Gelsomino: caratteristiche e coltivazione
Il gelsomino è una splendida pianta ornamentale rampicante, adatta a coprire pergolati e tralicci o a crescere lungo staccionate, reti, cancellate.
Dall’inizio dell’estate, il gelsomino bianco regala abbondanti fioriture dal profumo intenso e inebriante.
Vediamo come coltivare il gelsomino bianco per godere della bellezza di questa pianta in giardino, sul balcone o sul terrazzo.
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- Gelsomino, caratteristiche della pianta
- Come coltivare il gelsomino in giardino
- Come fare una talea di gelsomino
- Come coltivare il gelsomino in vaso
Gelsomino, caratteristiche della pianta
Il gelsomino fa parte del genere Jasminum che comprende circa 300 specie di piante arbustive e rampicanti, appartenenti alla famiglia delle Oleaceae.
Originarie di America del Nord, India, Cina e altre zone del mondo, queste piante sono ampiamente coltivate a scopo ornamentale e oggi sono naturalizzate anche nel nostro paese.
Tra le tante varietà presenti nei nostri giardini, la più diffusa è probabilmente il Jasminum officinale, chiamato anche gelsomino bianco, pianta semplice da coltivare in giardino e in grandi vasi.
Il gelsomino bianco è caratterizzato da foglie impari-pennate, cioè composte da foglie in numero dispari, in genere da cinque a nove, appuntite e color verde chiaro. Grazie al portamento rampicante, il gelsomino è spesso impiegato per coprire e abbellire muri, creare siepi lungo reti e staccionate o coprire pergolati e tralicci.
A partire da giugno e per buona parte dell’estate, il gelsomino produce piccoli fiorellini bianchi, a volte sfumati di rosa, riuniti in mazzetti ascellari, intensamente e gradevolmente profumati.
Il gelsomino bianco non va confuso con il falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides), pianta simile per portamento e fioritura ma molto più rustica e dotata di foglie semplici e coriacee.
Come coltivare il gelsomino in giardino
Il gelsomino bianco è ampiamente coltivato nei giardini sia per la sua indiscussa bellezza sia per il profumo inebriante dei fiori, che si diffonde nell’aria durante le serate estive.
Per iniziare a coltivare il gelsomino è possibile acquistare una pianta già sviluppata presso un vivaio e metterla a dimora in piena terra, in un terreno non eccessivamente umido e molto fertile.
Come fare una talea di gelsomino
In alternativa si può procedere con la moltiplicazione per talea, tagliando rami di circa 10 centimetri dalla pianta madre.
La talea deve essere effettuata in primavera o in autunno, collocando i rami in un vaso con un miscuglio di terriccio, torba e sabbia in parti uguali.
Quando la talea avrà radicato e il ramo inizierà a emettere nuove foglie, sarà possibile mettere a dimora la piantina.
Il gelsomino bianco non tollera le temperature troppo rigide, dunque può essere coltivato con successo nelle zone a clima mite, scegliendo una posizione a mezzombra, dove la pianta venga eventualmente raggiunta dai raggi solari solo al mattino e non nelle ore più calde.
Poiché si tratta di una pianta rampicante, è necessario fornire un sostegno al gelsomino: un traliccio, un pergolato, una staccionata sono supporti ideali per far crescere la pianta e creare angoli splendidi nel proprio giardino. Una volta trovata la giusta posizione per il gelsomino bianco, non sono necessarie particolari cure e la pianta tende a svilupparsi molto e in fretta.
Per quanto riguarda le irrigazioni, queste devono essere abbondanti durante i mesi caldi e molto diradate durante l’inverno. Per sostenere la crescita del gelsomino e la produzione di fiori, è possibile concimare la pianta dalla ripresa vegetativa in primavera e durante l’estate, aggiungendo un fertilizzante per piante verdi all’acqua di irrigazione.
Non è necessario potare la pianta, ma può essere utile legare tra loro i rami quando sono ancora giovani e flessibili, per orientarne la crescita nella direzione desiderata, ad esempio sul pergolato.
Come coltivare il gelsomino in vaso
Il gelsomino non ama il freddo, dunque nelle zone in cui gli inverni sono rigidi e la temperatura scende spesso sotto lo zero, è preferibile coltivare il gelsomino in vaso, purché si scelgano fioriere e vasche di dimensioni medio grandi e abbastanza profonde, che consentano un corretto sviluppo della pianta.
Il terriccio deve essere fertile e ben drenato e includere torba e ghiaia per consentire alla pianta di reggere meglio le basse temperature ed evitare i ristagni d’acqua.
Il gelsomino andrà poi collocato a mezzombra, ricordando di offrire un sostegno che consenta alla pianta di arrampicarsi durante la crescita e lo sviluppo. È importante considerare che durante i mesi invernali il gelsomino dovrà essere protetto dal freddo, dunque occorre tenere conto da subito di questa necessità nella scelta della posizione, del vaso e del sostegno.
È possibile optare da subito una posizione riparata per poi coprire la pianta con un tessuto non tessuto nei mesi più freddi, oppure sistemare il vaso su una base munita di ruote che consenta di spostare la pianta in autunno. Inoltre, coprire la superficie del terriccio con paglia o corteccia sminuzzata aiuterà le radici a proteggersi dalle gelate invernali.
In primavera e in estate, il terriccio va mantenuto fresco e umido, dunque il gelsomino avrà bisogno di innaffiature regolari, almeno due o tre volte alla settimana. Una volta al mese è consigliabile aggiungere all’acqua di irrigazione un fertilizzante per piante verdi e fiorite, così da stimolare la produzione di foglie e fiori profumati durante la ripresa vegetativa. In inverno non è necessario concimare il gelsomino e le irrigazioni possono essere limitare a una o due volte al mese.
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