Gerbera, caratteristiche e coltivazione
Un fiore semplice, dalle numerose varietà che ben si adatta alla coltivazione in vaso e in giardino. Ogni tonalità ha il suo significato nel linguaggio dei fiori ed è tutto da scoprire.
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La gerbera è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria delle regioni meridionali di Africa e America e dell’Asia orientale, oggi coltivata in diverse zone a clima mite come pianta ornamentale.
La pianta della gerbera produce infatti grandi fiori colorati simili a margherite, molto apprezzati sia in appartamento che in giardino.
Vediamo quindi come coltivare la gerbera in vaso e in piena terra per abbellire davanzali, balconi e aiuole.
Gerbera, caratteristiche della pianta
La gerbera è una pianta erbacea perenne che fa parte della famiglia delle Asteraceae o Compositeae, originaria dell’Africa meridionale, del Sud America e dell’Asia orientale.
Oggi la gerbera è coltivata in diverse zone a clima mite per la commercializzazione della pianta e dei fiori recisi, che vengono usati per realizzare composizioni floreali per ricevimenti e cerimonie e
bouquets delle spose.
Esistono numerose varietà di gerbera ma la più diffusa nel nostro Paese è certamente la Gerbera jamesonii, nota come margherita del Transvaal o margherita di Barberton.
In generale, la pianta della gerbera è caratterizzata da una rosetta di foglie basali lanceolate con margini leggermente frastagliati, da cui si sviluppano teli cilindrici e tubulari ricoperti da una fitta peluria, che possono raggiungere dai 15 ai 40 centimetri di altezza, in base alla varietà.
A partire dalla primavera e per tutta l’estate, sugli steli si schiudono capolini simili a grandi margherite, con un diametro dai 5 ai 10 centimetri. I fiori della gerbera si aprono al mattino con la luce del giorno per richiudersi al tramonto e sono sensibili anche alla luce artificiale.
La corolla di fiori ligulati, semplice o doppia, può essere bianca o intensamente colorata di giallo, arancione, rosso, rosa, fucsia, viola. In base al colore della corolla, che cambia in base alla varietà, la gerbera assume un significato diverso nel linguaggio dei fiori.
Le gerbere bianche sono simbolo di purezza e sincerità, mentre le gerbere rosse richiamano l'amore passionale. Ancora, le gerbere rosa simboleggiano l’amore romantico, mentre le gerbere arancioni rappresentano amicizia e allegria. Infine, le gerbere gialle sono simbolo di lusso e ricchezza.
La gerbera non necessita di particolari cure e non è molto esigente. Per questo, si tratta di una pianta semplice da coltivare sia in vaso sia in giardino, anche dai meno esperti.
Come coltivare la gerbera in vaso o in giardino
Per iniziare la coltivazione della gerbera è possibile partire da piantine già formate oppure da seme. La semina della gerbera si effettua poco prima della primavera, tra febbraio e marzo, sistemando i semi in semenzaio e utilizzando un terriccio composto da sabbia e torba in parti uguali.
Fino alla germinazione, i semi interrati vanno tenuti all’ombra, coperti da un telo di plastica e a una temperatura attorno ai 20°C, avendo cura di mantenere umido il terreno. Dopo la germinazione è possibile togliere la copertura in plastica e, quando le piantine saranno sviluppate, si potranno trasferire in piena terra o vasi singoli.
Il terreno ideale per la gerbera è fertile e ben drenato, dunque è preferibile sistemare la pianta in vasi o in suoli con terriccio mescolato a sabbia e argilla e ricchi di humus.
Per quanto riguarda la posizione, occorre considerare che la gerbera ha bisogno di molta luce, può essere collocata anche in pieno sole nelle zone in cui l’estate è più mite, ma teme correnti d’aria e il freddo.
Una volta scelta la posizione adatta, la gerbera non ha bisogno di cure particolari. Per coltivare la gerbera è sufficiente innaffiare la pianta in modo costante ma moderato e solo quando il terreno appare asciutto. Se la gerbera non riceve abbastanza acqua apparirà avvizzita; al contrario un eccesso di acqua porta all’ingiallimento delle foglie.
Quando si innaffia la gerbera occorre evitare di bagnare fiori e foglie per scongiurare il rischio di malattie fungine e vanno evitati anche ristagni di acqua che potrebbero far marcire l’apparato radicale.
Durante il periodo vegetativo della pianta, quindi dalla primavera all’autunno, all’acqua di irrigazione deve essere aggiunto un concime liquido ogni due settimane.
La gerbera non ha bisogno di potature, ma periodicamente vanno eliminate foglie secche e fiori appassiti. L’eventuale rinvaso della gerbera va infine effettuato durante la primavera avendo cura di non
danneggiare le radici.
Con queste semplici accortezze è possibile coltivare la gerbera in vaso o in giardino e godere delle sue splendide e durevoli fioriture dalla primavera e per tutta la bella stagione.
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