Sinusite, sintomi e trattamento
Naso chiuso, mal di testa, muco giallo-verdastro: sono alcuni dei sintomi della sinusite, un’infiammazione – acuta o cronica – dei seni paranasali. Ma a cosa è dovuta la sinusite? Quando preoccuparsi per la sinusite e come si cura? Scopriamolo insieme.
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- Cosa sono i seni paranasali
- Cos’è la sinusite
- I sintomi della sinusite
- Sinusite acuta e sintomi
- Sinusite cronica e sintomi
- Le possibili cause
- Conseguenze
- La sinusite nei bambini
- Quando rivolgersi al medico
- Diagnosi e trattamento
- Aerosol per la sinusite
- Rimedi naturali
Cosa sono i seni paranasali
Prima di spiegare a cosa è dovuta la sinusite è necessario fare una piccola introduzione sull’anatomia e fisiologia del nostro cranio. La sinusite infatti è un processo infiammatorio delle mucose dei seni paranasali: ma cosa sono i seni paranasali?
I seni paranasali sono quattro paia di piccole cavità piene di aria che fanno parte del cranio e comunicano col naso attraverso un orifizio chiamato ostio. Si distinguono sulla base della loro posizione:
- frontali sopra le sopracciglia;
- mascellari negli zigomi,
- etmoidali sui lati della cavità nasale;
- sfenoidali dietro quelli etmoidali.
Le loro funzioni sono svariate: aumentano, ad esempio, la percezione degli odori, alleggeriscono la scatola cranica e regolano la tonalità della voce, solo per citare le più importanti.
Cos'è la sinusite
La sinusite è il risultato di un’infiammazione o infezione dei seni nasali e paranasali. Si associa generalmente ad una tipica forma di mal di testa, che si accentua quando vengono compresse le zone del viso immediatamente vicine al naso, e alcune aree della fronte. Altro sintomo caratteristico è la secrezione di muco che, dalle fosse nasali, scende in gola, particolarmente durante il riposo notturno.
Quando questi sintomi si risolvono nell’arco di pochi giorni, si parla di sinusite acuta. Se invece si ripresentano in modo sfumato e ricorrente, significa che si soffre di sinusite cronica.
A seconda della localizzazione dei seni paranasali infiammati, si parla di sinusite mascellare, sfenoidale ecc. Si parla anche di rino-sinusite quando tale processo infiammatorio coinvolge contemporaneamente sia il naso (rinite) sia uno o più degli otto seni o cavità paranasali (sinusite).
La sinusite rinogena invece è causata dall'ostruzione degli osti, dovuta a sua volta a una congestione della mucosa nasale oppure a problematiche anatomiche.
I sintomi della sinusite
Come sapere se si ha la sinusite? I sintomi sono piuttosto caratteristici:
- senso di pressione e pesantezza al viso;
- dolore al volto che ricorda quello di una botta;
- naso chiuso con secrezioni gialle o verdi;
- mal di testa;
- olfatto alterato;
- tosse grassa, cioè con catarro;
- febbre;
- sensazione di debolezza o affaticamento;
- alitosi.
La sinusite causa anche sintomi agli occhi, come gonfiore e lacrimazione eccessiva.
È molto raro che ci sia una sinusite senza muco: in tal caso, probabilmente il problema potrebbe essere di natura anatomica, per esempio il setto nasale deviato.
Sinusite acuta e sintomi
Si parla di sinusite acuta quando l’infiammazione dei seni paranasali è temporanea, cioè dura al massimo due o tre settimane. Di solito alla base c’è un’infezione virale o batterica.
Per via dell’infiammazione dei tessuti, i passaggi nasali si ostruiscono: è questo il motivo per cui si ha il naso chiuso, accompagnato dal respiro difficoltoso e una spiacevole sensazione di pressione nella zona del viso. Un’altra caratteristica tipica è l’abbondante secrezione nasale di colore giallastro o verdastro.
La zona dei seni paranasali – sopra gli occhi, sulle guance e intorno al naso – è più sensibile e dolente, soprattutto quando si preme con le mani o ci si china in avanti. La febbre, presente comune se l’infezione è batterica, è un segnale dell’attivazione del sistema immunitario.
Esiste anche la sinusite acuta ma ricorrente: ciò significa che il soggetto la contrae almeno quattro volte l’anno, con la scomparsa dei sintomi tra un episodio e l’altro.
