Tintura madre di Ginkgo: preparazione, proprietà e utilizzo
La tintura madre di ginkgo, dall'azione antiaggregante piastrinica, antitrombotica, capillareprotettrice, antiossidante e antiallergica, è utilizzata per i disturbi del sistema circolatorio, per favorire memoria e concentrazione. Scopriamola meglio
> 1. Proprietà della tintura madre di ginkgo
> 3. Come si prepara la tintura madre di ginkgo
Proprietà della tintura madre di ginkgo
Le foglie di Ginkgo biloba contengono terpeni, (ginkgolide B); polifenoli e i flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide). Questi principi attivi conferiscono alla pianta azione antiaggregante piastrinica, antitrombotica, capillareprotettrice, antiossidante e antiallergica.
La tintura madre di ginkgo è ampiamente utilizzata nei disturbi del sistema circolatorio, per migliorare il tono e l’elasticità delle pareti di vene, arterie e capillari, e perciò è consigliato nel trattamento delle neuropatie causate dal diabete, nelle degenerazioni maculari della retina, e altri disturbi del sistema circolatorio, come emorroidi, varici e fragilità capillare. Inoltre questo preparato ha la capacità di prevenire la formazione di trombi nei vasi sanguigni; diminuire la permeabilità capillare; e fluidificare il sangue, perché ne diminuisce la viscosità.
L'estratto idroalcolico della pianta aiuta anche l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti, con benefici effetti, in particolare, sull’irrorazione sanguigna dei tessuti cerebrali. Infatti, per la capacità di favorire una corretta distribuzione di ossigeno e glucosio al cervello, incrementa l'acuità mentale, la concentrazione, la memoria a breve termine, e le facoltà cognitive. Per questa ragione è particolarmente indicato agli studenti; mentre negli anziani contrasta i fenomeni di aterosclerosi e rallenta la progressione del morbo di Alzheimer. La sua assunzione infatti è consigliata per contrastare gli effetti dell'invecchiamento, in quanto protegge il cervello e il sistema nervoso dai danni provocati dai radicali liberi.
La tintura madre di ginkgo è anche utilizzata per l'effetto vasodilatatore delle arterie e vasocostrittore delle vene quindi è consigliato negli attacchi di asma di natura allergica. Inoltre favorendo una circolazione periferica più efficiente è consigliato nel trattamento dei geloni alle estremità, dovuti al freddo.
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Descrizione della pianta
Il ginkgo è originario della Cina, nella quale sono stati rinvenuti fossili che risalgono all'era mesozoica, e del Giappone. Oggi il ginko biloba è diffuso nelle aree temperate del pianeta. Albero con chioma larga, piramidale nelle giovani piante e ovale negli esemplari più vecchi, che può raggiungere i 30-40 m. La corteccia è liscia e di color argento nelle piante giovani, diventa di colore grigio-brunastro fino a marrone scuro e di tessitura fessurata negli esemplari maturi. Ha foglie decidue, lungamente picciolate a lamina di colore verde chiaro, in autunno assumono una colorazione gialla molto decorativa, dalla forma tipica a ventaglio, bilobata. La Gingko è una gimnosperma e per questo non presenta dei fiori come abitualmente li intendiamo, ma possiede delle strutture definite coni o strobili o, come in questo caso squame modificate. È una pianta dioica cioè che porta strutture fertili maschili e femminili separate su piante diverse. I frutti (di cui è commestibile l'embrione dopo la torrefazione) sono rivestiti da un involucro carnoso, pruinoso di colore giallo, con odore sgradevole a maturità.
Come si prepara la tintura madre di ginkgo
La “droga” (parte utiilizzata) corrisponde aile foglie, raccolte dopo la fioritura e prima che arrivi a maturazione il frutto. Si utilizza la pianta fresca, poiché secca perde buona parte delle sue proprietà. La tintura madre di ginkgo si prepara con rapporto in peso droga: solvente di 1:10 e gradazione alcolica di 65% vol.
Utilizzo
Le tinture madri non presentano controindicazioni se non quelle della pianta stessa, diluite in poca acqua possono essere somministrate a tutti, l'alcool in esse contenuto viene così diluito, per cui risulta innocuo. Controindicato in gravidanza e allattamento, somministrare con cautela in pazienti che assumono contemporaneamente anticoagulanti, fluidificanti del sangue e antiaggreganti piastrinici, inibitori del MAO e FANS o acido acetilsalicilico. Durante il periodo di assunzione è bene evitare l’esposizione al sole e/o a lampade abbronzanti, perché fotosensibilizzante.
Uso interno: 30-40 gocce da assumere al mattino e nel primo pomeriggio
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In collaborazione con Erboristeria del Pigneto