Dicondra, caratteristiche e coltivazione

La dicondra è una pianta erbacea tappezzante, particolarmente adatta per le sue caratteristiche a creare prati erbosi compatti, morbidi e dal grande impatto estetico. Si tratta di una pianta rustica e infestante, che richiede poca manutenzione e che consentedi avere uno splendido giardino senza dedicare eccessive cure al prato.

Dicondra

Credit foto
©spring75 / 123rf.com

 

Dicondra, caratteristiche della pianta

La dicondra (Dichondra repens) è una pianta da copertura o tappezzante che appartiene alla famiglia delle Convolvulaceae.

 

Si tratta di un’erbacea particolarmente rustica che cresce sulla superficie del terreno sviluppando fusti prostrati, con portamento strisciante, senza superare i tre, cinque centimetri di altezza.

 

La dicondra è caratterizzata da foglie tondeggianti, carnose, leggermente concave e di un bel verde brillante. In primavera la dicondra produce piccoli fiori che sbocciano all’ascella delle foglie, poco appariscenti, generalmente bianco-gialli.

 

Grazie alla dicondra è possibile creare splendidi tappeti erbosi in giardino, esteticamente molto belli, piacevoli da calpestare a piedi scalzi e di facile manutenzione. Questa specie infatti cresce forte e vigorosa comportandosi come un’infestante, non necessita di essere tagliata, ha bisogno di poca acqua e impedisce la crescita di erbacce, diminuendo sensibilmente le cure da dedicare al prato.

 

Come coltivare la dicondra in giardino

La coltivazione della dicondra in giardino è assai semplice e richiede poche manutenzioni. Per creare un tappeto erboso con questa pianta erbacea occorre eliminare con cura tutte le infestanti eventualmente presenti.

 

 

Dopodiché si procede con la semina rastrellando leggermente il terreno, oppure collocando in giardino delle zolle precoltivate. La semina della dicondra deve essere effettuata in primavera, o comunque quando le temperature minime sono pari o superiori ai 15°C, e deve essere il più regolare possibile.

 

Per consentire la germinazione dei semi, che avviene in genere nell’arco di 10-15 giorni, il terreno deve essere mantenuto umido, ma non inzuppato.

 

La dicondra si adatta bene a qualsiasi tipo di terreno, anche se il substrato ideale per la sua crescita è leggermente acido, in parte sabbioso, ben drenato e non eccessivamente compatto. 

 

In questo tipo di terreno la dicondra non faticherà a radicare e a svilupparsi in tempi abbastanza brevi tappezzando il giardino, grazie alla sua indole infestante e alla sua capacità di ripararsi e autorigenerarsi molto rapidamente.

 

Questa specie non ha particolari esigenze riguardo al clima ma non ama il freddo e teme il gelo prolungato. Inoltre, se viene seminata al sole crea dei cuscini fitti, mentre nelle zone d’ombra o sotto gli alberi tende a diradarsi.

 

Inoltre, si tratta di un’erbacea poco adatta ai prati che vengono calpestati spesso: in genere la si coltiva in giardini residenziali di piccole dimensioni, poco frequentati oppure nelle zone poco accessibili o difficili da raggiungere con il tosaerba o, ancora, nelle fughe larghe delle pavimentazioni in giardino.

 

Per quanto riguarda le irrigazioni, la dicondra non necessita di molta acqua e teme i ristagni idrici. Si consiglia di innaffiare il prato di dicondra solo durante i periodi di siccità e nelle giornate particolarmente calde e di sospendere le irrigazioni dall’autunno alla primavera. 

 

Leggi anche

 

Giuggiolo, caratteristiche e coltivazione

Pungitopo, caratteristiche e coltivazione

Acero, caratteristiche e coltivazione

Bouganville, caratteristiche e coltivazione