Karkadè, proprietà e benefici

Il karkadè è una bevanda dissetante e rinfrescante, dalle proprietà diuretiche, lenitive e antinfiammatorie.

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Cos'è il Karkadè

Il Karkadè (Hibiscus sabdariffa) è una pianta della famiglia delle Malvaceae.
Karkadè e Ibisco come si può evincere dal suo nome botanico sono la stessa cosa.

La pianta del karkadè è originaria dell’India occidentale e coltivata nelle zone subtropicali di Asia e Africa. La pianta del karkadè è un arbusto perenne che può raggiungere i tre metri di altezza. Le foglie sono verdi con margine leggermente dentato e lamina trilobata.
 
Dai fiori della pianta si ottiene una bevanda dissetante e diuretica apprezzata per i suoi benefici e proprietà, oltre che per l'assenza di caffeina.

I fiori del karkadè sono costituiti da cinque petali riuniti in un calice rosso e carnoso. Il calice viene raccolto dopo la fecondazione, quando aumenta di dimensione. Dopo la raccolta viene fatto essiccare e venduto in erboristeria o lavorato per estrarne i costituenti attivi.

La parola "karkadè" deriva dal nome "karkadeb" con cui la pianta è chiamata nel dialetto Tacruri, in Etiopia.
Conosciuto anche con altri nomi come "tè rosso" (per le affinità di preparazione con il tè), tè rosso d'Abissinia, tè Nubiano, Acetosa Giamaicana, il karkadè è una bevanda molto diffusa soprattutto nei paesi caldi, e in Egitto, dove viene consumato sia caldo sia freddo, perché molto rinfrescante e dissetante, per questo, tradizionalmente nei lunghi viaggi, gli africani ne tengono in bocca un fiore secco.
 
In Italia la bevanda è arrivata nel XVIII secolo grazie ai vari imperi coloniali occidentali dell'epoca. La fama del karkadè ha subito fasi altalenanti. Durante il fascismo, fu importato nella nostra penisola solo allo scoppio della guerra contro l’Etiopia (1935), quando la Società delle Nazioni inflisse all’Italia alcune sanzioni economiche e il governo fascista organizzò il sabotaggio dei prodotti stranieri. Fu così che il tè, prodotto nelle colonie inglesi, venne sostituito con il karkadè (accolto con scarso entusiasmo).
 
In America nel periodo del proibizionismo fu usato al posto del vino (per l'aspetto esteticamente simile), in altri luoghi, come in Jamaica, divenne per il colore rosso rubino la bevanda di Natale.

 

Proprietà e benefici del karkadè

I benefici del karkadè sono attribuiti alla presenza di un fitocomplesso contentuto in misura maggiore nei fiori. 
 
In particolare, i fiori di karkadè contengono: acidi organici, polisaccaridi, composti fenolici (flavonoidi, antociani), tannini, mucillagini, fitosteroli, vitamina C, Vitamina A, sali minerali come ferro, calcio e magnesio.

Le principali proprietà attribuite al karkadè sono:

  • diuretiche
  • antinfiammatorie
  • antiossidanti
  • emollienti
  • blandamente lassative
  • lenitive e rinfrescanti
  • toniche

 
Per le sue proprietà, il karkadè viene adoperato in erboristeria e fitoterapia. Oltre ad essere utilizzato come infuso, si trova anche sotto forma di estratto secco in capsule e come tintura madre.
 
L'estratto di karkadè si assume a dosaggi che variano da 150 a 600 milligrammi al giorno suddivisi in tre somministrazioni, mentre la quantità di tintura madre è di 40 gocce da una a tre volte al giorno.
 
L’ibisco esplica azione antinfiammatoria e antiossidante ed è utile per proteggere i vasi sanguigni e contrastare la fragilità capillare, varici, emorroidi, couperose cellulite.
 
I pigmenti del karkadè svolgono un'azione epatoprotettiva: la loro azione antiossidante aiuta a combattere i danni dei radicali liberi.
 
