Senna: proprietà e controindicazioni della pianta
La senna è una pianta lassativa e purgante da utilizzare con moderazione e in alcuni casi specifici
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A cura del Dottore Giuseppe Annunziata
- Cos'è la senna e dove cresce la pianta?
- Le proprietà e i benefici della senna
- Come usarla come lassativo
- Gli altri usi della pianta
- Le controindicazioni all'uso della senna
Cos'è la senna e dove cresce la pianta?
La senna (Cassia angustfolia) è una pianta della famiglia delle Fabaceae, che comprende oltre diecimila differenti specie.
Il nome comune della deriverebbe dal nome della regione della Nubia Sennàr; il suo significato, invece, deriverebbe dall’arabo e vorrebbe dire “sanare”.
La senna è una pianta originaria di Medio Oriente, Egitto ed India, che cresce nei boschi e terreni incolti.
Si tratta di una pianta a portamento erbaceo o arbustivo, che può raggiungere oltre il metro e mezzo d’altezza sviluppando foglie verde-giallastro composte. I fiori della senna cono gialli, riuniti in piccole infiorescenze, mentre i fruttu sono legumi neri, appiattiti ed allungati.
La droga della pianta è rappresentata da foglie r frutti essiccati che contengono soprattutto glucosidi antrachinonici (sennoside A e B); oltre a mucillagini e tartrati.
Le proprietà e i benefici della senna
La senna è una pianta ampiamente utilizzata come lassativo e purgante: i glicosidi antrachinonici sono infatti in grado di interagire con i recettori presenti sulla mucosa intestinale, favorendo l'evacuazione.
La stitichezza è un disturbo molto diffuso e l'uso di lassativi come la senna sono molto adoperati per liberare rapidamente ed efficacemente l'intestino.
L'assunzione di senna aumenta l'idratazione del contenuto intestinale stimolando la peristalsi, cioè i movimenti della muscolatura dell'intestino. Un'azione simile si ha con altre piante ad antrachinoni come l'aloe e il rabarbaro.
Si tratta però di rimedi molto forte che, a lungo andare, possono impigrire ulteriormente l'intestino. Inoltre, alcuni glicosidi antrachinonici sono stati associati all'aumento di rischio di tumori al colon-retto, motivo per cui oggi non è più possibile commercializzare preparazioni a base di aloe che contengano questi principi attivi.
Come usarla come lassativo
La senna può essere utilizzata come lassativo in situazioni di emergenza, come prima di un intervento o in caso di emorroidi. L'uso della senna dovrebbe dunque essere limitato a trattare la stitichezza che si presenta in modo sporadico o comunque per brevi periodi di tempo.
Tisane, capsule e compresse a base di senna si trovano facilmente in vendita in erboristeria e agiscono nell'arco di circa otto ore, motivo per cui si assumono generalmente la sera per avere effetto al risveglio.
In caso di stitichezza cronica è bene risolvere il disturbo lavorando sull'alimentazione quindi introducendo più acqua e fibre attraverso frutta, verdura, legumi e cereali integrali e facendo eventualmente ricorso a lassativi dall'azione più blanda come i semi di lino o di psillio e la malva.
Gli altri usi della pianta
Oltre a essere utilizzata come un potente lassativo, la senna è stata adoperata anche come rimedio antielmintico e febbrifugo.
La droga è dunque adoperata, come già detto, in caso di stipsi acuta, stitichezza, emorroidi, ragadi anali e per l’eliminazione dal tratto intestinale di mezzi di contrasto usati per esami diagnostici radiologici o come coadiuvante nelle terapie di parassiti intestinali.
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Le controindicazioni all'uso della senna
A causa della presenza di principi attivi che tendono ad irritare la mucosa intestinale (antrachinoni), al fine di provocare le evacuazioni, la droga è controindicata in caso di sindrome del colon irritabile, occlusioni intestinali, irritazioni intestinali, stipsi cronica, stipsi spastica, stenosi rettale, colite ulcerosa, appendicite, Morbo di Crohn, dolori addominali.
E’ sconsigliata l’assunzione al di sotto dei 12 anni ed in gravidanza. Trattandosi di un lassativo antrachinonico, è buona norma utilizzare la senna solo in caso di stipsi occasionali e non prolungare il trattamento oltre i sette-dieci giorni.
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