Epilobio, proprietà e benefici

L'Epilobio è principalmente utilizzato nel trattamento dei disturbi della prostata ma, grazie anche alle sue proprietà antinfiammatorie e antibatteriche, viene impiegato anche per altri disturbi

epilobio

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Epilobio, pianta e habitat

L'epilobio, chiamato anche con il nome di garofanino di bosco, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Oenotheraceae.

 

La pianta di epilobio ha steli eretti che possono raggiungere un'altezza fino a un metro e mezzo. Le foglie sono lanceolate e allungate, caratterizzate da nervature circolari che non terminano sui bordi. I fiori si presentano in grappoli che crescono di un colore che va dal rosa al rosso porpora e al magenta. In alto, una capsula lineare rosso scuro libera, aprendosi, rilascia centinaia di semi, favorendo così l'inseminazione. L'epilobio si riproduce anche attraverso le radici.

 

La pianta cresce in terreni umidi e leggermente calcarei, su campi e pascoli caratterizzati dalla terra bruciata, da cui deriva il suo nome inglese “fireweed” erba di fuoco, proprio perché questa pianta officinale tende a svilupparsi in boschi nei periodi successivi ad un incendio. In Italia, l’epilobio cresce spontaneo in tutte le regioni entro i 1400 metri di altitudine.

 

I nativi americani usavano i giovani germogli mescolati alla verdura cruda, come fonte di vitamina C e pro-vitamina A, mentre il gambo della pianta veniva comunemente impiegato per applicazioni su tagli e ferite, allo scopo di fuoriuscire il pus infetto e permettere la rimarginazione della zona.

 

In medicina popolare l’epilobio è invece utilizzato per trattare l’adenoma della prostata e i disturbi della minzione a esso associati.

 

Varietà di epilobio

Quando si parla di epilobio si fa riferimento a varie specie tra cui:
 

  • Epilobium angustifolium, il più utilizzato;
  • Epilobium hirsutm;
  • Epilobium parviflorum.

 

Epilobio parviflorum

L’Epilobium parviflorum è una varietà di epilobio che presenta composizione chimica simile alla varietà angustifolium, la specie di epilobio maggiormente utilizzata in erboristeria e fitoterapia della quale esistono più studi.

 

Composizione chimica

Le parti aeree dell’epilobio contengono un fitocomplesso i cui costituenti principali sono:

  • Flavonoidi ellagitannini (enoteina);
  • acido clorogenico;
  • acido caffeico;
  • acidi triterpenici;
  • beta sistosterolo;
  • mucillagini.

 

La massima concentrazione di queste sostanze si ha nelle foglie raccolte durante la fioritura o subito dopo.

 

Proprietà dell'epilobio

L’epilobio è una pianta dalle proprietà:
 

  • Antinfiammatorie;
  • antiossidanti;
  • analgesiche;
  • antimicrobiche;
  • emollienti;
  • astringenti;
  • schiarenti (per la pelle).

 

Per sfruttare tali proprietà si possono utilizzare le foglie in infusione o la tintura madre di epilobio, reperibili in erboristeria o realizzabili a casa da pianta spontanea.

 

Quando usare l'epilobio

L’epilobio viene utilizzato internamente soprattutto per la salute della prostata, in particolare nel trattamento dell’adenoma prostatico e nei disturbi legati alla minzione che questo comporta.

Poiché l’epilobio ha anche proprietà emollienti e astringenti la si può utilizzare anche nei disturbi a carico delle vie aeree, per alleviare la tosse e la diarrea.

 

La pianta ha inoltre attività antimicrobiche e gli estratti alcolici inibiscono la crescita di batteri e funghi patogeni come:

  • lo Pseudomonas pycyanea;
  • lo Staphylococcus aureus;
  • la Candida albicans.
     

Esternamente, le preparazioni che contengono epilobio sono utili per risciacqui e gargarismi in caso infiammazioni della bocca e della gola e afte e per impacchi sulla pelle per schiarire le macchie scure.

 

Epilobio e benessere della prostata

L’epilobio si utilizza principalmente nel trattamento dell’adenoma prostatico, cioè l’ingrossamento benigno della prostata o ghiandola prostatica.

