Borsa pastore: proprietà, uso, controindicazioni
La borsa pastore (Capsella bursa-pastoris) è una pianta della famiglia delle Brassicaceae. Oltre ad avere un'azione emostatica, le sue proprietà astringenti sono utili anche per la circolazione e la diarrea. Scopriamola meglio.
> Proprietà della borsa pastore
Proprietà della borsa del pastore
Le parti aeree della borsa pastore contengono flavonoidi (rutina, luteolin-7rutinoside), olio essenziale, alcaloidi (burserina), glucosidi (acido bursinico) e tannini, che conferiscono alla pianta proprietà antiemorragiche, emostatiche e astringenti.
I principi attivi, in particolare l'acido bursico, presenti nel fitocomplesso hanno tutti la proprietà di arrestare le emorragie interne, nelle emottisi (emissione di sangue dalle vie respiratorie, di solito con un colpo di tosse), in caso di ematuria (presenza di sangue nelle urine) e metrorragia (perdita di sangue dall'utero, indipendente dal flusso mestruale). Le proprietà emostatiche della pianta sono impiegate anche nelle emorragie nasali (epistassi), o in quelle dovute a emorroidi e nella cura delle gengiviti con sanguinamento.
Inoltre la pianta è in grado di far contrarre la muscolatura dell’utero, regolarizzando il flusso ematico durante le mestruazioni, quando si manifesta eccessivamente abbondante (menorragia o ipermenorrea).
L'azione astringente della borsa pastore non è utile solo al sistema circolatorio, nel trattamento delle varici e di altri disturbi da insufficenza venosa, ma risulta indicata al sistema enterico, anche in caso di diarrea.
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Modalità d'uso
USO INTERNO
INFUSO: 1 cucchiaio raso di borsa pastore sommità, 1 tazza d’acqua
Versare la pianta nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berne 2 tazze al giorno lontano dai pasti, per usufruire dell'azione astringente.
Tintura madre di Borsa pastore: 30 gocce tre volte al giorno circa dieci giorni prima del ciclo mestruale. Negli altri casi dosi variabili 30-50 gocce 2-3 volte al giorno lontano dai pasti.
Controindicazioni
Per le sue proprietà la borsa pastore è controindicata durante la gravidanza e l'allattamento, e in caso di pressione bassa. L'uso è sconsigliato per i soggetti che manifestano ipersensibilità verso il componente.
Descrizione della pianta
Pianta erbacea, annuale, a volte biennale; ha fusti eretti, alti fino ad 80 cm, spesso ramificati, soprattutto in piante cresciute in ambienti ricchi di sostanze nutritive. Se viene stropicciata ha un odore solforato conferito dall'olio essenziale. Le foglie basali sono riunite in rosetta, il loro picciolo è corto ed hanno forma variabile; le foglie del fusto sono sessili, hanno forma sagittata e sono amplessicauli. I fiori, in numero elevato, sono inseriti su racemi senza foglie; i singoli fiori sono molto piccoli, hanno 4 sepali verdi e 4 petali bianchi. I frutti sono a forma triangolare con la base a forma di cuneo e l’apice incavato che ricordano le borse dei pastori.
L'habitat della borsa del pastore
Diffusa in quasi tutto il mondo, spesso è considerata infestante. In Italia è presente su tutto il territorio, ma scarseggia nella fascia alpina. Si adatta a qualsiasi tipo di clima e di terreno; vegeta negli orti, sui prati incolti ma anche coltivati, ai margini delle strade, sui muri, nelle radure e boschi, fino a 1800 (massimo 2600) m s.l.m.
Cenni storici
Il nome del genere capsella e quello specifico bursa-pastoris deriva dalla forma dei frutti della pianta, simili a bisacce dei pastori e venne attribuito nel 1792 dal botanico tedesco Friedrich Kasimir Medikus (1736-1808).
Nel corso della prima Guerra Mondiale si affiancò come emostatico ad altre due erbe medicinali già in uso per questo scopo: la segale cornuta e l'idraste (Hydrastis canadensis)
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In collaborazione con Erboristeria del Pigneto
Immagine | Eattheweeds.com