Celidonia: proprietà ed effetti collaterali

La Celidonia (Chelidonium majus) è una pianta della famiglia delle Papaveracee. Nota per le sue proprietà antispasmodiche, colagoghe e coleretiche, è utile anche contro le affezioni dermatologiche.

celidonia

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La Celidonia (Chelidonium majus) è una pianta della famiglia delle Papaveracee. Nota per le sue proprietà antispasmodiche, colagoghe e coleretiche, è utile anche contro le affezioni dermatologiche. 

 

Cos'è la Celidonia e dove cresce


La Celidonia (Chelidonium majus), è una pianta perenne, erbacea, appartenente alla famiglia delle Papaveracee. Presenta un fusto sottile e nodoso; fiori gialli composti da quattro petali sono riuniti in infiorescenze.
Dai rami spezzati fuoriesce un lattice giallo che se esposto all'aria si ossida rapidamente e scurisce.

La Celidonia cresce in spazi incolti o tra le boscaglie ed è una delle prime piante a fiorire in primavera. Si può coltivare anche nei giardini e nelle aiuole, e ricresce ogni anno, per cui può essere considerata infestante.

Nota anche come Erba delle Rondini, è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà curative. Il suo nome deriva dal greco chelidôn che significa rondine, perché secondo la leggenda questi uccelli la utilizzavano per guarire gli occhi dei loro piccoli nati ciechi.
Per questo motivo alla celidonia vengono attribuite proprietà benefiche per disturbi agli occhi, mentre oggi è utilizzata per lo più nella cura di verruche e porri, tanto che le è valso l’appellativo di "erba delle verruche".

 

Proprietà e i benefici della Celidonia 


La Celidonia è una pianta tendenzialmente tossica i cui principi attivi sono essenzialmente degli alcaloidi (1%) molto potenti, come la berberina, la coptisina, la chelidonina, la sanguinarina e l’allocriptopina. Nei manuali di Maria Treben si trovano informazioni virtuose in merito a questo rimedio che anticamente era molto apprezzato. A titolo cautelativo vewngono riportate qui di seguito le sue proprietà ma si invita all’utilizzo di preparati che si possono reperire in erboristeria e non al fai da te.

Gli steli della Celidonia contengono un lattice ricco di principi attivi che attribuisce alla pianta diverse proprietà medicamentose.

Tra queste le proprietà più importanti sono:

  • Antispasmodica utile in caso di crampi: indicata per i crampi intestinali e gastrici 
  • Depurativa del sangue e antianemica
  • Antimicotica utile in caso di verruche, eczema, ulcera e tigna.
  • Colagoga e coleretica, per la fisiologicità del fegato, per favorire il drenaggio biliare, per prevenire infezioni e infiammazioni della colicisti e i calcoli.
  • Sedativa, utile contro l'insonnia e  il nervosismo.

La celidonina è in grado si agire sulla muscolatura liscia determinando un aumento del calibro delle arterie coronarie e una diminuzione della pressione e del battito cardiaco. Questo rende la celidonia un ottimo rimedio per il trattamento dell’aterosclerosi, non adatta però al trattamento dei problemi di pressione dovuti al sistema renina-angiotensina-aldosterone.

 


Come usare la Celidonia per le verruche

 

Della Celidonia vengono utilizzati sia il lattice contenuto in tutta la pianta, sia le radici per le sue proprietà cheratolitiche; grazie infatti alle sue componenti caustiche rientra nella formulazione di lozioni e creme per contrastare verruche e porri. Nella tradizione popolare il lattice fresco veniva applicato direttamente sulla pelle. 

Per contrastare la presenza di verruche, ma anche di cheratosi della pelle, calli e duroni si applica una minima dose di succo fresco direttamente sulla zona da trattare, facendo attenzione a non toccare le parti sane della pelle per evitare possibili irritazioni. Oppure, scelta maggiormente consigliata si opta per la soluzione idroalcolica già formulata che si trova in erboristeria: 2-3 gocce sulla zona interessata, 2 volte al giorno, evitando l'applicazione sulla pelle più delicata come quella del viso e delle mucose.

 

 

Altri usi della pianta 

 

Per la tossicità di alcuni principi contenuti se ne sconsiglia l'utilizzo interno. 

In commercio si possono trovare granuli, gocce, pomate da preparazioni omeopatiche, chelidonium, per trattare  calcoli biliari, ittero, epatiti acute, reumatismi, infiammazioni dei polmoni e della pleura, asma, dispnea, tosse e disturbi dispeptici.

Gli estratti di celidonia sono utilizzati per la formulazione di shampoo antiforfora, in associazione sinergica con lichene islandico .

 

Controindicazioni ed effetti collaterali 


La celidonia contiene sostanze alcaloidi che possono causare tossicità. Per questo motivo la pianta deve essere utilizzata per applicazione topica.
La pianta fresca e il latte che ne fuoriesce, inoltre, sono corrosivi per le mucose pertanto non vanno mai ingeriti. 

L'uso della celidonia è controindicata in gravidanza ed è vietata anche per i bambini a causa della sua tossicità. 

A titolo cautelativo evitare si assumere la celidonia anche in formulazione omeopatica in caso di problemi al fegato e di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

 

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