Mirto, proprietà e utilizzi
Il mirto è una pianta sempreverde da cui si ricava il famoso liquore digestivo sardo e che vanta anche interessanti proprietà per la salute.
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- La pianta del mirto
- Mirto e Sardegna
- Bacche di mirto: cosa contengono
- Proprietà e benefici del mirto
- Il mirto per la pelle infiammata
- Modalità d'uso del mirto
- Mirto in cucina
- Il liquore di mirto
La pianta del mirto
Il mirto è una pianta appartenente alla famiglia delle Mirtacee, il cui nome botanico o nome latino è Myrtus communis L..
Si tratta di un arbusto sempreverde che sviluppa un fusto ricoperto da una corteccia che varia colore in base all’età della pianta. Negli individui giovan la corteccia è infatti rossastra, mentre in quelli più maturi vira verso il grigio.
Le foglie sono lucide e lanceolate mentre i fiori di mirto sono bianchi o rosa pallido ed emanano una piacevole profumazione. La pianta di mirto fiorisce a partire dalla primavera e, successivamente, dai fiori si sviluppano i frutti. Le bacche (o coccole) non vengono raccolte immediatamente, cioè quando fa i frutti il mirto, bensì a cominicare dalla fine di novembre, a completa maturazione.
I frutti del mirto sono piccole bacche bluastre simili a quelle del prugnolo o del mirtillo; la differenza tra mirto e mirtillo, così come tra mirto e prugnolo, è che le bacche di mirto sono leggermente allungate e non tondeggianti come nelle altre due piante citate.
L'habitat del mirto si estende in tutto il bacino Mediterraneo fino a nord ovest dell'Himalaya, dove lo si trova allo stato spontaneo.
Le origini del mirto e del suo utilizzo in cucina e come rimedio popolare sono molto antiche: i romani lo consideravano una pianta simbolo di gloria, prosperità e amore eterno, motivo per cui i fiori di mirto erano spesso presenti durante i banchetti nuziali, come segno bene augurante e propiziatorio.
Mirto e Sardegna
La pianta di mirto è associata alla Sardegna per via della sua importante diffusione sull'isola, dove cresce spontaneamente lungo i sentieri e nelle strade di campagna e dove viene chiamato con termini dialettali tra cui:
- Murta;
- multa;
- mutta.
Molto famoso è il mirto sardo o Mirto di Sardegna, un liquore digestivo che si prepara fin da tempi antichi con le bacche di mirto, diventato prodotto tradizionale alla fine del secolo scorso.
Bacche di mirto: cosa contengono
Le bacche di mirto contengono:
- Zuccheri;
- vitamina C;
- antociani (resposabili del colore);
- olio essenziale.
Insieme alle foglie, le bacche rappresentano la droga di questa pianta.
Proprietà e benefici del mirto
Il mirto è utilizzato in erboristeria e fitoterapia, oltre che in cucina, per le sue proprietà terapeutiche.
Foglie e bacche di mirto hanno infatti azione:
- Stimolante;
- astringente;
- antibatterica;
- antimicotica;
- antivirale;
- balsamica;
- aromatizzante.
Le proprietà del mirto sono attribuite alla presenza di olio essenziale - contenuto sia nelle foglie sia nelle bacche - e tannini, che si trovano nelle foglie.
Quali sono i benefici del mirto? Questa pianta è usata nella medicina popolare per :
- Migliorare la digestione;
- tosse e bronchite;
- leucorrea;
- diarrea;
- emorroidi.
I preparati a base di foglie e bacche di mirto, come infusi e decotti sono usati anche esternamente per problematiche della pelle e delle mucose.
Quando fiorisce il mirto, quindi a partire dal mese di marzo, vengono raccolti i giovani rami fioriti da cui si ricava l'olio essenziale di mirto, utilizzato principalmente in profumeria e in erboristeria contro la tosse, per le sue proprietà bechiche, espettoranti e antisettiche. Grazie all'azione antimicotica, l'essenza è attiva anche contro le infezioni fungine, ad esempio contro la Candida albicans.
Il mirto per la pelle infiammata
Bacche e foglie di mirto hanno azione astringente e antisettica date dalla presenza di tannini e olio essenziale. Tali proprietà ne giustificano l'uso esterno per ridurre le infiammazioni della pelle e delle mucose.
I preparati a base di mirto, infatti, riducno la permeabilità dei tessuti, causano vasocostrizione e diminuiscono la percezione del dolore. Per questo motivo, infusi e decotti di mirto sono utilizzati per frizioni utili in caso di gengiviti, psoriasi, dermatiti e infiammazioni della pelle.
Modalità d'uso del mirto
Il mirto si utilizza sotto forma di:
- Infuso;
- decotto;
- olio essenziale;
- tintura madre.
L'infuso e il decotto si preparano entrambi con circa 2 grammi di foglie essiccate ogni 100 millilitri di acqua: per preparare la tisana di mirto si versa acqua calda sulle fogli e si lascia infondere per una decina di minuti, mentre il decotto di mirto si prepara sistemando le foglie in acqua fredda per poi farle bollire per cinque minuti.
Infuso e decotto possono essere consumati o usati esternamente per lavaggi della pelle infiammata, bagni contro i dolori reumatici, emorroidi.
La tintura madre di mirto, realizzata dai giovani rami macerati in soluzione idroalcolica, si assume due o tre volte al giorno diluendone 30 gocce in poca acqua.
L'olio essenziale si assume invece al dosaggio di una goccia mescolata a un cucchiaino di miele e si utilizza diluito in olio per applicazioni topiche.
Mirto in cucina
Il mirto viene utilizzato anche in cucina sia per conferire un sapore fresco a determinate pietanze sia per migliorarne la digestione.
Le bacche di mirto vengono usate ad esempio per aromatizzare piatti di cane, pesce, selvaggina, salumi e formaggi freschi. Esistono anche vere e proprie ricette con il mirto tra cui la marmellata e il liquore di mirto.
Il liquore di mirto
Il liquore di mirto è un prodotto tipico sardo che si prepara macerando in alcool le bacche di mirto raccolte tra novembre e febbraio. La ricetta del liquore si tramanda di famiglia in famiglia e ognuno ha i propri trucchi e segreti per ottenere un buon digestivo a base di mirto.
In linea generale, per preparare il liquore occorre pulire le bacche e lasciarle appassire per un paio di giorni per poi sistemarle a macerare in alcool per un mese e mezzo.
Dopo la macerazione si prepara uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in acqua e riscaldando a fuoco basso. Lo sciroppo andrà aggiunto all'estratto alcolico di mirto filtrato e poi lasciato riposare per altre due settimane. Infine, il liquore di mirto va imbottigliato in bottiglie di vetro scuro; lo si consuma in piccole quantità come digestivo dopo pasti abbondanti.