Alchemilla, proprietà e benefici

Una pianta suggestiva, amica della sfera femminile che affonda le sue origini nella tradizione erboristica più antica. Considerata la panacea di molti malanni trova un suo indirizzo specifico nel trattamento di alcuni disturbi legati al ciclo mestruale

alchemilla

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Che cos’è l’alchemilla?

L’ Alchemilla Vulgaris, nota anche col nome di Erba rugiada, appartiene alla famiglia delle Rosacee. Cresce spontanea ai margini dei boschi, nelle zone montane e collinari, su prati umidi. Il suo fusto può raggiungere un’altezza di circa 40 cm, le sue foglie si presentano lobate, anche fino a 10 lobi con i margini dentati. I fiori sono piccoli, di colore giallo-verde e sbocciano a primavera. Sono proprio le sommità fiorite ad essere utilizzate in erboristeria, raccolte tra giugno e agosto. Ne parla ampiamente anche Maria Treben nel suo trattato sulle piante: in tedesco l’Achemilla è indicata col nome di Frauenkraut, “erba di nostra Signora”, sacra alla Madonna. Questo lascia immaginare che possa essere un rimedio utile alle donne. Scopriamo meglio le sue proprietà ed utilizzi.

 

 

Le principali proprietà dell’alchemilla

L’Alchemilla risulta essere ricca di tannini, che le conferiscono proprietà astringenti, flavonoidi dall’azione angioprotettiva, principi amari, che potenziano la sua azione antinfiammatoria, antisettica, antidiarroica, emostatica.

Proprio le proprietà astringenti la rendono un rimedio indicato in caso di disturbi gastrointestinali, disturbi epatici, problematiche legate al ciclo mestruale come dismenorrea

A livello topico agisce come cicatrizzante, disinfiammante, utile in caso di ulcere, rash cutanei.

Anche l’omeopatia utilizza l’achemilla, per disturbi femminili, come ciclo abbondante, secrezioni vaginali, endometriosi e in caso di diarrea, enteriti di varia origine.

 

 

I benefici dell’alchemilla per la salute femminile

Come anticipato l’Alchemilla è una pianta che “parla” alla donna ed alle problematiche che possono presentarsi nel corso della vita, tipicamente femminili. Ciclo mestruale irregolare, infiammazioni vaginali con perdite copiose e odorose, disturbi connessi alla menopausa possono essere affrontati con l’utilizzo dell’Alchemilla sia per somministrazione interna sia per applicazione topica anche attraverso irrigazioni.

Maria Treben scrive nel suo trattato “La Salute dalla Farmacia del Signore”: “ E’ una grande collaboratrice nelle ferite dovute al parto, nel rilassamento addominale da parti difficili, o nelle donne aventi tendenza all’aborto, per la stabilizzazione del feto e per il rinforzo dei legamenti dell’utero, [...]E’ un toccasana in tutte le malattie ginecologiche ed è insieme alla Borsa del Pastore, un rimedio persino per il prolasso dell’utero e nell’ernia inguinale”

 

Alchemilla e ciclo mestruale: un rimedio naturale

Entrando maggiormente nello specifico l’Alchemilla è indicata per tutte coloro che soffrono di irregolarità mestruale, con spasmi da congestoine pelvica e perdite molto abbondanti. 
Rafforza la muscolatura dell’utero, svolge azione spasmolitica in caso dolori mestruali, allevia le tensioni al seno, regola il flusso mestruale. 

L’Alchemilla è utile anche in caso di sindrome premestruale, grazie alla sua azione simil-progestinica aiuta a normalizzare la secrezione di progesterone e così a riequilibrare i cicli femminili, soprattutto in caso di insufficienza luteinica, concorre a ridurre l’irritabilità e gli attacchi di fame, utile da integrare per controllare il peso in menopausa.

 

Come utilizzare l’alchemilla: tisane, estratti e integratori

L’Alchemilla vede un consumo essenzialmente sottoforma di infuso, come ingrediente in tisane composite. Per i casi indicati soprattutto legati a disturbi della sfera femminile si consiglia un assunzione anche di 4 tazze al giorno.

In caso di spasmi uterini si può utilizzare anche come semicupo: impacco di erbe fresche macerate e schiacciate da appoggiare avvolte in un canovaccio di cotone sulla parte interessata.

In fitoterapia si può trovare in estratto secco oppure in estratto idroalcolico.

 

Quando evitare l’alchemilla: controindicazioni e precauzioni

L’Alchemilla non presenta particolari controindicazioni, o effetti collaterali ai dosaggi consigliati. Per principio di cautelativo da evitare l’assunzione in gravidanza e in allattamento. In caso di terapie farmacologiche è consigliato il parere del medico per evitare possibili interazioni che potrebbero veder ridotto l’assorbimento dei farmaci in uso.