Lichene islandico: proprietà, uso, controindicazioni

Un rimedio ad ampio spettro che contrasta infiammazioni del tratto gastrico e di quello bronchiale, ma non solo. In decotto, estratto secco o estratto idroalcolico può essere la giusta risposta a nausea, difficoltà digestive, tosse e piccoli fastidi della sfera intima.

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©Foto di Manuel de la Fuente su Pixabay

l lichene islandico (Cetraria islandica L. Ach.) è una pianta della famiglia delle Parmeliaceae che stimola le funzioni digestive ed è utile contro nausea, vomito, tosse, asma e mal di gola. Scopriamolo meglio.

 

Che cos’è il lichene islandico


I Licheni sono una forma vegetale molto peculiare in cui il loro corpo vegetativo che è chiamato tallo è il risultato simbiotico di un fungo (micobionte) e di un'alga (fotobionte), fra i quali si instaura un rapporto di collaborazione mutualistica: vivono e crescono insieme e la vita del fungo è strettamente legata e connessa a quella dell’alga, per trarne un vantaggio reciproco.
La Cetraria islandica o Lichene islandico, è una specie di lichene terricolo, frutticoso tipico di aree montane. E’ caratterizzato da un tallo fogliaceo provvisto di lobi, alto fino a 10-15 cm, con consistenza cartilaginea, di colore verde oliva chiaro nella parte superiore, bianco-grigiastro in quella inferiore. 
Cresce in genere aderente al terreno, a volte lo si può trovare su alcune cortecce; è tipico delle  regioni fredde boreali più umide e montagnose dell'Europa e dell'America, non solo in Islanda come farebbe supporre il nome, ma anche in Italia fino all'Appennino centrale.
 

Proprietà del lichene islandico


La parte del lichene islandico contenente principi attivi è il tallo,  in cui sono presenti: polisaccaridi (licheina e isolicheina), acidi lichenici amari (acido usnico, acido cetrarico), acido folico, e altre vitamine del gruppo B. 
L'acido usnico conferisce alla pianta un'attività antimicrobica e antisettica utile in presenza di affezioni renali, respiratiorie e gastroenteriche; mentre la cetrarina esercita azione amaro-tonica, stimolante le funzioni digestive e antiemetiche, utili per combattere la nausea e il vomito (anche durante la gravidanza); e in pediatria come regolatore dell’intestino.
La lichenina produce mucillagini, una sorta di gelatina, con spiccata azione mucolitica, decongestionante e protettiva per le mucose dell'apparato respiratorio, per questa ragione il Lichene Islandico è usato come espettorante e fluidificante delle secrezioni bronchiali in caso di tosse, pertosse e asma, e contro il mal di gola.
Queste proprietà risultano utili per sfiammare bronchi e polmoni e vie aeree superiori; la pelle e i tessuti che rivestono il sistema gastroenterico e quello urogenitale. 
Per uso esterno il lichene islandico può essere applicato per l'attività lenitiva e antisettica e come ingrediente di prodotti cosmetici contro l'acne, e come detergente e blando disinfettante di emergenza su piaghe e ferite; nella formulazione di dentifrici, saponi e detergenti dall'azione purificante, disinfettante e deodorante, in particolare per l'igiene intima.

 

Lichene islandico e tiroide

Il quesito che spesso ci si pone è se il Lichene Islandico possa essere assunto da coloro che presentano disfunzioni tiroidee e che assumo farmaci specifici. E' verò una parte di lichene è costituito da un'alga, ma la quantità di iodio presente è estremamente bassa e di norma non presenta possibili interazioni con farmaci o con la funzionalità della tiroide. Il consiglio è sempre quello in ogni caso di interèpellare il proprio endocrinolgo se si è sottoposti ad una terapia farmacologica.

 

Modalità d'uso

  • decotto, 1 cucchiaio raso di lichene islandico tallo, 1 tazza d’acqua . Versare il tallo nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo dopo i pasti per usufruire dell’azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose
  • estratto secco: 500-1000 mg a dose
  • tintura Madre preparata dal tallo essiccato tit.alcol. 65°

 

Controindicazioni del lichene islandico

Si sconsiglia l'assunzione di lichene islandico in caso di gastrite ed ulcera peptica. La pianta infatti contiene principi amari che potrebbero esacerbare alcuni disturbi.

 

Cenni storici

Il termine lichene deriva dal greco leichèn significa "lambire", "strisciare", per il fatto che queste vegetazioni crittogamiche, rivestono sassi e piante, dando l'apparenza di croste cutanee sulle rocce o ai tronchi degli alberi su cui essi vegetano. 

Ben conosciuto dalle popolazioni del Nord Europa, venne segnalato per la prima volta nel 1627 da Valerio Cordo. Già a partire dal 1700, Linneo, Scopoli ecc. ne consigliavano l'impiego nella terapia della tisi.

Nei paesi nordici viene utilizzato come alimento: viene raccolto quando piove o di notte, poi viene messo a macerare nell'acqua per 24 ore, al fine di eliminare le sostanze amare; infine si essicca e si macina, ottenendo così una farina. 

La lichenina infatti è un carboidrato che può raggiungere percentuali molto elevate, perfino superiori all'amido contenuto nelle patate, ed è per questo alto valore nutritivo che il Lichene islandico è utilizzato dalle popolazioni nordiche delle zone boreali come alimento, sia per gli animali come le Renne, sia, in tempi passati di particolare carestia, anche per l'uomo, con l'accorgimento di privarlo delle sostanze amare, che lo renderebbero non commestibile, tramite bollitura, o con infusione a freddo di 24 ore. 

 

 

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