia su due principi fondamentali:
- L'organo agisce sull'organo.
- Attività trifasica del rimedio organoterapico
Il dosaggio applicato viene espresso in centesimali Hahnemaniane (CH), in cui oltre alla diluizione viene applicato il metodo della dinamizzanione, pertanto avremo:
• basse diluizioni alla 4 o 5 CH si ottiene un'azione stimolante:
• medie diluizioni alla 7 CH si ottiene un'azione regolatrice;
• alte diluizioni alla 9 CH si ottiene un'azione inibente, bloccante.
Quali disturbi cura l'organoterapia
L’organoterapia nasce come tecnica riservata a patologie organiche, il messaggio organoterapico mantiene la sua natura quantitativa, a differenza di quello omeopatico, è specifico in quanto antigenico e di natura di per sé non lesiva. Questa tecnica ha diversi campi di applicazione, ma sono soprattutto utilizzati in caso di malattie croniche e degenerative, disfunzioni di varia natura (per esempio alla tiroide), nelle insufficienze funzionali organiche e in geriatria.
Per chi è pensata la organoterapia?
L'organoterapia è pensata per chiunque desideri optare per una scelta alternativa per rivitalizzare l'organismo, soprattutto nelle persone anziane e spossate da malattie croniche, nel quadro di una terapia biologica olistica. Come visto, i preparati d'organo animali omeopatizzati vengono utilizzati nelle malattie degli organi umani omologhi per lo più in associazione con altri farmaci. Questo tipo di terapia può essere indicata per chi presenta disfunzioni del sistema eritropoietico, ovvero di fromazione dei globuli rossi; alterazioni del metabolismo lipidico, glicidico e proteico, o malfunzionamento del metabolismo dei minerali e delle funzioni epatiche, del pancreas e delle varie ghiandole del corpo umano.
La legge in Italia e all'estero
La terapia con i preparati d'organo vanta una lunga tradizione in molti Paesi Europei, tra cui Germania e Francia. In Italia le normative sulla produzione dei farmaci con componenti di origine animale sono stabilite dal Ministero della Sanità. Tutti i suini destinati alla donazione di organi per la produzione di farmaci omeopatici appartengono ad un tipo di allevamento "specificamente privo di agenti patogeni", sono isolati e utilizzati solo per questo scopo. Prima della macellazione gli animali vengono visitati dall'Ufficiale Sanitario preposto. Gli organi ed i tessuti prelevati, una volta resi noti i risultati di tutte le analisi ed aver ottenuto l'autorizzazione da parte del Controllo di Qualità (norma 42 della Farmacopea Omeopatica), vengono catalogati come sostanza proteica e conservati in glicerolo; successivamente, a partire dalla tintura madre, vengono effettuate le diluizioni successive fino al grado di potenza indicato dalla Farmacopea Omeopatica. Per il resto, la legge è quella che riguarda in genere l'omeopatia, per cui ancora oggi si sta discutendo in Parlamento.
Associazioni e organi di riferimento
L'organoterapia è considerata facente parte dell'omeopatia In Italia esistono molti enti e associazioni a riguardo, la più specifica è S.i.o.m.i che permette di ricevere aggiornamenti e chiarimenti sui vari sviluppi della scienza omeopatica e delle terapie annesse.
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