Eufrasia: proprietà, uso, controindicazioni
L'eufrasia (Euphrasia officinalis) è una pianta della famiglia delle Scrofulariaceae. Nota per le sue proprietà antinfiammatoria e decongestionante, è utile per gli occhi, la tosse e il raffreddore. Scopriamola meglio.
> Controindicazioni dell'eufrasia
Proprietà dell'eufrasia
Le parti aeree dell’eufrasia contengono lignani, glicosidi, acidi-fenoli e un olio essenziale, che conferiscono alla pianta azione antinfiammatoria e antibatterica, sostenute in particolare dalla presenza degli iridoidi, dei flavonoidi e dei tannini (acido eufrasiotannico).
L’eufrasia è usata in fitoterapia e omeopatia come decongestionante della zona oculare, utile per lenire le palpebre, alleviare i sintomi della congiuntivite, sia di origine infettiva che provocata da allergia e per calmare le irritazioni degli occhi, dovute a troppa esposizione al sole o lampade, vento e agenti atmosferici irritanti. Per questa ragione può essere vantaggiosamente utilizzata in collutorio o lozioni volti a sfiammare le mucose congestionate o ulcerate (afte, mal di gola ecc.) e la pelle.
Studi recenti ne hanno provato l'efficacia antinfiammatoria, nel trattamento del catarro in caso di tosse, raffreddore, rinite allergica e sinusite, mediante suffumigi.
Modalità d'uso
USO ESTERNO
INFUSO: 1 cucchiaio raso di parti aeree di eufrasia, 1 tazza d’acqua
Impacchi per gli occhi: versare l’eufrasia nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 15 min, poi filtrare. Una volta filtrato, versatelo in un bicchiere, dove immergerete dei pezzetti di garza sterile; quindi poggiateli sugli occhi. Sarebbe meglio far penetrare qualche goccia negli occhi: questo preparato farà le veci di un collirio decongestionante, disinfettante, e analgesico.
Lozione: con lo stesso infuso si possono fare colluttori per gargarismi, per alleviare le infiammazioni di gola e bocca; e lozioni per curare irritazioni dell'epidermide.
Controindicazioni dell'eufrasia
Non esistono particolari controindicazioni o effetti collaterali dell'eufrasia se non in caso di allergia ad uno o più dei componenti.
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Descrizione della pianta
Pianta erbacea annuale dal fusto diritto, cilindrico, ramoso snello, alta 25-35 cm. Le foglie sono opposte, denticolate, ovate e piccole. I fiori biancastri, hanno striature viola. I semi sono grigiastri e rugosi.
L'habitat dell'eufrasia
Originaria dell’Europa, Asia settentrionale e Nord America, preferendo climi freddi e temperati delle regioni extratropicali.18 specie sono presenti nella flora spontanea italiana.
Cenni storici
Il nome botanico dell'eufrasia deriva dalla composizione delle parole greche eu, “bene”, e phren, “animo”; forse in allusione al suo elegante portamento. Infatti, la pianta non viene citata dagli antichi per scopi terapeutici. È segnalata per la prima volta da Ildegarda di Bingen, che la consiglia nelle ferite e non per la cura degli occhi.
L'uso nelle affezioni oculari si baserebbe sulla Teoria delle Segnature sviluppata e approfondita da Paracelso, in virtù del fatto che il fiore porta un disegno a forma di occhio sui petali.
Successivamente, la pianta si è fatta apprezzare soprattutto per le capacità di calmare le irritazioni agli occhi e per la sua gentile azione astringente oftalmica. Di gusto spiccatamente amaro, era impiegata anche per la proprietà di stimolare l'appetito e i processi digestivi.
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In collaborazione con Erboristeria del Pigneto