 

L’ipertrofia prostatica benigna è una patologia che colpisce gli uomini in età avanzata e che porta a disturbi della minzione, come:
 

  • Bruciori durante la minzione;
  • aumento di minzioni sia durante il giorno sia nel corso della notte.

 

L’uso di questo rimedio per la prostata deriva dalla tradizione e gli estratti della pianta sono stati studiati in vitro per valutarne la potenziale efficacia in questo senso.

 

L’epilobio ha mostrato azione:

  • Antinfiammatoria; 
  • immunomodulante;
  • antiossidante;
  • antiproliferativa:gli estratti della pianta hanno infatti dimostrato in vitro la capacità di inibire la crescita delle cellule epiteliali della ghiandola prostatica.

 

Inoltre, alcuni tannini presenti nell’epilobio, come l'enoteina A e B, inibiscono la 5alfa-reduttasi e l’aromatasi.

 

La 5-alfa reduttasi è un enzima espresso soprattutto a livello di prostata, testicoli, ghiandole surrenali e follicoli piliferi ed è coinvolto nella conversione del testosterone in diidrotestosterone.

La prostata esprime invece l’aromatasi nel tessuto benigno ed è un complesso enzimatico coinvolto nella conversione degli androgeni in estrogeni che, ad alte dosi possono indurre una displasia premaligna.

 

Per sapere se questo rimedio funziona per la prostata, a quale dosaggio va assunto e dopo quanto fa effetto l’epilobio, possiamo fare riferimento a un recente studio.

 

Si tratta di uno studio clinico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Biomedicine & Pharmacotherapy a giugno del 2021.

 

Nello studio sono stati coinvolti 128 uomini adulti; a 70 di loro è stato somministrato per sei un integratore formulato in capsule gastroresistenti contenenti 500 mg di estratto di epilobio. Per le capsule è stato usato un estratto idroalcolico secco prodotto dalle parti aeree di E. angustifolium, standardizzato per contenere ≥ 15% di enoteina B

 

I partecipanti sono stati sottoposti a quattro visite il giorno zero, dopo quindici giorni, dopo due e dopo sei mesi per valutare il residuo post-minzionale (la quantità di urina che rimane all’interno della vescica dopo la minzione), il volume prostatico attraverso ecografia alla prostata, i livelli di antigene prostatico specifico (PSA), il rapporto neutrofili/linfociti e altri parametri, la nicturia prima delle visite cliniche e l’International Prostate Specific Score (IPSS) registrati dai medici.

 

L’assunzione di epilobio ha ridotto in modo significativo il volume residuo post minzionale e di conseguenza la nicturia e la funzione renale generale migliorando la qualità della vita dei soggetti trattati.

 

I risultati dello studio sono in linea con quelli ottenuti con un altro studio clinico del 2013 dove sono state riscontrate riduzioni significative del punteggio IPSS e della frequenza urinaria nel gruppo trattato per tre mesi con un preparato erboristico contenente:
 

 

Effetti collaterali e interazioni

Alle normali dosi terapeutiche l’epilobio non presenta effetti collaterali rilevanti. Nello studio del 2021 già citato in precedenza, nessun soggetto ha riportato effetti avversi correlati all'assunzione orale di integratore alimentare di estratto di epilobio e il prodotto non ha mostrato tossicità epatica o renale.

 

Tisana di epilobio

La tisana di epilobio si prepara lasciando in infusione in acqua calda 2 grammi di foglie essiccate, per una decina di minuti. Si può bere da una a tre volte al giorno.

 

La tintura madre di epilobio

La tintura madre di epilobio può essere acquistata in erboristeria e si prepara utilizzando la pianta fresca, raccolta allo stato spontaneo e sminuzzata.

La droga va inserita in un barattolo di vetro pulito e coperta con una miscela di alcool e acqua tale da ottenere un titolo di 65°. Dopo una macerazione di 21 giorni, si filtra, si torchia la droga e si conserva la tintura in una bottiglia in vetro scuro.

Il dosaggio è pari a 40 gocce diluite in acqua da assumere due volte al giorno.