Le proprietà diuretiche dell'infuso di karkadè contribuiscono ad abbassare la pressione sanguigna e, unite all'azione antinfiammatoria e antiossidante possono migliorare il decorso delle infezioni e delle infiammazioni a carico delle vie urinarie come la cistite e aiutare a combattere la ritenzione idrica.

Inoltre, il karkadè svolge azione emolliente e blandamente lassativa, utile per alleviare la stipsi cronica.
 
Diversamente dal tè, il karkadè non contiene caffeina, ma presenta comunque un'azione tonica che aiuta a contrastare stanchezza e astenia.
 
Gli estratti di karkadè vengono infine utilizzati anche in ambito cosmetico ad esempio nelle creme antirughe, nei prodotti per la pelle sensibile e soggetta ad arrossamenti e irritazioni.

Molto diffuso è anche l'uso del karkadé per i capelli, non solo per renderli più lucidi e morbidi ma anche per enfatizzare i riflessi rossastri.
 

Come preparare una tisana al karkadè

Dall'infusione fiori di ibisco si ottiene una bevanda rinfrescante e dissetante, lievemente acidula, gradevolmente agrumata e dall'inconfondibile colore rosso intenso.
Basta lasciare in infusione 1-2 grammi di fiori di ibisco essiccati in 150 millilitri di acqua bollente per circa dieci minuti, si filtra e si può consumare.
 
L'infuso di karkadè può essere gustato anche freddo con aggiunta di succo di limone o dolcificato con miele. Se ne possono bere diverse tazze al giorno in qualsiasi momento della giornata; anche prima di dormire.

 

Ricette di bellezza a base di karkadè

In ambito cosmetico è possibile utilizzare l'infuso di karkadè per i suoi benefici per la pelle e per i capelli.
 
La tisana filtrata e raffreddata può essere ad esempio impiegata per impacchi o risciacqui dei capelli. Gli impacchi per capelli a base di karkadè sono utili per aumentarne la lucentezza e per intensificarne i riflessi rossi e si possono realizzare usando:
yogurt, 1 cucchiaio di miele, karkadè, da mescolare e lasciare in posa per una decina di minuti per poi risciacquare con abbondante acqua e shampoo delicato.

L'infuso di karkadè può essere usato anche come tonico viso o per spugnature sulla pelle del corpo in caso di pelle matura, sensibile, irritata o contro le scottature solari.
 
Una maschera antiage per pelli grasse può essere preparata mescolando l'infuso del karkadè a un paio di cucchiai di argilla rosa, fino a ottenere un composto omogeneo non eccessivamente liquido; la maschera si applica sul viso escludendo il contorno occhi, si lascia in posa 10-15 minuti e si risciacqua con acqua tiepida.
 
Se si ha la pelle secca è possibile aggiungere alla ricetta appena vista un cucchiaio di olio vegetale come olio di argan o di avocato oppure preparare una maschera con mezza banana schiacciata e un cucchiaio di infuso di karkadè oppure con yogurt intero e un cucchiaino di tisana al karkadè.
 
L'infuso di karkadè si può poi utilizzare anche per maniluvi e pediluvi per migliorare l'aspetto della pelle e alleviare eventuali irritazioni cutanee.

 

Controindicazioni

Il karkadè non presenta particolari controindicazioni o effetti collaterali e il suo uso è sconsigliato solo in caso di allergie o sensibilità individuale. Da consumarsi con moderazione in caso di pressione bassa, per le sue proprietà ipotensive. I benefici del karkadé per l'ipertensione sembrano dipendere dall'azione diuretica unita all'inibizione dell'enzima di conversione dell'angiotensina.

Il karkadè non è controindicato in gravidanza ma deve essere comunque consumato con moderazione, soprattutto durante il primo trimestre o se si soffre di pressione bassa. In caso di dubbio è bene consultare il proprio medico.