Valeriana: effetti collaterali
La valeriana (Valeriana officinalis) è una pianta della famiglia delle Valerianacee usata a scopo officinale sin dal passato.
Il suo nome deriva dal latino, valere, che significa “essere sano”. Nota anche come erba dei gatti, la valeriana è ricca di flavonoidi e alcaloidi e svolge un’azione sedativa, utile contro insonnia e ansia. Scopriamo le caratteristiche e gli effetti collaterali della valeriana.
Valeriana: caratteristiche e proprietà
La valeriana è una pianta erbacea e perenne. Il fusto è eretto e solcato in superficie da scanalature, mentre le radici sono fibrose ed emanano un odore sgradevole.
Le foglie della valeriana sono opposte, composte e imparipennate, costituite da 11-19 foglioline. I fiori, invece, sono leggermente profumati e riuniti a formare una infiorescenza detta corimbo. Infine, il frutto è un achenio striato provvisto di setole piumose che aiutano la dispersione per mezzo del vento.
Della valeriana si utilizza prevalentemente la radice che è ricca di oli essenziali, alcaloidi e flavonoidi. Grazie alla presenza degli esteri degli acidi valerianici e agli iridoidi, la valeriana è in grado di regolare l’eccitabilità neuronale in tutto il sistema nervoso inducendo una sensazione di rilassamento e il sonno.
Oltre alle ben note proprietà anti-insonnia, la valeriana è utile anche in caso di crampi e contro l’intestino irritabile, perché i terpeni che possiede possono fare da agonisti con i recettori dell'adenosina ed essere in parte responsabili dell'azione spasmolitica sulla muscolatura liscia.
Gli effetti collaterali della Valeriana
La valeriana può avere alcuni effetti collaterali, specie in caso di uso continuo e prolungato. Quando ciò accade, è possibile l'insorgenza di sintomi come:
- emicrania
- pressione alta
- insonnia
- eccitabilità.
Inoltre, si sconsiglia l'assunzione della valeriana sia in gravidanza che in fase di allattamento, e anche quando si assumono barbiturici perché l'erba potrebbe aumentare l'azione sedativa.
Ad alte dosi (900 mg al giorno di estratto secco) e per periodi prolungati, inoltre, si sono manifestati casi di delirio con crisi di tachicardia.
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