Grindelia proprietà e controindicazioni

La grindelia è una pianta utilizzata per trattare tosse e catarro ma utile anche in caso di cistiti ricorrenti e infiammazioni cutanee.

Grindelia

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Cos'è

La grindelia è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Asteraceae o Compositae, famiglia di cui fanno parte molte piante utilizzate in erboristeria come l’echinacea, la calendula, l’achillea, l’arnica e la camomilla.

Si tratta di una pianta originaria della California caratterizzata da foglie rigide e dentate e fiori organizzati in capolini gialli, infiorescenza tipica delle Asteraceae.

In erboristeria si utilizzano proprio i capolini che contengono una resina costituita da ditepeni, oltre a , poliini, acidi fenolici, flavonoidi, saponosidi e olio essenziale.

A scopo curativo si utilizzano diverse specie tra cui Grindelia robusta, Grindelia squarrosa, Grindelia camporum e Grindelia humilis.

 

Proprietà della grindelia

I capolini della grindelia hanno proprietà:

  • espettoranti;
  • antibatteriche;
  • antinfiammatorie;
  • antiossidanti;
  • spasmolitiche.

Questo rimedio viene consigliato soprattutto in caso di infiammazioni delle vie aeree superiori proprio per via della sua azione antinfiammatoria, spasmolitica e balsamica.

L’impiego della grindelia riguarda principalmente il trattamento di tosse, catarro, bronchiti acute, asma e pertosse.

Grazie alle sue proprietà, però, la grindelia viene adoperata anche per infiammazioni a carico delle gengive e della pelle e nelle cistiti croniche.

Per utilizzare la grindelia per la tosse e altre manifestazioni a carico delle vie aeree e per la cistite si possono utilizzare la tintura madre ed estratti idroalcolici.

La tintura madre di grindelia si somministra invece da una a tre volte al girono diluendone 30 gocce in poca acqua.

Questo rimedio può essere utilizzato anche per la tosse nei bambini, a dosaggi ridotti rispetto all’adulto e preferendo estratti fluidi in cui l’alcool è stato allontanato.

L’azione della grindelia in caso di cistite si esplica durante l’eliminazione dei suoi principi attivi per via renale, dunque gli estratti alcolici apportano benefici anche in caso di infiammazioni e infezioni delle vie urinarie.

Con i capolini di grindelia si può preparare anche l’infuso, utilizzando due grammi di droga essiccata in una tazza di acqua bollente, da lasciare in infusione per un quarto d’ora e da bere diverse volte al giorno. L’infuso e gli altri estratti acquosi di grindelia risultano però meno attivi rispetto agli estratti alcolici perché la resina e gli oli essenziali non sono solubili in acqua.

La tisana di grindelia però essere utilizzata per applicazioni sulla pelle e risciacqui della bocca; sempre esternamente, si possono effettuare impacchi mescolando grindelia in polvere con poca acqua.

 

Controindicazioni nell'utilizzo

La grindelia può causare reazioni allergiche e dermatiti da contatto nelle persone predisposte e a dosaggi elevati può irritare la mucosa gastrica.

Per l’uso della grindelia in gravidanza e allattamento, in caso di patologie o se si assumono terapie è sempre opportuno chiedere il parere del medico o farsi consigliare dal farmacista o dall'erborista prima di assumere rimedi naturali.