Sinusite cronica e sintomi
Si parla invece di sinusite subacuta se i sintomi durano da 3 a 12 settimane e di sinusite cronica se vanno oltre le 12 settimane. Di norma una persona è particolarmente predisposta per via di allergie o reflusso gastroesofageo.
I sintomi sono bene o male gli stessi (congestione nasale, muco, sensibilità nella zona dei seni paranasali), ma sono persistenti. Di solito provocano il cosiddetto mal di testa da sinusite, percepito come una pressione o un dolore sordo nella zona del viso o della fronte. Se la sinusite coinvolge il seno sfenoidale, quello che si trova dietro il naso quasi al centro del cranio, il mal di testa può irradiarsi verso la schiena, nella zona cervicale. Il drenaggio del muco nella gola può inoltre causare tosse e irritazione.
Le possibili cause
Abbiamo visto che la sinusite è un’infiammazione dei seni paranasali, ma quali sono i fattori che la provocano?
- un’infezione di origine virale, come un banale raffreddore;
- un’infezione batterica, che di solito bisogna sospettare se i sintomi si protraggono più di 7-10 giorni;
- un ascesso alle radici dei molari superiori (in tal caso si parla di sinusite ontogena);
- un’allergia che ostruisce gli osti;
- più raramente, un’infezione fungina (si parla proprio di sinusite micotica);
- il reflusso gastroesofageo, cioè la risalita di materiale acido dallo stomaco.
Conseguenze
La sinusite nella stragrande maggioranza dei casi non è pericolosa, ma solo spiacevole. Possono verificarsi complicanze soltanto se l’infezione è batterica e si diffonde, provocando cellulite orbitaria o periorbitaria, trombosi del seno cavernoso oppure ascesso epidurale o cerebrale.
La sinusite nei bambini
“Nei bambini, la sinusite è una malattia frequente, considerando la particolare anatomia del massiccio facciale del bambino. Generalmente semplice ed autolimitante, diminuisce con l’età”, spiega Francesca Anastasi, responsabile Rinologia medica e chirurgica presso la Uoc Otorinolaringoiatria dell’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli e collaboratrice dell’Associazione Respiriamo Insieme Aps.
“La diagnosi è difficile a causa dei segni e dei sintomi non specifici che si sovrappongono all’infezione virale delle alte vie respiratorie e all’allergia che pure presenta un ruolo importante, specie in ottica di prevenzione. Esistono poi condizioni geneticamente determinate, quali la fibrosi cistica, che nel bambino possono determinare forme di sinusite piuttosto complicate."
“Un episodio di sinusite acuta nel bambino è sicuramente un campanello da ascoltare, perché tale evento può essere il preludio ad una condizione patologica che può cronicizzare”, continua.
“Con la visione ‘immunitaria’ della sinusite che gli otorinolaringoiatri hanno conosciuto anche grazie alla terapia biologica, si può pensare legittimamente che l’identificazione di una sinusite associata ad allergia, ad asma, alla dermatite atopica nel bambino impone l’attuazione di un programma di follow-up e prevenzione fin dalla tenera età, perché il piccolo paziente non vada successivamente incontro a forme complicate di patologia cronica respiratoria, con tutto quello che comporta in termini di qualità della vita e costi socio-sanitari”.
“Possiamo, dunque, affermare che un episodio di sinusite nella popolazione pediatrica rappresenta sicuramente un buon motivo per essere sottoposti a visita otorinolaringoiatrica”, conclude.
Quando rivolgersi al medico
Quando è il caso di rivolgersi al medico per la sinusite? “Capita molto frequentemente che il paziente identifichi il mal di testa con la sinusite, curando questo sintomo con farmaci da banco e pensando di aver risolto così il suo malessere”, sottolinea la dottoressa Francesca Anastasi.
“La sinusite o meglio, la rinosinusite è caratterizzata da mal di testa, dolori facciali associati spesso a pesantezza, ostruzione nasale con riduzione o scomparsa dell’olfatto, scolo nasale frequente, anteriore o posteriore. Tali sintomi se associati a malessere generale o a febbre, ne esprimono la condizione acuta. Si parla di forma cronica se tale manifestazione è più sfumata e si presenta per un periodo maggiore di 6 settimane. Se si hanno più di due di questi sintomi associati, è opportuno rivolgersi allo specialista per approfondimenti”.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi di sinusite è basata principalmente sull’anamnesi, cioè sulla descrizione dei sintomi, e sull’esame fisico. Il medico esamina il naso, la gola e le regioni facciali per rilevare segni di infiammazione o secrezioni, eventualmente facendo uso di uno strumento ad hoc chiamato endoscopio nasale.
