Argento colloidale, proprietà e benefici
L'argento colloidale è un rimedio disinfettante contro ferite, infezioni e altri disturbi. Ecco come usarlo e perché è bene non esagerare.
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- Proprietà dell'argento colloidale
- Benefici dell'argento colloidale
- A cosa serve l'argento colloidale
- Indicazioni dell'argento colloidale
- Le differenze con l'argento ionico
- Come assumere l'argento colloidale
- Controindicazioni dell'argento colloidale
- Effetti collaterali dell'argento colloidale
Proprietà dell’argento colloidale
All'argento colloidale, chiamato anche acqua d'argento o acqua argentata, sono attribuite proprietà:
- Antibatteriche;
- antivirali;
- antifungine.
In virtù di tali proprietà, l'argento colloidale è stato largamente impiegato nelle infezioni in passato: prima dell'avvento degli antibiotici lo si usava abitualmente sia internamente che per uso topico.
Ancora oggi, questo rimedio è impiegato per trattare svariati disturbi a carico di pelle e mucose e, in alcuni casi, è usato anche internamente.
Benefici dell'argento colloidale
I benefici dell'argento colloidale sono dati dal suo meccanismo d'azione. Gli ioni positivi dell’argento colloidale intercettano batteri e funghi, si legano alla loro parete cellulare, si insinuano all’interno e neutralizzano la loro respirazione.
Sui virus l’argento colloidale si comporta in maniera leggermente diversa: li ossida riducendone l’attività fino a renderli inoffensivi.
A cosa serve l'argento colloidale
L'argento colloidale viene utilizzato per aiutare l'organismo a difendersi da infezioni causate da batteri, virus e funghi.
Grazie alle proprietà antibatteriche, l’argento colloidale previene o contrasta possibili colonizzazioni batteriche come streptococchi o stafilococchi, comportandosi come un antibiotico.
L’argento colloidale è poi utile a prevenire e trattare infezioni provocate da virus e micosi, cioè infezioni causate da funghi.
Indicazioni dell’argento colloidale
L’argento colloidale è indicato in caso di:
- Raffreddore tosse, mal di gola;
- bronchiti e infezioni delle vie aeree;
- infezioni delle orecchie, otite;
- infezioni gengivali, afte, infiammazioni del cavo orale;
- ferite e ulcere;
- candidosi, herpes.
Le differenze con l'argento ionico
L'argento colloidale è un sistema colloidale che prevede la dispersione di una sostanza (fase dispersa) in un’altra (fase disperdente) e le particelle della prima sostanza devono possedere specifiche dimensioni.
Nel caso dell’argento colloidale si tratta di piccole particelle di argento che vengono disperse in acqua depurata. Per acqua depurata si intende acqua demineralizzata, distillata, o bidistillata.
Le particelle di argento disperse per essere considerate colloidi devono possedere una dimensione compresa tra 1 nanometro e 500 nanometri.
L'argento colloidale si trova in vendita in gocce, in erogatori spray in concentrazioni comprese tra 10 e 50 parti per milione (ppm).
Esiste anche l'argento colloidale ionico (non argento iodato) una sospensione di particelle dotate di carica di ioni positivi, con una concentrazione che varia da 10 a 20 ppm.
Come assumere l’argento colloidale
Generalmente l'argento colloidale è impiegato esternamente ed è disponibile in formati spray da nebulizzare su pelle, mucose e gola. In commercio esistono anche preparazioni di argento colloidale puro in gocce da assumere sotto la lingua o sciroppi e altri prodotti a uso interno che contengono argento colloidale.
Effetti collaterali dell'argento colloidale
L’uso prolungato o ad alti dosaggi di argento colloidale può portare a un accumulo di argento in diversi tessuti e organi tra cui:
che possono risultare danneggiati in modo grave.
A livello della pelle, l’accumulo si manifesta con una condizione nota come "argiria", caratterizzata da una colorazione grigia della pelle. Si tratta di un effetto collaterale abbastanza raro ma irreversibile.
Per via di tali effetti collaterali, l'argento colloidale va utilizzato in piccole quantità, sporadicamente o per periodi molto brevi, con particolare attenzione sui bambini.
Controindicazioni dell'argento colloidale
Poiché l'assunzione di argento colloidale può interagire con alcuni farmaci riducendone l'efficacia, è bene consultare sempre il medico prima di ricorrere a questo rimedio. Inoltre, risulta sconsigliato l'uso di argento colloidale in gravidanza e durante l'allattamento.