Renella: cos'è, sintomi e rimedi
Prima della formazione dei calcoli renali veri e propri, si crea la renella, una sorta di sabbiolina che può essere del tutto asintomatica oppure provocare fastidio o dolore nella minzione. Vediamo meglio di cosa si tratta e scopriamo alcuni rimedi della nonna.
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- Cos'è la renella
- Cause della renella
- Sintomi della renella
- Diagnosi della renella
- Come eliminare la renella
- Rimedi della nonna per la renella
Cos'è la renella
Quando si parla di renella, ci si riferisce a sabbiolina e piccoli aggregati cristallini che si formano all’interno dei reni e passano nelle vie urinarie e nella vescica, per poi esserne espulsi durante la minzione. Di norma la renella assume un colorito giallastro o rossastro, perché è formata da cristalli di acido urico e acido ossalico.
Il fenomeno dunque è lo stesso che porta alla formazione dei calcoli: la principale differenza tra renella e calcoli renali sta però nel fatto che questi ultimi sono più compatti e dunque più difficili e dolorosi da eliminare. La renella, al contrario, di norma dà sintomi piuttosto lievi.
Cause della renella
La renella non è una malattia dovuta a un agente patogeno, bensì una condizione che nella maggior parte dei casi viene innescata da tre fattori: la predisposizione genetica, la scarsa idratazione e la dieta scorretta.
Più nel dettaglio, la renella è composta da sali di calcio e acido urico che passano da una fase di soluzione, in cui sono disciolti nelle urine, a una fase cristallina in cui precipitano perché il liquido è soprasaturo. Questo avviene a seguito di particolari condizioni omeostatiche, alterazioni metaboliche oppure infezioni delle vie urinarie.
Se per la predisposizione individuale non si può fare nulla, idratazione e dieta dipendono totalmente dalle buone abitudini dell’individuo. Per questo, in presenza di renella, per capire come eliminarla è indispensabile rivolgersi a uno specialista che sappia dare indicazioni mirate per quello specifico paziente.
Sintomi della renella
Se la sabbiolina rimane scarsa e sottile, la renella può essere asintomatica: ciò significa che viene espulsa naturalmente con le urine e il paziente non se ne accorge nemmeno. Altre volte invece può notare fastidio durante la minzione e sabbia rossastra nelle urine, ma senza disagi particolari.
Una renella più consistente può invece provocare coliche renali, cioè fitte di dolore ai reni che si irradiano posteriormente verso la zona lombare e anteriormente verso quella inguinale. Le coliche sono molto spiacevoli e tendono a manifestarsi di notte.
Trattandosi di un disturbo urinario, la renella può dare problemi durante la minzione, come dolore, bruciore, difficoltà a urinare o, al contrario, necessità di farlo più di frequente rispetto al solito. Altre volte si può notare sangue nelle urine o si può avere l’impressione di non riuscire a svuotare totalmente la vescica. Tra i sintomi aspecifici, cioè quelli che può essere difficile ricollegare a una specifica patologia, ci sono nausea, vomito, malessere, senso di peso nella regione lombare, febbre.
Diagnosi della renella
Se la renella è molto leggera e quindi asintomatica, si risolve da sola senza bisogno di approfondimenti di sorta. Se invece la persona manifesta fastidio o vero e proprio dolore, il medico si concentra innanzitutto sull’anamnesi (cioè il racconto della storia clinica del paziente) e sulla descrizione dei sintomi. Dopodiché procede con l’esame obiettivo, cioè la visita, con la palpazione della loggia renale e la manovra di Giordano per rilevare l’eventuale dolore.
Dopodiché, si procede con gli esami del sangue e delle urine e l’urinocoltura. Se necessario, si aggiunge anche un’ecografia dell’apparato urinario: è l’esame di prima scelta perché non è invasivo né pericoloso e non richiede alcuna preparazione. Se il quadro è più complicato e necessita di approfondimenti, si può aggiungere una Tac con o senza contrasto, oppure una radiografia o una citoscopia.
Come eliminare la renella
Il primo dei rimedi naturali per eliminare la renella è la corretta idratazione, con almeno due litri d’acqua al giorno, unita a una dieta che privilegia i migliori alimenti per i reni e riduce al minimo i fattori di rischio. Dev’essere un medico a spiegare come depurare reni e vescica, perché l’approccio dipende dalla tipologia di renella:
- Se infatti i cristalli sono di ossalato di calcio, bisogna ridurre il sodio e – appunto – gli ossalati, tra cui spinaci, prezzemolo, verza, bietola, barbabietola, cacao e cioccolato.
- Se invece i cristalli sono di acido urico, i responsabili sono i cibi ricchi di purine come acciughe, sardine, frutti di mare, brodo di carne, cacciagione, frattaglie. In questo caso, la dieta da seguire è paragonabile a quella per la gotta.
Se necessario, soprattutto in caso di coliche, il medico può prescrivere farmaci analgesici. Quando non si parla più di renella ma di calcoli renali veri e propri, si può valutare l’opzione chirurgica.
Rimedi della nonna per la renella
Chi è alla ricerca di rimedi della nonna per la renella può fare affidamento alle tisane, che peraltro tornano utili per assumere la corretta quantità di acqua. Tra le erbe depurative e diuretiche più note ci sono l’equiseto, le bacche di ginepro, la pilosella, l’orthosiphon.
Molti ritengono che sia l’acqua di rubinetto a favorire la formazione di renella e calcoli renali, per il suo elevato contenuto di calcio. In realtà, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha sfatato questo falso mito, ricordando come il calcio sia un elemento indispensabile per la salute e vada quindi limitato o eliminato soltanto se sussistono validi motivi per farlo. Più che quale acqua si beve, conta quanta acqua si beve: è dunque fondamentale idratarsi spesso soprattutto d’estate, quando si perdono più liquidi con il sudore.