Tintura madre di calendula: ricetta, proprietà e usi
La tintura madre di calendula, ricavata dai fiori della Calendula officinalis, svolge un'azione lenitiva e cicatrizzante per i tessuti e antispasmodica sui dolori mestruali.
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La tintura madre di Calendula, ricavata dai fiori della Calendula Officinalis, svolge un'azione lenitiva e cicatrizzante per i tessuti e antispasmodica sui dolori mestruali.
Scopriamola meglio.
- Proprietà della tintura madre di calendula
- Descrizione del prodotto
- Come si prepara la tintura madre di calendula
- Dosaggio
- Come utilizzare la tintura madre di calendula nel post parto
- Controindicazioni ed effetti collaterali
Proprietà della Tintura Madre di Calendula
I fiori della Calendula Officinalis, contengono triterpeni, flavonoidi, polisaccaridi, caroteni, fitosteroli, olio essenziale, mucillagini, acido salicilico e sostanze amare. Questi principi attivi conferiscono alla Calendula azione antinfiammatoria, antisettica, cicatrizzante, rinfrescante, emolliente e dermopatica.
- Per uso interno, la tintura madre di calendula viene impiegata per la sua azione estrogenica, nelle disfunzioni dell'apparato genitale femminile, in quanto favorisce e regola il ciclo ormonale; mentre per le proprietà antispasmodiche, calma i dolori mestruali e addominali, aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti. Inoltre l'estratto idroalcolico della pianta possiede proprietà antinfiammatoria e decongestionante, soprattutto a livello della mucosa orofaringea, data la presenza delle mucillagini. Per questo motivo è indicata in caso di colite, gastrite, ulcere e qualunque infiammazione a carico dei tessuti interni.
- Per uso esterno, la tintura madre di calendula lenisce e cicatrizza lesioni cutanee, piaghe, punture d’insetti, scottature, ferite, arrossamenti e irritazioni della pelle, ulcere della bocca e gengivite. Viene impiegata con successo per rimarginare i punti del parto e le ragadi al seno della mamma che allatta.
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Descrizione della pianta
La Calendula è una pianta erbacea annua, che cresce spontanea nei campi e soprattutto nei luoghi erbosi di tutta Italia, principalmente nelle regioni meridionali. Spesso adorna le tombe nei cimiteri, perciò è conosciuta anche "erba dei morti".
Può essere anche coltivata nei giardini. Possiede radice fittonante, fusto ramificato (50 cm) e ricoperto da peluria. Le foglie sono spesse, lanceolate con margine intero o leggermente dentato.
I fiori sono dei capolini con colore variabile dal giallo all’arancione e compaiono in primavera estate. La pianta strofinata emana un gradevole aroma.
Come si prepara la tintura madre di calendula
La parte utiilizzata sono i fiori freschi, raccolti tra aprile, giugno e tra settembre e novembre. Si utilizza la pianta fresca, poiché secca perde buona parte delle sue proprietà.
La tintura madre di calendula si prepara con rapporto in peso droga: solvente di 1:10 e gradazione alcolica a 55% volumi.
Dosaggio
Uso interno 30 – 40 gocce, 2 – 3 volte al giorno. La posologia max giornaliera consigliata è di 180 gocce.
Uso esterno: si consiglia di utilizzarla diluita in acqua 15- 30 gocce per preparare degli impacchi ad azione antisettica, antinfiammatoria e cicatrizzante.
Come utilizzare la tintura madre di calendula nel post parto
La Calendula è un ottimo rimedio contro le ragadi: sfruttando le sue proprietà cicatrizzanti, disinfettanti ed antinfiammatorie, la sua applicazione locale, previa diluizione in acqua, sulle ragadi stimola una rimarginazione e cicatrizzazione più veloce.
Assunta internamente e in applicazione esterna, disinfiamma e cicatrizza le emorroidi.
Grazie alle sue proprietà antibatteriche e riparatrici, la tintura madre di Calendula è un ottimo rimedio contro candida e infezioni vaginali. Da usare diluita in acqua sotto forma di lavaggi o semicupi.
Grazie alle sue proprietà lenitive, disinfiammanti e cicatrizzanti, può essere utilizzata diluita in acqua per i lavaggi intimi post parto, per aiutare a ridurre il dolore e a cicatrizzare più rapidamente.
È uno stimolante delle mestruazioni: tonifica l’utero ed aiuta a regolarizzare un ciclo interrotto.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Le tinture madri non presentano controindicazioni se non quelle della pianta stessa, raramente, alcune persone possono essere allergiche alle Asteraceae e diluite in poca acqua possono essere somministrate a tutti, l'alcool in esse contenuto viene così disperso, per cui risulta innocuo.
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