Se ha la necessità di valutare in modo più preciso l’entità dell’infiammazione, o di escludere altre patologie, può richiedere un imaging, come una radiografia o una tomografia computerizzata (TC) dei seni paranasali. Se invece sospetta un’infezione batterica, può prelevare un campione di secrezioni per la coltura in laboratorio, al fine di scegliere il trattamento antibiotico più mirato.
Come si cura la sinusite? Il trattamento della sinusite dipende dalla sua causa e dalla gravità dei sintomi. Una terapia conservativa prevede:
- irrigazione nasale con la soluzione salina o appositi irrigatori;
- lo spray nasale decongestionante, purché sia limitato a pochi giorni;
- farmaci da banco con ibuprofene o paracetamolo per alleviare il mal di testa e il dolore facciale.
La terapia farmacologica invece consiste in:
- antibiotici, se l’infezione è batterica;
- corticosteroidi nasali in forma di spray, per ridurre l’infiammazione e dunque i sintomi.
Se invece la sinusite è cronica e non risponde ai trattamenti conservativi, si può optare per l’intervento chirurgico. Il più comune è la sinusotomia endoscopica: in pratica, si inserisce un endoscopio nel naso per rimuovere eventuali blocchi o polipi e ripristinare il normale drenaggio dei seni paranasali.
Viceversa, cosa non fare con la sinusite? Innanzitutto curarsi da sé assumendo farmaci da banco o, peggio ancora, antistaminici e corticosteroidi per lunghi periodi e in assenza di una precisa indicazione medica. Anche il fumo e l’alcool hanno un effetto irritante. Un’altra cosa da non fare è deglutire il muco: al contrario, bisognerebbe fare il possibile per favorire la sua espulsione.
Aerosol per la sinusite
Può essere utile l’aerosol per la sinusite? Se sì, con quali tipi di farmaci? Risponde la dottoressa Francesca Anastasi, che lavora presso l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli e collabora con l’Associazione Respiriamo insieme Aps.
“L’aerosolterapia è da considerarsi una scelta terapeutica molto valida per la cura della rinosinusite. Innanzitutto è opportuno ricordare che il device da utilizzare non è la mascherina, come comunemente si immagina. Per la cura di tale condizione si devono utilizzare le forcine nasali o meglio il nebulizzatore nasale. Tali dispositivi permettono una micronizzazione del farmaco che permette la formazione di particelle grosse (circa 20 micron di diametro) che detergono e penetrano in distretti non facilmente raggiungibili, come i seni paranasali”, sottolinea la dottoressa.
“Al loro interno possono essere messi corticosteroidi inalatori, mucolitici e antibiotici. In realtà non c’è un protocollo unico farmacologico. Essendoci molte molecole a disposizione, ad esempio l’acido ialuronico e le ben note soluzioni isotoniche o ipertoniche, si possono formulare miscele di farmaci ad hoc per il paziente e per la sua specifica condizione clinica”, conclude.
Rimedi naturali
Come ben sa chi ne soffre, ancor più se in forma cronica, la sinusite può rivelarsi piuttosto fastidiosa. Vediamo quindi i rimedi naturali per alleviare i sintomi della sinusite:
- lavaggi nasali con la soluzione fisiologica, da iniettare in ogni narice attraverso una siringa senza ago;
- impacchi da posizionare sulla fronte per alleviare il senso di pesantezza e pressione: basta riscaldare il sale grosso e avvolgerlo in uno straccio;
- suffumigi con aceto di mele: si fa bollire l’acqua, si aggiunge l’aceto e si respirano i suoi vapori, mettendo un panno attorno alla testa per evitare che si disperdano;
- se il medico lo ritiene opportuno, un’integrazione di bromelina (sostanza contenuta nel gambo dell’ananas) può aiutare a sciogliere il muco e ridurre gonfiore e dolore;
- i rimedi fitoterapici adatti alla sinusite sono echinacea, astragalo o eleuterococco (dall’azione immunostimolante), olmaria o spirea (dall’azione antinfiammatoria) oppure gli oli essenziali di tea tree, eucalipto, lavanda, timo, rosmarino e menta (se ne possono aggiungere poche gocce all’acqua dei suffumigi per sinusite);
- i semi di pompelmo sono stati usati a lungo come antibiotico naturale per sinusite, ma la loro efficacia è controversa.