Caratteristiche delle petunie: colori, varietà e peculiarità

Un tripudio di colori, campanule fitte che abbelliscono terrazzi, davanzali e giardini per tutta estate.

petunie

Credit foto
©https://www.istockphoto.com/it/portfolio/KenWiedemann?mediatype=photography

 

 

 

Caratteristiche delle petunie: colori, varietà e peculiarità

 

La Petunia appartiene alla famiglia delle Solanaceae e proviene dall’America Latina.
Il nome di derivazione portoghese significa tabacco, per la somiglianza con le foglie della pianta del tabacco. 
Esistono circa 40 esemplari diversi di petunia, anche derivanti da incroci, i più comuni:

  • Petunia grandiflora, 
  • Petunia  multiflora, 
  • Petunia  pendula, 
  • Petunia  nana compatta, 
  • Petunia Surfinia ricadente.

 

Si presentano con una caratteristica forma a imbuto: la prima porzione è quasi diritta, per poi aprirsi in una corolla con margini ampi e pentalobati.

Rosa, rosso, lilla, blu, crema, bianco, viola, o con stupende striature, questi i colori delle petunie. La gamma di colori è davvero vasta, alla quale si sommano le colorazioni variegate con fantasie quasi geometriche. Si tratta di un fiore di grande impatto, che guarnisce e decora ringhiere di terrazzi e giardini.

 

 

Clima ed esposizione ideale per la coltivazione delle petunie

 

Le petunie prediligono la luce del sole  diretta per almeno cinque o sei ore al giorno. Si tratta in ogni caso di fiori delicati e sensibili al vento e alle piogge, quindi devono essere tenuti a riparo.

Soffrono il freddo notturno e le gelate.
La temperatura ideale è compresa tra 20 e 28°C.

 

Come piantare le petunie: terreno, semina e trapianto

 

La semina delle petunie se si parte dal seme può essere effettuata in un semenzaio, in luogo riparato a temperatura tra i 15-18°C, tra febbraio e marzo con uno strato di terriccio universale.

Quando le piantine raggiungono un’altezza minima di circa 10 cm possono essere trapiantate in vaso. 

Le petunie amano stare vicine tra loro, per creare un bouquet compatto e fiorito.

Necessitano di un  terreno ricco di sostanza organica, profondo, fresco e ben drenato e che vengano ripulite regolarmente da foglie e fiori secchi per rinnovarsi e fiorire rigogliosamente.

 

Cura delle petunie: irrigazione, concimazione e potatura

 

Necessita di annaffiature abbondanti: tende ad appassire facilmente se manca d’acqua. Attenzione però ai ristagni idrici, tastare il terreno se asciutto, è la giusta strategia per non sbagliare.

Le petunie sono piante a crescita rapida e necessitano di concimi ricchi di fosforo e potassioda somministrare settimanalmente. Possono essere concimi liquidi o da integrare con compost.

 

Fioritura delle petunie: quando e come favorirla

 

La fioritura è garantita per tutta la primavera a fino a metà autunno. Mantenendo pulita la pianta dal secco e appassito si favorisce la formazione di nuovi boccioli floreali, con il risultato di una fioritura sorprendente. 

 

Petunie in vaso o in giardino: differenze e consigli di coltivazione

 

Tra le numerose specie di petunia, la Surfinia ricadente è quella dal carattere decorativo più forte, e per questo abbellisce i terrazzi e balconi delle case.
Producono più fiori rispetto alle normali petunie e sono più resistenti agli agenti atmosferici. Si tratta di piante basse, con boccioli campanulati, monocromi oppure bicolore.

Hanno bisogno di un terreno soffice e umido, senza ristagni d’acqua. Le innaffiature devono avvenire spesso, ma l’acqua non deve ricadere mai sulle foglie e sui boccioli. La Surfinia è indacata per essere pianta in vaso, meglio se ampi e profondi. 

In giardino le petunie necessitano di un terreno  a pH leggermente acido: ideale tra 5,5 e 6,5 ricco di sostanza organicaper garantire un buon apporto di nutrienti, con un substrato che aiuti a drenare. Una corretta esposizione solare, almeno 6 ore di piena luce, altrimenti in zone ombreggiate, si rischia una bassa produzione di fiori 

 

Malattie e parassiti delle petunie: come prevenirli e curarli

 

Il nemico delle petunie sono il ragnetto rosso e gli afidi. Il ragnetto rosso è un acaro che si nutre della linfa dei vegetali, portando una decolorazione delle foglie, che diventano grigio-giallastre. Gli afidi sono parassiti che portano la pianta di petunia a perdere linfa, risultare appiccicaticcia e morire. 

Curare sempre il terreno con alcuni rimedi naturali come un spicchio d’aglio, e utilizzare acaricidi in caso si inizino a vedere segni sulle foglie.

La pianta potrebbe essere attaccata da virus come l’alternariosi : in tal caso l’unica soluzione è rimuovere la pianta, perché non esistono prodotti in grado di curare questo tipo di agente patogeno.

 

Consigli per far durare le petunie più a lungo
 

Per mantenere il più a lungo possibile una pianta di petunia, è fondamentale tenerla pulita da fiori appassiti e foglie secche.

Eliminare quelle che possono essere foglie infettate dagli afidi. Tenere a portata di mano un acaricida da spruzzare anche in via preventiva. 

L’idratazione del terreno deve essere costante senza però eccedere, attenzione quindi ai ristagni d’acqua, a cui aggiungere prodotti specifici a base di rame per schermare ulteriormente la pianta da possibili patogeni.