Apatia: significato, cause, sintomi
Spesso (ma non sempre) legata alla depressione, l’apatia è quella condizione di vuoto, perdita di interesse e motivazione nei confronti del mondo e degli altri. Vediamo come si riconosce e come si manifesta.
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Apatia: il significato psicologico, psichico e filosofico
Apatia è un termine che si usa anche nelle conversazioni quotidiane, ma spesso equivocando il suo reale significato. Si parla di apatia quando una persona smette di manifestare emozione o motivazione nei confronti delle cose che normalmente suscitavano il suo interesse.
Dire semplicemente che una persona apatica “sta male” rischia di portare fuori strada. Una persona che ha subito un lutto, un abbandono o un trauma, per esempio, prova emozioni molto forti, in primis la tristezza. L’apatia è il contrario, perché è la mancanza di emozioni. Una persona apatica si sente spenta, svuotata, non è reattiva e fatica a farsi coinvolgere dagli altri.
L’apatia può manifestarsi in varie forme e in vari contesti:
- l’apatia generale è quella che abbiamo appena descritto: la persona perde interesse nei confronti del lavoro, della vita quotidiana e degli affetti, compromettendo l’andamento della propria vita familiare e sociale;
- si parla di apatia in amore quando nella coppia viene a mancare la passione reciproca, la voglia di sperimentare e vivere nuove esperienze insieme, e la relazione procede stancamente, quasi per inerzia;
- l’apatia emotiva è la perdita di contatto con le proprie emozioni;
- l’anedonia invece ha un significato leggermente diverso, perché è l’incapacità di provare piacere;
- anche l’abulia è simile e spesso collegata all’apatia: è una sorta di “sindrome di ipofunzione” in cui la persona è come rallentata e fa fatica a rispondere agli stimoli esterni.
In filosofia, in particolare per la corrente dello stoicismo, l’apatia ha un significato differente. Lo stoico non si esalta per gli avvenimenti positivi né si abbatte per quelli negativi; non perché è indifferente, ma perché è convinto che tutto ciò che accade sia teso verso il bene. Un’altra virtù cardine della filosofia stoica è l’atarassia: è una sorta di imperturbabilità interiore, una tranquillità dell'anima che deriva dal raggiungimento della saggezza e dalla virtù.
Cause dell'apatia
L’apatia non è una malattia, ma è uno dei sintomi di vari disturbi fisici e psicologici, come:
- depressione;
- disturbi neurologici come morbo di Parkinson, ictus, sclerosi multipla o lesioni cerebrali;
- stati cronici di ansia;
- disturbi neurocognitivi come il morbo di Alzheimer e altre forme di demenza;
- disturbi psichiatrici come la schizofrenia e il disturbo bipolare;
- privazione cronica del sonno;
- assunzione di determinati farmaci.
Apatia e depressione
L'apatia è uno dei sintomi principali e più comuni della depressione, un disturbo dell’umore caratterizzato da una tristezza profonda e persistente, apparentemente irrisolvibile. Va comunque ricordato come siano due condizioni diverse, per quanto spesso legate: esistono persone depresse che non sperimentano apatia e, viceversa, persone apatiche che non hanno episodi depressivi veri e propri.
Quando l’apatia insorge come conseguenza della depressione, il paziente:
- non ha più voglia di dedicarsi al lavoro, alla vita sociale e ai consueti hobby;
- ha l’impressione che anche fare una doccia o preparare un pasto siano sforzi inaffrontabili;
- si sente stanca, spossata, priva di energia;
- si sente vuota, distaccata dagli altri e dal mondo circostante;
- soffre d’insonnia o, al contrario, fa fatica ad alzarsi dal letto;
- non riesce a restare concentrata o a prendere decisioni;
- ha cambiamenti nell’appetito e può dunque prendere o perdere peso.
È fondamentale che chi si riconosce in questa descrizione chieda un supporto professionale, magari cominciando con il medico di famiglia per poi intraprendere un percorso di psicoterapia. La depressione non è un semplice “momento no”, ma una condizione medica che può e deve essere curata in modo appropriato.