Pino mugo, proprietà e benefici
Il pino mugo è un arbusto sempreverde che cresce in alta quota. L’essenza presente nella pianta ha azione espettorante, balsamica ed antisettica ed è utilizzata in caso di tosse, mal di gola e raffreddore.
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Descrizione della pianta
Il pino mugo è un arbusto cespuglioso che può raggiungere i tre-cinque metri di altezza. Presenta un fusto principale eretto e diramazioni generalmente prostrate; la corteccia è grigio-bruna e, man mano che la pianta cresce, diventa squamosa.
Le foglie del pino mugo sono aghiformi e riunite in fasci da due, più raramente tre. I fiori maschili sono oblunghi e gialli, mentre quelli femminili sono conici e violacei.
La droga del pino mugo è costituita dalle gemme apicali, lunghe circa tre centimetri e raccolte in gruppi di tre-cinque gemme coniche riunite intorno a una gemma centrale di maggiori dimensioni.
Proprietà e benefici del pino mugo
Le proprietà del pino mugo sono date dall’essenza contenuta ed estratta in corrente di vapore dalle foglie e dalle sommità dei rami.
L’olio essenziale di pino mugo è composto da idrocarburi monoterpenici e ha proprietà antisettiche e secretolitiche.
L’essenza di pino mugo è indicata per uso interno ed esterno in caso di catarro bronchiale e per uso esterno in caso di reumatismi.
Per uso interno, l’olio essenziale si assume aggiungendone una goccia a una zolletta di zucchero o a un cucchiaino di miele, mentre esternamente può essere aggiunto a olio vegetale per effettuare massaggi (una o due gocce di essenza ogni cucchiaio di olio).
L’olio essenziale di pino mugo può essere utilizzato anche per effettuare suffumigi con acqua calda, in caso di tosse, raffreddore e catarro.
L’uso dell’olio essenziale di pino mugo è controindicato in caso di asma bronchiale e pertosse.
Per le stesse indicazioni si utilizzano anche le gemme di pino mugo che contengono una resina e olio essenziale.
Le gemme di pino mugo si utilizzano per preparare tisane, sciroppi e tinture da assumere in caso di tosse con catarro per le proprietà balsamiche ed espettoranti.
L’assunzione di prodotti ottenuti dalle gemme di pino mugo non sembra avere controindicazioni o effetti collaterali.
Uso del pino mugo
Del pino mugo si utilizzano le pigne, raccolte quando sono ancora immature e verdi, generalmente verso giugno o luglio.
Le giovani pigne di pino mugo si usano per preparare la grappa al pino mugo e lo sciroppo al pino mugo, oppure si aggiungono all’interno del miele che con il tempo ne estrarrà l’essenza.
La grappa al pino mugo o liquore al pino mugo si prepara con sei pigne di pino mugo, 1 l di grappa secca e 20 g di zucchero: dopo aver sciolto lo zucchero nella grappa, si sistemano le pigne in un vaso di vetro ben pulito e si ricoprono con la grappa zuccherata.
Si lascia macerare la grappa per circa sei settimane al sole, agitando il vaso almeno due volte al giorno, dopodiché si filtra e si imbottiglia.
Lo sciroppo al pino mugo si prepara invece riempendo un barattolo di vetro con le pigne di pino mugo, ricoprendole poi completamente con lo zucchero.
Il barattolo va lasciato al sole fino alla fine dell’estate, dopodiché si filtra lo sciroppo: grazie al calore, lo zucchero si scioglierà ed estrarrà l’essenza di pino mugo, al termine dell’estate.
Grazie all’azione balsamica, lo sciroppo al pino mugo è utile in caso di tosse, mal di gola e raffreddore.
Lo sciroppo al pino mugo può essere usato anche per preparare delle caramelle balsamiche contro il mal di gola: è sufficiente riscaldare sul fuoco lo sciroppo filtrato e cuocerlo a fuoco basso fino a che si sarà addensato.
Dopodiché si fa cadere lo sciroppo a gocce su un foglio di carta forno, per ottenere tante piccole caramelle. Quando lo sciroppo si sarà raffreddato, si staccano le caramelle, che andranno conservate in barattoli ermetici per fare in modo che non perdano l’essenza.