Narciso, caratteristiche e coltivazione
Il narciso è un fiore di indubbia bellezza e dal profumo inebriante, simbolo di vanità e di incapacità di amare.
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- Narciso, caratteristiche della pianta
- Come coltivare il narciso in giardino
- Come coltivare il narciso in vaso
Narciso, caratteristiche della pianta
I narcisi sono piante perenni originarie dell’area mediterranea e appartenenti al genere Narcissus della famiglia delle Amaryllidaceae.
Esistono più di 60 specie di questa pianta, alle quali si aggiungono oltre 35.000 varietà che includono sottospecie spontanee, ibridi naturali e ibridi orticoli.
Tra i narcisi più diffusi troviamo il Narcissus poeticus, una specie selvatica nota come fiore di maggio, il Narcissus jonquilla, noto come giunchiglia, e il Narcissus pseudonarcissus, detto trombone.
I narcisi sono caratterizzati dalla presenza di un bulbo sotterraneo dal quale si sviluppano numerose foglie coriacee lanceolate e steli centrali che possono raggiungere anche i 50 centimetri di altezza.
Alla fine dell’inverno e fino alla primavera inoltrata, sugli steli sbocciano fiori apicali molto ornamentali e intensamente profumati.
Sembra che il nome del narciso derivi dal greco "narkao", a indicare proprio il profumo dei fiori, inebriante e narcotico, che stordisce.
I fiori del narciso sono tubulari e presentano una corolla doppia composta da petali esterni e interni. Nelle specie spontanee, i petali sono bianchi o gialli, mentre nei vari ibridi possono essere anche rosa o arancioni.
Generalmente la corolla interna presenta una colorazione più intensa rispetto a quella esterna e, in alcuni casi, addirittura differente.
Il fiore del narciso è simbolo di vanità e di incapacità di amare e dal nome di questa pianta derivano i termini narcisista, narcisismo e narcisistico.
Tutti conosciamo la storia di Narciso, personaggio della mitologia greca, incapace di ricambiare l’amore che gli viene donato. Narciso si innamora del proprio riflesso in uno specchio d’acqua e trova la morte cadendo nel lago in cui era intento a rimirarsi.
Come coltivare il narciso in giardino
Il narciso è una pianta davvero molto semplice da curare e può essere coltivata con successo anche da chi non ha il pollice verde.
Come abbiamo visto, il narciso è una pianta a bulbo, dunque la coltivazione di questa specie può essere iniziata piantando i bulbi durante l’inverno.
I bulbi di narciso possono essere messi a dimora in qualsiasi tipo di terreno: il narciso predilige terreni soffici, ricchi e ben drenati ma si adatta anche ad altri tipi di terreno, purché si scelga una posizione semi ombreggiata e riparata dal vento.
Sia i bulbi sia le foglie del narciso contengono un alcaloide tossico, dunque nella scelta della posizione occorre tenere conto dell’eventuale presenza di bambini piccoli o animali domestici, optando per luoghi difficilmente raggiungibili.
Una volta scelta la posizione ideale, i bulbi di narciso devono essere interrati in buche profonde circa 10 centimetri, disponendoli in cerchio e a distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro.
Per proteggere i bulbi dal freddo, è consigliabile eseguire una pacciamatura leggera con paglia e foglie dopo averli interrati.
Una volta messi a dimora, i narcisi non richiedono cure particolari: se coltivati in piena terra, infatti, i narcisi trovano da soli nutrimento e acqua.
Nei terreni particolarmente poveri è possibile somministrare un concime per piante da fiore durante la ripresa vegetativa e, nelle giornate eccessivamente calde, fornire acqua alle piante. Attenzione però ai ristagni d’acqua che potrebbero causare marciume dei bulbi.
Dopo la fioritura le foglie seccano lentamente sulla pianta e non è necessario eliminarle: lasciandole si favorisce lo sviluppo dei bulbi, così che possano dare nuove piante per i successivi tre o quattro anni.
Come coltivare il narciso in vaso
Il narciso può essere coltivato anche in vasi da collocare in balcone o terrazzo. Come per la coltivazione in giardino, per la crescita in vaso occorre piantare i bulbi durante i mesi freddi, scegliendo fioriere profonde almeno 30 centimetri, meglio se in terracotta.
I bulbi vanno sistemati in un terriccio ricco e a pH leggermente acido, collocandone tre per vaso a una distanza tra loro di circa 10 centimetri.
Per quanto riguarda la posizione, come per la coltivazione in piena terra, questa deve essere semi ombreggiata e riparata dal vento.
Le irrigazioni vanno effettuate dalla primavera all’autunno una volta al giorno o ogni due giorni in base alle temperature, per poi sospenderle quando la parte aerea inizia a seccare.
Le innaffiature non devono essere eccessive e vanno evitati i ristagni di acqua che possono far marcire i bulbi.
Una volta al mese si consiglia di aggiungere all’acqua un concime liquido per piante da fiore, per fornire alla pianta i nutrienti necessari alla crescita e allo sviluppo di foglie e fiori.
Dopo la fioritura le parti aeree della pianta non devono essere eliminate ma vanno lasciate a disseccarsi direttamente sulla pianta.
Ogni quattro o cinque anni i bulbi possono essere dissotterrati, divisi e ripiantati in contenitori diversi per avere più piante di narciso.
L’operazione, utile per moltiplicare il narciso, va eseguita quando la pianta è a riposo.