Giglio, caratteristiche e coltivazione
Un fiore elegante, molto profumato, dai molti colori e dalle numerose caratteristiche

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- Caratteristiche del giglio
- Clima ed esposizione ideale per la coltivazione del giglio
- Come piantare il giglio
- Cura del giglio
- Fioritura del giglio
- Giglio in vaso o in giardino
- Malattie e parassiti
- Come conservare i bulbi di giglio dopo la fioritura
Caratteristiche del giglio: varietà, colori e significato
Originario dell’Europa, dell’Asia e del Nord America, il giglio è un fiore perenne e appartiene alla famiglia delle Liliaceae. Esistono oltre 100 specie di gigli, e variano in dimensioni, colori e forme. Ecco i più famosi:
- ll giglio asiatico, noto per la sua resistenza e la capacità di prosperare in condizioni climatiche difficili. La vasta gamma di colori, tra cui rosa, arancione, giallo e bianco, lo rende famoso per le sue fioriture che possono perdurare per settimane.
- Il giglio del Madagascar, o giglio di San Giovanni. Famoso per i suoi fiori a forma di tromba, color bianco puro dal profumo dolce e persistente. Il giglio del Madagascar è una pianta tropicale e richiede un clima caldo e umido.
- Il giglio martagone, una specie europea dai fiori penduli a forma di campana, di colore rosa o viola, con macchie scure. Sopravvivere in condizioni difficili, ideale per i giardini rocciosi o boscosi.
- Il giglio tigre dai fiori arancioni vivaci con macchie nere, è una pianta resistente che preferisce i luoghi soleggiati con un buon drenaggio.
- Il giglio orientale, tra i più profumati, dai grandi fiori a forma di stella, di vari colori, tra cui bianco, rosa e rosso. Il suo profumo è intenso e dolce.
Il giglio è un fiore ricco di significati simbolici. Nel cristianesimo, il giglio bianco è un simbolo della Vergine Maria e rappresenta purezza e virtù.
Nell’antico Egitto, era simbolo di fertilità e rinascita: credevano che il giglio fosse un fiore sacro alla dea Iside, la dea della maternità e della nascita.
Nell’antica Grecia e a Roma, il giglio era associato alla dea Era, la regina degli dei e la dea del matrimonio e della nascita.
Il giglio è anche un simbolo araldico, spesso associato alla monarchia francese. Utilizzato in molte bandiere, stemmi e insegne reali nel corso dei secoli è per esempio il fiore ufficiale di città e paesi, come Firenze
Il giglio è anche un fiore commestibile: i suoi petali possono essere utilizzati per decorare insalate, dolci e bevande, mentre i suoi bulbi possono essere cotti e mangiati come una verdura. Sono ricchi di amido e di nutrienti come la vitamina C e il potassio.
Clima ed esposizione ideale per la coltivazione del giglio
I gigli prediligono il sole. Necessitano di almeno sei ore di luce solare diretta al giorno per crescere al meglio, senza però disdegnare un po’ di ombra durante le ore più calde del pomeriggio.
Come piantare il giglio: terreno, bulbi e messa a dimora
Per ottenere i gigli si pianta il bulbo, che si acquista a fine inverno, e deve presentare un germoglio vigoroso. Il bulbo si pianta in terra o nel vaso con il getto appena sotto la superficie: nel giro di pochi giorni può emergere e presentare piccoli boccioli alla sommità.
I gigli preferiscono un terreno ben drenato. Basta aggiungere della sabbia o ghiaia al terreno.
Se i gigli vengono piantati in aiuola o in grandi vasi è necessario proteggere il terreno con pacciamatura affinchè la terra resti sempre leggermente umida e non crescano erbacce.
Attenzione alla profondità in cui si interrano i bulbi: circa tre volte il loro diametro, per far si che abbia la corretta struttura per sostenerlo una volta cresciuto.
Cura del giglio: irrigazione, concimazione e potatura
Una volta piantati, i gigli dovrebbero essere annaffiati regolarmente, ma non troppo spesso, poiché i bulbi di giglio possono marcire se rimangono troppo umidi. Durante la stagione di crescita, potrebbe essere utile fertilizzare i gigli una volta al mese.
Il giglio non è molto esigente poichè ha accumulato al suo interno le risorse necessarie per germogliare. Sarà dunque sufficiente fornire un concime liquido ad alto tenore di potassio e fosforo, nella fase di sviluppo dei boccioli. Quando la pianta ha finito la fioritura, un concime organo-minerale liquido a base di guano, per completare l’assorbimento di fattori nutritivi nel bulbo, che garantisce la fioritura per l’anno successivo.
La potatura è un altro aspetto importante della cura dei gigli. Dopo che i gigli hanno fiorito, bisogna rimuovere i fiori appassiti per evitare che la pianta sprechi energia a produrre semi lasciando il resto della pianta intatto, poiché le foglie continuano a la fotosintesi fornendo energia ai bulbi.
Fioritura del giglio: periodo e consigli per una fioritura rigogliosa
Il giglio ama il sole: solo se ha molta luce il suo stelo diventa sufficientemente robusto per restare eretto, meglio ancora se aiutato magari da un tutore, come una canna sottile di bambù legata con delicatezza al fusto, in un posto riparato dal vento. La fioritura avviene anche in ombra parziale se è molto luminosa. La sua fioritura perdura a lungo e la stagione di maggiore rigoglio è la primavera-estate.
Giglio in vaso o in giardino: differenze e consigli di coltivazione
Sia in vaso sia in giardino il periodo migliore per piantare il bulbo è la primavera. Durante questa stagione, le temperature miti e la luce solare creano le condizioni ideali per una crescita sana e potente. Ci sono alcune varietà i cui bulbi però che devono essere piantati in autunno.
Se piantati in giardino, il suggerimento è di disporli a gruppi di 5 bulbi, posizionati a una certa vicinanza tra di loro per creare macchie fiorite di grande impatto. Utile anche predisporre supporti o tute per proteggere gli steli.
Malattie e parassiti del giglio: prevenzione e rimedi naturali
I gigli possono essere vittime di vari parassiti e malattie. Tra i più comuni ci sono i lillà, che sono piccoli insetti che possono danneggiare i bulbi dei gigli, e la marciume del bulbo, una malattia fungina.
I gigli possono essere soggetti a vari insetti come larve e coleotteri che si nutrono delle foglie dei gigli, danneggiando la pianta. Inoltre, i funghi rappresentano un’altra minaccia, dovuti ad eccessiva umidità e temperature elevate.
Come conservare i bulbi di giglio dopo la fioritura
In genere, la fioritura si mantiene bella per due-tre anni, poi è meglio piantare nuovi bulbi. Ad autunno inoltrato, si possono estrarre i bulbi e dividerli se hanno “figliato”, fioriranno l’anno successivo. Si possono mantenere protetti mettendoli a dimora in un luogo protetto dal freddo, in poca terra in un vaso protetto da un telo.