Mimosa: caratteristiche e coltivazione

Un fiore ormai dalla portata iconica, con una sua simbologia ben precisa, manifesto della Giornata Mondiale delle Donne. La sua pianta è un elemento ornamentale di zone a clima temperato e può essere facilmente coltivabile anche in vaso.

mimosa

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©Foto di Lyudmila Kiermeier su iStock

 

Caratteristiche della mimosa: aspetto, colori e varietà più diffuse

 

Il nome botanico della mimosa è Acacia dealbata e appartiene alla famiglia delle Fabaceae. E’ originaria della Tasmania. Predilige quindi un clima temperato e difficilmente resiste a climi rigidi.

Caratteristica della mimosa sono i suoi fiorellini simil pannocchie gialli, dalla consistenza soffice e molto fitti, che ricoprono i rametti, molto sottili. Anche le foglie sono particolari e sono a loro volta strutturate da foglie più piccole ramificate.

Esistono diverse varietà di mimosa, tutte molto caratteristiche:

  • Mimosa delle 4 stagioni:  deve il nome al fatto che riesce a fiorire più volte all’anno, da maggio a settembre. Questa varietà di mimosa predilige terreni calcarei
  • Acacia baileyana Purpurea  caratterizzata dalle foglie di colore rosso 
  • Acacia dealbata Virginia, particolare per i suoi fiori color arancione 
  • Acacia cultriformis, che rispetto alla mimosa tradizionale risulta quasi inodore. 
  • Mimosa farnesiana, i cui fiori sono gialli tendenti all’arancio
  • Mimosa bianca e rosa, sono varietà mrno diffuse

 

Clima ed esposizione ideale per la coltivazione della mimosa

 

E’ una pianta che cresce rapidamente e può incrementare anche di 1 metro all’anno. Richiede un’esposizione a pieno sole, in un clima mite e temperato, riparata dal vento, una siepe o un muro possono essere protezioni adatte.

La sua fioritura può estendersi da gennaio a marzo  dove il clima è più caldo, in condizioni più fredde tarda a fiorire, e le pannocchie gialle perdurano per circa un paio di mesi. 

Dopo la fioritura si manifestano dei piccoli frutti  che cangiano dal color verde, a un bruno-nero.

La pianta della mimosa non ha tempi di lunga sopravvivenza se non si trova in un habitat climatico adatto.

 

Come piantare la mimosa: terreno, semina e messa a dimora

 

La pianta della Mimosa predilige in genere terreni neutri o leggermente acidi.
Se si desidera iniziare una coltivazione da piantina è importante preparare una buca profonda circa 50-60 cm per 40-50 cm di larghezza. Il terreno ospintante deve essere morbido ed è consigliabile un aggiunta di stallatico per favorire l’attecchimento e la giusta crescita. Se il terreno è calcareo e deve essere acidificato l’aggiunta di torba risponde a questa esigenza. Basta poi predisporre uno strato drenante di argilla e si può procedere a posizionare la pianta nella buca. E’ consigliabile idratare e sgrovigliare delicatamente le radici prima di procedere all’interramento. Un bastoncino a tutore della pianta consente di proteggerla, sostenerla e farla crescere correttamente, da mantenere anche quando viene messa a dimora.

La messa a dimora deve essere fatta a fine primavera, o in autunno se le temperature sono calde, stagione in cui è consigliata anche la pacciamatura  per riparla dal freddo.

 

 

Cura della mimosa: irrigazione, concimazione e potatura

 

Le mimose non amano essere annaffiate eccessivamente, fatto salvo per le piante più giovani che necessitano di più acqua soprattutto d’estate per attecchire meglio. 

A fine inverno è consigliata la concimazione con un prodotto compostato.

A fine fioritura verso aprile è possibile procedere con la potatura dei rami sfioriti a metà della loro lunghezza. 

 

Fioritura della mimosa: quando avviene e come favorirla

 

La fioritura della Mimsosa come già accennato avviene tra Gennaio e Marzo. Con la sua struttura vivace ed elegante, e i suoi colori sgargianti e pieni di energia segna il passaggio dall’inverno alla primavera.

In una posizione ben soleggiata e protetta con un terreno ben nutrito e drenato e un clima temperato, la fioritura risulta abbondante

 

Mimosa in vaso: consigli per la coltivazione domestica

 

Per coltivare la mimosa in vaso viene consigliato di preparare un miscuglio composto da terriccio, terra da giardino da torba e un substrato di argila espansa per il drenaggio.

Il vaso deve essere alto almeno 50 cm di lato e di profondità per garantire una crescita corretta con una fioritura copiosa.
E’ necessario porre attenzione ai ristagni di acqua così come ad un terreno troppo secco. L’optimum è un terreno umido, da concimare circa ogni due settimane. La potatura è un’attività necessaria per evitare possibili svuotamenti nella parte sottostante.

 

Malattie e parassiti della mimosa: prevenzione e trattamenti

 

Nemici della mimosa sono il ragnetto rosso, cocciniglie e afidi, malattie più comuni sono la clorosi, che provoca lo scolorimento delle foglie, l’antracnosi, di natura fungina tipica di questa pianta: presenta macchie scure sulle foglie, lesioni sui rami, indebolimento e ridotta fioritura.

E’ sufficiente intervenire in prevenzione con potature regolari, eliminazione di rami infetti, irrigazioni solo a terra e non sui rami e foglie, che rimanendo umidi accoglierebbero più facilmente presenze fungine.

L’utilizzo di antiparassitari naturali a base di rame e zinco che regolano sia il terreno sia la pianta a tutela del suo sviluppo e fioritura e acaricidi è la risposta a possibili malattie della mimosa

 

Significato della mimosa e il suo utilizzo nella Festa della Donna

 

La Mimosa è giunta in Europa solo nell’800 e oggi cresce in molte località italiane, basti pensare alla Riviera Ligure che si tinge di giallo.
E’ diventato il fiore simbolo della festa della donna a partire dall’immediato dopoguerra, nel 1946, proprio in occasione dell’8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna, su proposta di Rita Montagnana, moglie di Palmiro Togliatti e Teresa Mattei, iscritte all' Unione Donne Italiane.

Nel linguaggio dei fiori è simbolo di libertà, autonomia, sensibilità, accogliemento e delicatezza. Il colore giallo evoca energia, forza, tutti aspetti che ben si sposano con il significato dell’8 marzo.